Malattia e matrimonio
Buongiorno, volevo chiedere un'opinione riguardo quello che sta succedendo a me e al mio compagno.
Lui ha una mamma da anni malata di parkinson con demenza,e come tutte queste malattie degenerative purtroppo ad oggi non è più autosufficiente, nell'ultimo mese la situazione è peggiorata non parla praticamente più, è come se non fosse più con noi perché la malattia la sta spegnendo sempre più.
Due mesi fa le hanno diagnosticato un tumore, inizialmente dicevano di non preoccuparci che avremmo valutato come procede ma poco dopo ci hanno detto che ha delle metastasi e purtroppo,data la sua situazione di fragilità ,non è più possibile pensare ad una operazione o ad altri tipi di interventi.(la natura deve fare il suo corso)
Tutta questa logorante premessa per dirvi che a settembre io e il mio compagno avevamo deciso di sposarci,(ovviamente quando avevamo deciso sua mamma, nonostante la sua malattia, poteva camminare, parlava nonostante delle volte andasse in confusione) e nonostante sia un momento di gioia, sia io ma soprattutto lui , in questo ultimo mese che la situazione è peggiorata, siamo bloccati da questa enorme sofferenza dato che i medici hanno detto che la prospettiva di vita da qui a settembre non è poi così certa.
Impiego tutte le mie energie per dare forza e amore al mio compagno, ma è davvero tutto logorante anche perché la malattia e quindi la sofferenza sia lui, che suo padre,la portano nel cuore da anni ormai.
Lui non vuole rimandare il matrimonio, anche perché se lo rimandiamo non si sa mai cos'altro può succedere e cmq la macchia dell'assenza di sua mamma ci sarebbe comunque.
Anticiparlo non penso abbia molto senso, anche perché sua mamma non credo possa uscire dall'ospedale e comunque non sarebbe consapevole di quello che sta succedendo e credo la destabilizzeremmo ancora di più.
So che nessuno può dirci cosa sia più giusto fare, ma vorrei avere un'opinione...come si può vivere un momento così logorante dove da un momento all'altro potrebbe succedere di tutto, accostato ad un momento, cosi imminente ,di grande gioia?
Lui ha una mamma da anni malata di parkinson con demenza,e come tutte queste malattie degenerative purtroppo ad oggi non è più autosufficiente, nell'ultimo mese la situazione è peggiorata non parla praticamente più, è come se non fosse più con noi perché la malattia la sta spegnendo sempre più.
Due mesi fa le hanno diagnosticato un tumore, inizialmente dicevano di non preoccuparci che avremmo valutato come procede ma poco dopo ci hanno detto che ha delle metastasi e purtroppo,data la sua situazione di fragilità ,non è più possibile pensare ad una operazione o ad altri tipi di interventi.(la natura deve fare il suo corso)
Tutta questa logorante premessa per dirvi che a settembre io e il mio compagno avevamo deciso di sposarci,(ovviamente quando avevamo deciso sua mamma, nonostante la sua malattia, poteva camminare, parlava nonostante delle volte andasse in confusione) e nonostante sia un momento di gioia, sia io ma soprattutto lui , in questo ultimo mese che la situazione è peggiorata, siamo bloccati da questa enorme sofferenza dato che i medici hanno detto che la prospettiva di vita da qui a settembre non è poi così certa.
Impiego tutte le mie energie per dare forza e amore al mio compagno, ma è davvero tutto logorante anche perché la malattia e quindi la sofferenza sia lui, che suo padre,la portano nel cuore da anni ormai.
Lui non vuole rimandare il matrimonio, anche perché se lo rimandiamo non si sa mai cos'altro può succedere e cmq la macchia dell'assenza di sua mamma ci sarebbe comunque.
Anticiparlo non penso abbia molto senso, anche perché sua mamma non credo possa uscire dall'ospedale e comunque non sarebbe consapevole di quello che sta succedendo e credo la destabilizzeremmo ancora di più.
So che nessuno può dirci cosa sia più giusto fare, ma vorrei avere un'opinione...come si può vivere un momento così logorante dove da un momento all'altro potrebbe succedere di tutto, accostato ad un momento, cosi imminente ,di grande gioia?
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Gentile Utente, Eros e thanatos, ovvero rispettivamente "pulsione di vita" e "pulsione di morte" regolamentano tutte le nostre scelte.
Così come amore e morte.
Rimanere in equilibrio nei momenti più difficili della vita è davvero faticoso, e molto complesso e dipende dalle nostre fragilità pregresse.
È possibile accompagnare un genitore tanto amato alla morte, ed allo stesso tempo gioire profondamente per il proprio amore.
L'uno potenzia il legame all'altro, e la morte insegna la vita.
Auguri per tutto.
Così come amore e morte.
Rimanere in equilibrio nei momenti più difficili della vita è davvero faticoso, e molto complesso e dipende dalle nostre fragilità pregresse.
È possibile accompagnare un genitore tanto amato alla morte, ed allo stesso tempo gioire profondamente per il proprio amore.
L'uno potenzia il legame all'altro, e la morte insegna la vita.
Auguri per tutto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 08/07/2017.
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