Problemi psicologici seguito neuropatia
Salve,
mia cugina dopo aver contratto una neuropatia alle gambe si è chiusa in se stessa ed è diventata molto irascibile, tratta male tutti ed a volte ha dei comporatmenti molto violenti con urla e scatti di ira soprattutto a seguito di risposte diverse dalle sue opinioni. soffre di ipotiroidismo ed è in sovrappeso. Vorremmo aiutarla ma ci sono molti problemi di comunicazione. In questa situazione le cose degenerano di giorno in giorno e ci sentiamo impotenti. Cosa possiamo fare per aiutarla o quantomeno farla avvicinare da uno psicologo?
mia cugina dopo aver contratto una neuropatia alle gambe si è chiusa in se stessa ed è diventata molto irascibile, tratta male tutti ed a volte ha dei comporatmenti molto violenti con urla e scatti di ira soprattutto a seguito di risposte diverse dalle sue opinioni. soffre di ipotiroidismo ed è in sovrappeso. Vorremmo aiutarla ma ci sono molti problemi di comunicazione. In questa situazione le cose degenerano di giorno in giorno e ci sentiamo impotenti. Cosa possiamo fare per aiutarla o quantomeno farla avvicinare da uno psicologo?
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Buongiorno,
Se sua cugina appare riluttante a qualsiasi forma e modo di comunicazione con voi, sarebbe consigliabile che proprio voi familiari (genitori per esempio o chi si prende cura di lei)vi avvaleste dell'aiuto un/una collega psicologo psicoterapeuta. Questo per 2 motivi basici:
1) comprendere come gestire emotivitamente il rapporto con la cugina;
2) Discutere, dal vivo, di possibili strategie che potrete adottare per "farla avvicinare da uno psicologo". Oltretutto non è detto che sua cugina abbia bisogno necessariamente di un aiuto psicologico- specialistico.
In determinate situazioni è più la famiglia che ne ha bisogno. Almeno nell'urgenza.
Il resto (quindi un eventuale sostegno psicologico per sua cugina) verrà da sé.
Cordiali saluti
Se sua cugina appare riluttante a qualsiasi forma e modo di comunicazione con voi, sarebbe consigliabile che proprio voi familiari (genitori per esempio o chi si prende cura di lei)vi avvaleste dell'aiuto un/una collega psicologo psicoterapeuta. Questo per 2 motivi basici:
1) comprendere come gestire emotivitamente il rapporto con la cugina;
2) Discutere, dal vivo, di possibili strategie che potrete adottare per "farla avvicinare da uno psicologo". Oltretutto non è detto che sua cugina abbia bisogno necessariamente di un aiuto psicologico- specialistico.
In determinate situazioni è più la famiglia che ne ha bisogno. Almeno nell'urgenza.
Il resto (quindi un eventuale sostegno psicologico per sua cugina) verrà da sé.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 13/07/2017.
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