Che differenza c'è tra accettazione e rassegnazione?
Potrà sembrare stupido, ma la mia è una questione seria. Continuo a non vedere alcuna differenza tra le due cose, e continuo a pensare che stare bene psicologicamente sia solo una questione di autoinganno.
Nessun terapeuta è mai riuscito a darmi una risposta esauriente alla questione, ma solo ciò che gli veniva in mente in quel momento, e che servisse a generare meno dubbi a lui (terapeuta) senza risolvere i miei.
Nessun terapeuta è mai riuscito a darmi una risposta esauriente alla questione, ma solo ciò che gli veniva in mente in quel momento, e che servisse a generare meno dubbi a lui (terapeuta) senza risolvere i miei.
[#1]
Gentile Utente,
Le abbiamo già risposto di recente.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/574345-si-puo-guarire-da-depressione-cronica.html
I terapeuti curano, non forniscono soluzioni, o disquisiscono sul significato dei termini.
Le soluzioni dovrà trovarle dentro di lei grazie alla terapia in corso.
Le abbiamo già risposto di recente.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/574345-si-puo-guarire-da-depressione-cronica.html
I terapeuti curano, non forniscono soluzioni, o disquisiscono sul significato dei termini.
Le soluzioni dovrà trovarle dentro di lei grazie alla terapia in corso.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Ma secondo lei alla mia età è ancora possibile essere "curati"?
E poi cosa vuol dire essere curati? Non porsi più il problema (quindi smettendo di pensarci), oppure risolvere un dato problema?
Io ad esempio ho il terrore di non essere più giovane per poter vivere esperienze d'amore gratificanti, come quelle dei ventenni. E' veramente così? Sono io che ho torto, oppure è vero quello che penso e la "cura" consiste nel non pensare più a questa cosa?
Se la risposta è la seconda, sinceramente non capisco perché la si chiama "cura" e non "palliativo" che sarebbe più adatto.
E poi cosa vuol dire essere curati? Non porsi più il problema (quindi smettendo di pensarci), oppure risolvere un dato problema?
Io ad esempio ho il terrore di non essere più giovane per poter vivere esperienze d'amore gratificanti, come quelle dei ventenni. E' veramente così? Sono io che ho torto, oppure è vero quello che penso e la "cura" consiste nel non pensare più a questa cosa?
Se la risposta è la seconda, sinceramente non capisco perché la si chiama "cura" e non "palliativo" che sarebbe più adatto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 07/07/2017.
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