Ansia panico e amore
Gentili Dottori,vi contatto in quanto il mio incubo comincia circa 3 mesi fa. Sono una ragazza di 22 anni frequento l università,sono fidanzata da 7 anni quasi di cui 4 a distanza(distanza che ho sempre vissuto con molta angoscia,non gestendo bene il rapporto vedendoci anche ogni mese e mezzo,data la mentalita bigotta dei miei genitori).tre mesi fa inzio a sentirmi più insoddisfatta,triste e demotivata anche nello studio e nel frequentare i corsi fino a scappare da un esame scritto e avere crisi di pianto. Dopo poco tempo inzio a domandarmi tutti i giorni "se amo o non amo il mio ragazzo" assilandolo tramite messaggi circa i miei dubbi. Decido di intraprendere una psicoterapia che ancora oggi seguo in quanto passo il tempo a chiedermi se lo amo la notte non riposo non riesco piu a studiare. Decido di andare da uno psichiatra poichè sono sempre agitata assumo 25 mg di sertralina a giorni alterni e prazene 8 gocce alla sera,riesco a riposare e riprendo a mangiare. Tuttavia sono giunta alla conclusione di dover lasciare il mio ragazzo (tra l altro il mio primo amore)ma ogni volta mi sento un vuoto,piango. Da un lato so che i miei sentimenti sono cambiati dall'altro piango perché avrei voluto fosse il mio futuro. Inoltre ora mi ritrovo sola,non ho amicizie e ho paura di diventare depressa. Il mio psicologo mi aveva detto che io ho problemi di poca indipendenza ed è come fossi una bambina nel corpo di una donna,dicendomi che ho concentrato il tutto su un ossessione sul mio ragazzo che stimo e non odio in alcun modo. Mi preoccupo per lui è per ciò che gli sto facendo vivere. Se lo lascio lo ricontatto. Io sono confusa. Lo amo o ho solo paura di perdere una parte della mia vita cerco di evitare di vederlo e poi lo contatto. Non sono mai tranquilla tutta la giornata la passo facendo ricerche online ho rimosso l università dalla mia vita.Sto male. Sono apatica non colgo piu la bellezza delle cose come se anche se so che non posso stare con lui perché è cambiato qualcosa penso che la mia vita non abbia più senso senza di lui senza un suo messaggio ,senza i suoi occhi,e i suoi modi. Mi viene da piangere non sono tranquilla se vedo altre coppie le invidio e dico perché mi è cambiato qualcosa? Lui non ne può più di stare in bilico secondo voi sono matta o solo un egoista?specifico che lui è molto ambizioso e al contrario di me ha creato una sua vita a Milano mentre io qui aspettavo di essere felice solo quando tornava lui per il resto studio e università nessuno svago ma per mia scelta,lui non é il tipo possessivo. specifico anche riguardo la mia ansia che nel dicembre 2014 ho avuto un periodo in cui temevo di avere un infarto fino a correre al pronto soccorso,a volte ho paura di svenire e mentre mangio spesso sono affanata.Io mi chiedo se il panico possa oscurare i sentimenti? Oppure se io non accettando la distanza pur amandolo reagisco con panico e se è possibile che io allontani chi amo senza rendermene conto? O non lo amo più e non riesco ad accettarlo?
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Cara Utente,
se lei è una ragazza ansiosa che si è rivolta ad uno psicologo solo dopo diversi anni dall'inizio dei sintomi è bene che si affidi al suo terapeuta, che la conosce di persona, e che non cerchi conferme altrove, perchè questo fa parte del suo problema.
Le suggerirei di incentrare il lavoro terapeutico soprattutto sulla sua ansia, otre a parlare della situazione contingente con il suo ragazzo, perchè è plausibile che i dubbi e le rimuginazioni che sta affrontando siano proprio frutto di quell'ansia non curata prima che ora le sta confondendo le idee.
Le suggerirei anche di riparlare allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci, se sono già passate alcune settimane da quando ha iniziato la cura, per far presente che si sente ancora piuttosto agitata.
Ha in programma una visita di controllo?
se lei è una ragazza ansiosa che si è rivolta ad uno psicologo solo dopo diversi anni dall'inizio dei sintomi è bene che si affidi al suo terapeuta, che la conosce di persona, e che non cerchi conferme altrove, perchè questo fa parte del suo problema.
Le suggerirei di incentrare il lavoro terapeutico soprattutto sulla sua ansia, otre a parlare della situazione contingente con il suo ragazzo, perchè è plausibile che i dubbi e le rimuginazioni che sta affrontando siano proprio frutto di quell'ansia non curata prima che ora le sta confondendo le idee.
Le suggerirei anche di riparlare allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci, se sono già passate alcune settimane da quando ha iniziato la cura, per far presente che si sente ancora piuttosto agitata.
Ha in programma una visita di controllo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
"se non si ama più e si lascia ,non dovrei soffrire così"
esistono moti motivi per disperarsi dopo la fine di una storia, motivi che non hanno nulla a che fare con i sentimenti d'amore.
Ad esempio, come lei stessa dice, la paura della solitudine causa molta sofferenza ed è infatti una molla molto potente, che spinge tante persone a non chiudere storie finite da tempo solo per non trovarsi da sole.
esistono moti motivi per disperarsi dopo la fine di una storia, motivi che non hanno nulla a che fare con i sentimenti d'amore.
Ad esempio, come lei stessa dice, la paura della solitudine causa molta sofferenza ed è infatti una molla molto potente, che spinge tante persone a non chiudere storie finite da tempo solo per non trovarsi da sole.
[#4]
Utente
Gentile dott, e si puo stare ,cosi male solo perchè non si accetta la fine di un sentimento? Io in questi giorni ho provato a rivederlo ma puntualmente sento dentro di me che qualcosa non è come prima esplodo, gli lo confesso e poi dopo torno a cercarlo. Forse la paura di perdere una persona importante che fino ad ora è stato un pilastro della mia vita, mi logora al punto da rimanere bloccata nel letto. Il mio terapeuta dice che è tutto frutto della mia ansia, che mi porta ad ossessionarmi sul mio ragazzo, ma il problema non è questo. Aggiungo che durante questi anni in cui lui era lontano per gli studi, io mi sono praticamente chiusa in casa, dedicandomi solo allo studio e uscendo si puo dire solo per andare all'università, infatti non ho amicizie e credo di aver perso la capacità di relazionarmi. In piu immagino che lasciando lui,io sento proprio il vuoto,cioè la mia vita la vedo proprio piatta,consideri che la mia felicità era il periodo in cui lui scendeva qui a casa. Secondo me io non riesco ad accettare che i miei sentimenti possano essere cambiati,perchè stimo questa persona tantissimo, e ho legato la mia vita a lui in tutto,e ora che il mio sentimento è cambiato non me ne faccio una ragione, al punto da piangere e non riuscire piu a vivere serenamente.
[#5]
Nel suo caso è possibile che stia così male perchè rifiuta non la fine del sentimento di per sè, ma quello che comporta e cioè la ridefinizione del suo progetto di vita e l'incontro con la solitudine alla quale si è condannata non costruendo nulla mentre lui era lontano.
E' possibile inoltre che, se la sua ansia è connotata da tratti ossessivi, lei non accetti di non controllare i suoi stessi sentimenti: questa mancanza di controllo può acuire la sua ansia e non può che lavorare su questo in terapia.
E' possibile inoltre che, se la sua ansia è connotata da tratti ossessivi, lei non accetti di non controllare i suoi stessi sentimenti: questa mancanza di controllo può acuire la sua ansia e non può che lavorare su questo in terapia.
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Utente
Si,potrebbe essere. Ma lei crede che io ne possa uscire,il mio timore è cadere in uno stato depressivo,perchè perdere lui mi farà soffrire tanto(lo ritengo comuque una delle persone piu speciali della mia vita e soffro a pensare che non faro piu parte della sua vita). Si metabolizzano certi dolori? Io ho tanta paura di non riuscire a rialzarmi.
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Provi a evitare/eliminare tutto quello che glielo ricorda per vedere se si sente sollevata: non essendo più sollecitata come prima a pensare a questo argomento da ciò che la circonda dovrebbe essere più serena.
Un calo d'umore e di energie in questi frangenti è comprensibile, ne parli con il suo psicologo.
Un calo d'umore e di energie in questi frangenti è comprensibile, ne parli con il suo psicologo.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.3k visite dal 09/07/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.