Divorzio dei genitori
Buongiorno Dottori,
scrivo perché io e mia sorella stiamo vivendo un periodo di forte pressione a causa dei frequenti litigi dei nostri genitori.
Spiego un po' la situazione: i miei genitori sono sposati da 26 anni, io sono la primogenita e sono nata un anno dopo il matrimonio, mentre mia sorella ha 10 anni in meno di me. Sin da quando ero piccola ho sempre sentito i miei genitori litigare, talvolta anche violentemente (mio padre una volta ha tirato uno schiaffo a mia madre, e più volte ho visto mia madre veramente disperata e in lacrime) e sempre e solo per lo stesso motivo: la famiglia di mia madre. I miei nonni materni vivono a 300 km da casa e andiamo a trovarli circa una volta al mese. Mio padre dice che i miei nonni sono avari e non li può vedere, e non può vedere nemmeno l'unica sorella di mia mamma e la sua famiglia perché li reputa stupidi.
Mia mamma, spesso e volentieri, per evitare discussioni, siccome non guida, ci va in treno, però ci sono delle occasioni in cui pretende che ci sia anche mio babbo, tipo a Natale. Preciso che io e mia sorella dai miei nonni andiamo volentieri e che ogni volta, nonostante ci siano comunque 3 ore di macchina, andiamo un giorno e torniamo quello dopo, proprio perché lo decide mio babbo. Oltre a ciò i miei genitori hanno sempre avuto un rapporto strano: non ho mai visto un bacio, una carezza.. Inoltre non escono mai insieme, se non per fare la spesa. Io penso che non ci sia proprio amore. Mia mamma è sempre impegnata: ha il suo lavoro, si occupa della casa, di cucinare.. mio babbo è in pensione (da quando aveva 40 anni), in casa non fa nulla a parte fare il "tassista" visto che mia mamma non guida, e inoltre non ha nessun rapporto sociale, non ha amici e non frequenta i suoi parenti. Ultimamente, inoltre, la situazione è peggiorata: mia nonna ora è vecchia e invalida, e proprio in questi ultimi giorni la sorella di mia mamma le ha comunicato di avere un tumore, quindi mia mamma giustamente voleva andare a trovarli. Mio babbo comunque, anche in una situazione del genere non ha perso tempo per lamentarsi. Così mia mamma è andata in treno (perché voleva starci 2 giorni), e mio babbo io e mia sorella siamo andati al paese e tornati a casa nell'arco di 24 ore (io e mia sorella saremmo volute andare con mia mamma ma il treno andata e ritorno per 3 persone costa molto e quindi abbiamo deciso di fare così). Siamo tornati a casa ieri, e fino a questo pomeriggio mio babbo non ha aperto bocca, era sempre arrabbiato (fa sempre così quando torniamo dal paese). Adesso però la situazione è precipitata: mio babbo accusa mia mamma di avere una "tresca" con mio zio (il marito di sua sorella) per un film mentale assurdo che si è fatto lui. Sia io e che mia sorella vorremmo assolutamente che si separassero perché stiamo davvero male a vivere questa situazione a casa, però ogni volta che sembra che stiano per fare questo passo, loro non lo fanno. Non so cosa fare, mi sentirei un'egoista a chiedergli una cosa simile.
scrivo perché io e mia sorella stiamo vivendo un periodo di forte pressione a causa dei frequenti litigi dei nostri genitori.
Spiego un po' la situazione: i miei genitori sono sposati da 26 anni, io sono la primogenita e sono nata un anno dopo il matrimonio, mentre mia sorella ha 10 anni in meno di me. Sin da quando ero piccola ho sempre sentito i miei genitori litigare, talvolta anche violentemente (mio padre una volta ha tirato uno schiaffo a mia madre, e più volte ho visto mia madre veramente disperata e in lacrime) e sempre e solo per lo stesso motivo: la famiglia di mia madre. I miei nonni materni vivono a 300 km da casa e andiamo a trovarli circa una volta al mese. Mio padre dice che i miei nonni sono avari e non li può vedere, e non può vedere nemmeno l'unica sorella di mia mamma e la sua famiglia perché li reputa stupidi.
Mia mamma, spesso e volentieri, per evitare discussioni, siccome non guida, ci va in treno, però ci sono delle occasioni in cui pretende che ci sia anche mio babbo, tipo a Natale. Preciso che io e mia sorella dai miei nonni andiamo volentieri e che ogni volta, nonostante ci siano comunque 3 ore di macchina, andiamo un giorno e torniamo quello dopo, proprio perché lo decide mio babbo. Oltre a ciò i miei genitori hanno sempre avuto un rapporto strano: non ho mai visto un bacio, una carezza.. Inoltre non escono mai insieme, se non per fare la spesa. Io penso che non ci sia proprio amore. Mia mamma è sempre impegnata: ha il suo lavoro, si occupa della casa, di cucinare.. mio babbo è in pensione (da quando aveva 40 anni), in casa non fa nulla a parte fare il "tassista" visto che mia mamma non guida, e inoltre non ha nessun rapporto sociale, non ha amici e non frequenta i suoi parenti. Ultimamente, inoltre, la situazione è peggiorata: mia nonna ora è vecchia e invalida, e proprio in questi ultimi giorni la sorella di mia mamma le ha comunicato di avere un tumore, quindi mia mamma giustamente voleva andare a trovarli. Mio babbo comunque, anche in una situazione del genere non ha perso tempo per lamentarsi. Così mia mamma è andata in treno (perché voleva starci 2 giorni), e mio babbo io e mia sorella siamo andati al paese e tornati a casa nell'arco di 24 ore (io e mia sorella saremmo volute andare con mia mamma ma il treno andata e ritorno per 3 persone costa molto e quindi abbiamo deciso di fare così). Siamo tornati a casa ieri, e fino a questo pomeriggio mio babbo non ha aperto bocca, era sempre arrabbiato (fa sempre così quando torniamo dal paese). Adesso però la situazione è precipitata: mio babbo accusa mia mamma di avere una "tresca" con mio zio (il marito di sua sorella) per un film mentale assurdo che si è fatto lui. Sia io e che mia sorella vorremmo assolutamente che si separassero perché stiamo davvero male a vivere questa situazione a casa, però ogni volta che sembra che stiano per fare questo passo, loro non lo fanno. Non so cosa fare, mi sentirei un'egoista a chiedergli una cosa simile.
[#1]
Gentile ragazza,
Comprendo benissimo la situazione generale e la sofferenza che questa causa in te e nella tua sorellina.
I vostri genitori è bene che decidano il da farsi (se separarsi o meno) in autonomia.
Ma suggerisco a voi due sorelle, di "salvarvi" da tutte le emozioni negative che questa vicenda vi porta a sperimentare. Siete giovani e quindi vi consiglio di rivolgervi, gratuitamente, di persona allo spazio giovani del consultorio della vostra città a voi più congeniale e richiedere una consulenza con un/una collega psicologo psicoterapeuta. In tal modo, avrete uno spazio protetto in cui esprimere il vostro comprensibile disagio emotivo e cercare strategie e soluzioni (vostre, intime, che condividerete insieme da sorelle) per gestire emotivamente il tutto, in modo funzionale al vostro benessere e alla vostra serenità.
Questa è la strada più utile che dovreste seguire in questo momento.
Che ne pensi? Ritenete di poterlo fare?
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Comprendo benissimo la situazione generale e la sofferenza che questa causa in te e nella tua sorellina.
I vostri genitori è bene che decidano il da farsi (se separarsi o meno) in autonomia.
Ma suggerisco a voi due sorelle, di "salvarvi" da tutte le emozioni negative che questa vicenda vi porta a sperimentare. Siete giovani e quindi vi consiglio di rivolgervi, gratuitamente, di persona allo spazio giovani del consultorio della vostra città a voi più congeniale e richiedere una consulenza con un/una collega psicologo psicoterapeuta. In tal modo, avrete uno spazio protetto in cui esprimere il vostro comprensibile disagio emotivo e cercare strategie e soluzioni (vostre, intime, che condividerete insieme da sorelle) per gestire emotivamente il tutto, in modo funzionale al vostro benessere e alla vostra serenità.
Questa è la strada più utile che dovreste seguire in questo momento.
Che ne pensi? Ritenete di poterlo fare?
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Se hai un buon rapporto con tua madre, insieme a tua sorella, che mi pare di capire abbia 15 anni, potreste metterla al corrente del vostro disagio e cercare una soluzione insieme! certo potrebbero separarsi, ma magari si potrebbe anche far aiutare la coppia genitoriale affinchè metta a fuoco la vera problematica che li unisce da quando sono sposati e che forse è la gelosia di uno dei due. Tu hai mai pensato di andare a vivere per tuo conto? facci un pensierino e fammi sapere
Un caro saluto
Un caro saluto
Dr.ssa Floriana De Michele
[#3]
Utente
Gentili Dott. Pizzoleo e Dott.ssa De Michele, vi ringrazio per la gentile risposta. Mi rivolgo a entrambi: io già dall'età di 19 anni vivo fuori casa per fare l'università e vivo anche parecchio lontana, per me quindi questo è già un grande sollievo. Ritorno a casa solo per le feste e le vacanze estive, e ogni volta cerco di stare a casa il meno possibile o comunque di concentrarmi sulle mie cose in modo da potermi isolare, ma in questo periodo vivere così per me è molto soffocante (dovrò stare qui a casa con loro fino ad agosto compreso per altre ragioni), e lo è anche per mia sorella che passa con loro 365 giorni l'anno. Seguiremo sicuramente il consiglio del Dott. Pizzoleo e chiederemo un consulto allo psicologo del consultorio, però so anche che il problema di base rimarrà comunque.
Inoltre, penso che nessuno dei due abbia mai avuto un altro partner in vita loro. La mia idea è che non abbiamo proprio un metro di confronto. Io ho una relazione felice da anni e quindi crescendo ho capito che il legame che tiene uniti i miei genitori in realtà è solo di "sopravvivenza", e che essere felici con il proprio partner non è solo una cosa che si vede nei film (come credevo prima di conoscere il mio ragazzo). Credo che molte coppie con figli tenga in vita il rapporto solo per non creare un trauma ai propri figli, però "purtroppo" non pensa sia questo il caso, altrimenti basterebbe chiarire le nostre idee con mia madre. Il punto è che penso sia molto più complesso per mia madre, quasi come se provasse un senso di "vergogna" nei confronti della società. Dico questo perché ad esempio, nelle occasioni in cui la mancanza di mio padre in paese con può essere giustificata (Natale, Pasqua ecc..), lei pretende di averlo a fianco, perché non vuole sembrare una "donna divorziata" (dice proprio così!).
Inoltre, penso che nessuno dei due abbia mai avuto un altro partner in vita loro. La mia idea è che non abbiamo proprio un metro di confronto. Io ho una relazione felice da anni e quindi crescendo ho capito che il legame che tiene uniti i miei genitori in realtà è solo di "sopravvivenza", e che essere felici con il proprio partner non è solo una cosa che si vede nei film (come credevo prima di conoscere il mio ragazzo). Credo che molte coppie con figli tenga in vita il rapporto solo per non creare un trauma ai propri figli, però "purtroppo" non pensa sia questo il caso, altrimenti basterebbe chiarire le nostre idee con mia madre. Il punto è che penso sia molto più complesso per mia madre, quasi come se provasse un senso di "vergogna" nei confronti della società. Dico questo perché ad esempio, nelle occasioni in cui la mancanza di mio padre in paese con può essere giustificata (Natale, Pasqua ecc..), lei pretende di averlo a fianco, perché non vuole sembrare una "donna divorziata" (dice proprio così!).
[#4]
"chiederemo un consulto allo psicologo del consultorio, però so anche che il problema di base rimarrà comunque."
con un consulto (ma anche più consulenze) avrete l'opportunità di comprendere come, I PROBLEMI RIMANGONO, MA PUÒ CAMBIARE IL MODO DI PENSARE AL PROBLEMA. ok? A questo serve la consulenza che vi ho proposto. PERCHÉ...LE COSE CHE VIVI CONTANO MENO DI COME LE PRENDI E LE PENSI... ci sei? ;)
Auguro a te e tua sorella di potervi appropriare di strumenti e tecniche cognitive (pensieri ed emozioni) che vi consentano, di gestire emotivamente la situazione in modo diverso, senza lasciarvi travolgere dall'angoscia e di riacquistare e riappropriarvi della serenità che meritate.
Un caro saluto
con un consulto (ma anche più consulenze) avrete l'opportunità di comprendere come, I PROBLEMI RIMANGONO, MA PUÒ CAMBIARE IL MODO DI PENSARE AL PROBLEMA. ok? A questo serve la consulenza che vi ho proposto. PERCHÉ...LE COSE CHE VIVI CONTANO MENO DI COME LE PRENDI E LE PENSI... ci sei? ;)
Auguro a te e tua sorella di potervi appropriare di strumenti e tecniche cognitive (pensieri ed emozioni) che vi consentano, di gestire emotivamente la situazione in modo diverso, senza lasciarvi travolgere dall'angoscia e di riacquistare e riappropriarvi della serenità che meritate.
Un caro saluto
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certo, la cosa migliore è consultarti con un collega presso un consultorio o un centro di salute mentale ed elaborare il problema per il tempo necessario. Tuttavia il tentativo di motivare i tuoi genitori a lavorare sulla coppia, in particolare tua madre con l'intento di rafforzare la coppia invece di separarsi visto che proprio non vogliono farlo si potrebbe fare, in fondo il problema è il loro!
Buone cose e buona notte
Buone cose e buona notte
[#6]
Utente
Gentile Dott. Pizzoleo la ringrazio, è stato molto gentile e penso che abbia proprio centrato il mio problema ora. In questo momento sono a un passo dalla laurea e ho veramente bisogno di rimanere concentrata sullo studio, cosa che mi sta riuscendo molto difficile. Quindi sicuramente seguiremo il suo consiglio.
Gentile Dott.ssa De Michele, per quanto riguarda il tentativo di lavorare sulla coppia penso che sia quasi impossibile. In tutti questi anni non c'è mai stato nessun tentativo da parte loro di trovare una soluzione o anche solo di accettare di essere una coppia infelice. L'unica volta in cui si sono rivolti a uno specialista è stato un avvocato!! E non per avviare le pratiche della separazione, ma solo per cercare una soluzione al problema di coppia. A casa mia ci sono grossi problemi di comunicazione, anche tra genitori e figlie, e questo è soprattutto a causa dell'incapacità di comunicare di mio padre. Lei cosa ne pensa?
Gentile Dott.ssa De Michele, per quanto riguarda il tentativo di lavorare sulla coppia penso che sia quasi impossibile. In tutti questi anni non c'è mai stato nessun tentativo da parte loro di trovare una soluzione o anche solo di accettare di essere una coppia infelice. L'unica volta in cui si sono rivolti a uno specialista è stato un avvocato!! E non per avviare le pratiche della separazione, ma solo per cercare una soluzione al problema di coppia. A casa mia ci sono grossi problemi di comunicazione, anche tra genitori e figlie, e questo è soprattutto a causa dell'incapacità di comunicare di mio padre. Lei cosa ne pensa?
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una cosa è sicura mi pare che i tuoi vogliano stare proprio insieme tanto che hanno chiesto aiuto ad un avvocato! Allora si tratta solo di far arrivare loro l'informazione che per es nei consultori familiari lo psicologo ha proprio la funzione di aiutare la famiglia e la coppia a stare bene insieme. Come far arrivare loro l'informazione non saprei forse farei leggere a tua madre, solo perchè lei è più attiva da questo punto di vista rispetto a tuo padre, queste righe . Saluti e Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.8k visite dal 02/07/2017.
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