Studio e sconforto

Salve.Scrivo qui perché è da circa un mese che ho difficoltà a studiare.Frequento l'università da un anno.Non ho mai avuto problemi di alcun tipo nello studio,a partire dalle elementari fino ad arrivare ai primi mesi di università. L'unica cosa che mi ha fatto vivere con leggera agitazione gli ultimi due anni alle superiori è stata la mia pretesa di tenere sempre tutto sotto controllo: in quegli anni passavo ore navigando in internet a cercare di capire come funzionano l'apprendimento e la memorizzazione, cercando metodi per memorizzare informazioni a lungo termine e così via. Non so cosa mi abbia spinto a comportarmi così ma so per certo che non si è rivelata una cosa positiva in quanto spendevo il 70% delle energie cercando di capire come studiare al meglio e lasciavo la percentuale residua allo studio vero e proprio. Ogni volta che mi mettevo a studiare mi chiedevo "chissà se ricorderò queste cose","magari non le sto apprendendo nel modo giusto","chissà se le sto facendo mie e le ricorderò a lungo termine".Tutti questi pensieri ogni giorno erano sfiancanti. Anche perché volevo smettere di pensarci, provavo a dirmi "guarda che avviene tutto spontaneamente,non sono cose a cui devi dare tutto questo peso",eppure non riuscivo a smettere.All'università le cose sono cambiate,non ho tutto il tempo che avevo alle superiori in quanto il carico di studio è ovviamente maggiore. Sotto questo punto di vista le cose vanno meglio. Il problema è che inizio a vedere lo studio come una montagna insormontabile.Durante l'ultimo mese, quando apro i libri e provo a studiare, leggo qualche pagina e mi prende uno sconforto che non mi permette di continuare, così rimando al giorno seguente. Il giorno seguente arriva,mi sveglio pronta e determinata, ma appena apro il libro la storia si ripete. Non so da cosa dipenda, probabilmente succede perché sono un abbastanza indietro con lo studio e quando apro il libro (e solo quando apro il libro) mi sembra impossibile recuperare.Sono del parere che quando si vuole fare davvero qualcosa, allora prima o poi si trova un modo e si riesce. Però adesso non riesco proprio ad uscire da questa situazione e certi giorni mi sembra di impazzire.Voglio aggiungere che ciò che studio mi interessa,ma non vivo proprio bene gli esami.Con questo intendo che vorrei studiare per il mero piacere di studiare ma purtroppo mentre studio mi capita spesso di pensare a quello che succederà all'esame (succede solo nel caso di esami orali) e questo non mi fa vivere bene lo studio.Perché può succedere che un semplice paragrafetto non studiato (o non approfondito) ti faccia giocare l'esame. è come se io vedessi in due modi differenti lo studio: esistono le cose che studio per gli esami e le cose che studio per me.Alle superiori mi dicevo che all'università ci sarebbe stato tempo per studiare per me,ma non sta succedendo (e credo che questa sia un'altra possibile causa del blocco attuale).Spero sappiate darmi qualche suggerimento per uscirne.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

mi sembra evidente che lei è un soggetto ansioso, che sente la necessità di avere il controllo su tutto e di avere sempre buone performance, e che questo la ostacola perchè perde molto tempo a pensare a come fare, a come si svolgerà l'esame, all'assenza di tempo per studiare "per sè" e non per renderne conto ad altri e così via.

Tutto questo tempo e queste energie sono sottratti allo studio esattamente come lo erano al liceo, con la differenza che prima aveva delle scadenza improrogabili (interrogazioni e compiti in classe), mentre ora può trovarsi a saltare appelli e perdere anche anni senza che nessuno all'università le "corra dietro" per farle sostenere gli esami.

Ha mai pensato di aver bisogno di aiuto per gestire l'ansia?

Per quanto riguarda l'università, è sicura che sia la sua strada?
Non è magari possibile che lei sia interessata solo a certe materie che potrebbe anche approfondirle da sola, mentre o lavora o frequenta un corso di formazione d'altro tipo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it