Suocera e matrimonio
Buongiorno,
Vi scrivo per chiedervi un aiuto nella gestione del rapporto con mia suocera.
Convivo da 10 anni e tra un mese io e il mio compagno ci sposeremo.
Mia suocera, con la quale tra alti e bassi ho sempre cercato di avere un bel rapporto, è impazzita dal momento in cui l'ha saputo.
Essendo orfana di madre, ho creduto di fare cosa gradita nel chiederle di aiutarmi a scegliere l'abito da sposa; da lì ha voluto lo stesso trattamento, chiedendomi di accompagnarla a comprarsi il vestito, scegliendo un abito non adeguato nè per la sua età nè per il suo fisico.
Da quel momento ha continuato a ripetere, davanti a me e davanti ad altre persone, perfino davanti a mia nonna, che con quell'abito lei sarà bella, bellissima, più bella della sposa, che al matrimonio io e lei litigheremo perché io sarò invidiosa di lei...
La prima volta che ho sentito questo discorso ho pensato ad una battuta uscita male... Poi l'ha ripetuta ad oltranza, perfino durante la veglia funebre di una sua parente, dove si è andata a cambiare d'abito pochi minuti dopo il mio arrivo per mostrarmi quanto fosse dimagrita, dicendomi "guarda questi jeans, sono di 10 anni fa, guarda come sono magra!" con la parente morta da un'ora.
Io sono sempre stata zitta, non sapendo cosa rispondere pensando che sarei apparsa maleducata a dirle di chiudere il becco, però l'ultima volta ho replicato acida, dicendo che poteva stare tranquilla, che sicuramente avrebbe avuto i riflettori puntati addosso essendo l'unica madre presente. Si è mezzo scusata, ma poi ha ricominciato.
Io ovviamente l'ho tagliata fuori, non voglio farle sapere NULLA di ciò che accadrà e andare avanti per la mia strada.
Nel frattempo ha cominciato a mandare al mio compagno fotografie di quando era piccolo, abbracciato a lei.
Io non la sopporto più e non so come gestirla.
Il mio compagno è perfettamente consapevole della follia della madre, ma ne soffre, e quindi non si schiera. Spesso, quando gli faccio notare qualcosa, è infastidito e cerca di cambiare discorso.
Sono preoccupata perché temo che farà delle uscite fuori luogo al matrimonio e perché TEMO TANTISSIMO cosa potrà accadere con la nascita di un bimbo, lei fa tutta l'affettuosa e la materna, ma poi si incunea in questo modo perverso e crea un sacco di danno.
Grazie mille per l'attenzione.
Vi scrivo per chiedervi un aiuto nella gestione del rapporto con mia suocera.
Convivo da 10 anni e tra un mese io e il mio compagno ci sposeremo.
Mia suocera, con la quale tra alti e bassi ho sempre cercato di avere un bel rapporto, è impazzita dal momento in cui l'ha saputo.
Essendo orfana di madre, ho creduto di fare cosa gradita nel chiederle di aiutarmi a scegliere l'abito da sposa; da lì ha voluto lo stesso trattamento, chiedendomi di accompagnarla a comprarsi il vestito, scegliendo un abito non adeguato nè per la sua età nè per il suo fisico.
Da quel momento ha continuato a ripetere, davanti a me e davanti ad altre persone, perfino davanti a mia nonna, che con quell'abito lei sarà bella, bellissima, più bella della sposa, che al matrimonio io e lei litigheremo perché io sarò invidiosa di lei...
La prima volta che ho sentito questo discorso ho pensato ad una battuta uscita male... Poi l'ha ripetuta ad oltranza, perfino durante la veglia funebre di una sua parente, dove si è andata a cambiare d'abito pochi minuti dopo il mio arrivo per mostrarmi quanto fosse dimagrita, dicendomi "guarda questi jeans, sono di 10 anni fa, guarda come sono magra!" con la parente morta da un'ora.
Io sono sempre stata zitta, non sapendo cosa rispondere pensando che sarei apparsa maleducata a dirle di chiudere il becco, però l'ultima volta ho replicato acida, dicendo che poteva stare tranquilla, che sicuramente avrebbe avuto i riflettori puntati addosso essendo l'unica madre presente. Si è mezzo scusata, ma poi ha ricominciato.
Io ovviamente l'ho tagliata fuori, non voglio farle sapere NULLA di ciò che accadrà e andare avanti per la mia strada.
Nel frattempo ha cominciato a mandare al mio compagno fotografie di quando era piccolo, abbracciato a lei.
Io non la sopporto più e non so come gestirla.
Il mio compagno è perfettamente consapevole della follia della madre, ma ne soffre, e quindi non si schiera. Spesso, quando gli faccio notare qualcosa, è infastidito e cerca di cambiare discorso.
Sono preoccupata perché temo che farà delle uscite fuori luogo al matrimonio e perché TEMO TANTISSIMO cosa potrà accadere con la nascita di un bimbo, lei fa tutta l'affettuosa e la materna, ma poi si incunea in questo modo perverso e crea un sacco di danno.
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
Dal 2008 ad oggi lei ha richiesto davvero una gran quantità di consulti.
È ancora in terapia?
Ha risolto?
Il suo disagio di oggi, la sua non sopportazione, e la gestione della sua nuova condizione potrebbe migliorare se avesse risolto davvero il suo passato.
Se è ancora in cura, ne discuta con chi ha il piacere di occuparsi di lei
Dal 2008 ad oggi lei ha richiesto davvero una gran quantità di consulti.
È ancora in terapia?
Ha risolto?
Il suo disagio di oggi, la sua non sopportazione, e la gestione della sua nuova condizione potrebbe migliorare se avesse risolto davvero il suo passato.
Se è ancora in cura, ne discuta con chi ha il piacere di occuparsi di lei
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa,
non sono più in cura perché ho smesso di andare dalla psicologa della ASL che mi seguiva.
Purtroppo non sono mai riuscita a trovarmi a mio agio con quella persona e, per quanto abbia insistito per più di un anno, non sono riuscita a trarre giovamento.
Provengo da 6 anni di psicoterapia con un'altra terapeuta, quella interrotta perché stavo meglio e oggettivamente iniziava a parermi un periodo troppo lungo.
Sinceramente mi sono un po' stancata di mettere entusiasmo ed energie per mettermi in gioco con una terapia e poi vedere che i risultati non arrivano o arrivano parzialmente. In superficie sto meglio, ma di fondo sono sempre io.
Non mi hanno mai fatto una diagnosi, quindi non so dire quale possa essere il mio problema, il massimo che sono riusciti a dirmi è che sono depressa (anche se ho una vita assolutamente normale, mi lavo, vado ad lavoro, cose così). Se mi avessero diagnosticato un disturbo e mi avessero detto "per trattarlo occorrono, che so, X anni" mi sarei sentita più rincuorata, pensando di dovermi dare il tempo necessario a stare meglio ma... L'ultima volta venivo trattata dalla psicologa come se "i problemi della vita fossero altri", la sensazione che avevo è che il mio disagio non fosse niente di che e che fosse un bel po' annoiata
Non credo che il problema fosse una mia percezione, perché non mi sono sentita in questo modo con la psichiatra che mi ha visitata per valutarmi.
Non me la sono sentita di parlarne perché non mi andava di dire ad una persona che non mi sentivo a mio agio con lei, so che forse avrei dovuto, ma non mi pareva gentile.
Vabbè, forse mi sono di nuovo dilungata troppo.
La ringrazio delle sue parole, cercherò un'altra persona che possa aiutarmi, anche se sinceramente sono molto scoraggiata e stanca.
Buona giornata
non sono più in cura perché ho smesso di andare dalla psicologa della ASL che mi seguiva.
Purtroppo non sono mai riuscita a trovarmi a mio agio con quella persona e, per quanto abbia insistito per più di un anno, non sono riuscita a trarre giovamento.
Provengo da 6 anni di psicoterapia con un'altra terapeuta, quella interrotta perché stavo meglio e oggettivamente iniziava a parermi un periodo troppo lungo.
Sinceramente mi sono un po' stancata di mettere entusiasmo ed energie per mettermi in gioco con una terapia e poi vedere che i risultati non arrivano o arrivano parzialmente. In superficie sto meglio, ma di fondo sono sempre io.
Non mi hanno mai fatto una diagnosi, quindi non so dire quale possa essere il mio problema, il massimo che sono riusciti a dirmi è che sono depressa (anche se ho una vita assolutamente normale, mi lavo, vado ad lavoro, cose così). Se mi avessero diagnosticato un disturbo e mi avessero detto "per trattarlo occorrono, che so, X anni" mi sarei sentita più rincuorata, pensando di dovermi dare il tempo necessario a stare meglio ma... L'ultima volta venivo trattata dalla psicologa come se "i problemi della vita fossero altri", la sensazione che avevo è che il mio disagio non fosse niente di che e che fosse un bel po' annoiata
Non credo che il problema fosse una mia percezione, perché non mi sono sentita in questo modo con la psichiatra che mi ha visitata per valutarmi.
Non me la sono sentita di parlarne perché non mi andava di dire ad una persona che non mi sentivo a mio agio con lei, so che forse avrei dovuto, ma non mi pareva gentile.
Vabbè, forse mi sono di nuovo dilungata troppo.
La ringrazio delle sue parole, cercherò un'altra persona che possa aiutarmi, anche se sinceramente sono molto scoraggiata e stanca.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 02/07/2017.
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