Non mi innamoro mai e vivo le relazioni con angoscia

Buonasera a tutti,

Sono un ragazzo di 26 anni e nonostante abbia avuto diverse avventure e relazioni non mi sono mai infatuato o innamorato dell'altra persona.
Ho avuto una prima storia rapporto con l'altro sesso all'età di 20 anni ed è durata un anno e mezzo.
Nonostante non fossi preso fin da subito mi sono forzato a continuare un po' per paura di rimanere da solo, un po' perché stimavo e volevo molto bene all'altra persona. Razionalmente mi rendevo conto che poteva andare bene per me. E così alternavo periodi in cui stavo bene e sereno con lei ad altri di angoscia in cui realizzavo che avrei dovuto mollare tutto e che mi stavo accontentando.
Lei ha sofferto parecchio per la rottura e anche io son stato male a lungo, ancora adesso se ne parlo mi trema la voce o mi viene da piangere. E' uno dei rapporti umani più profondi che abbia mai avuto con una persona in vita mia.
Avevo provato allora la terapia ma con scarsi risultati.

Con il tempo ed un po' più di autostima ho iniziato ad avere un discreto successo con le ragazze, ma lo schema era sempre lo stesso:

- raramente breve infatuazione/entusiasmo per i primi 2/3 appuntamenti con speranza che le cose vadano bene
- inizio di ansia, frustrazione perché si ripete tutto
- tentativo di "provare a fare uno sforzo perché per lei vale la pena di provare"... da qui iniziano periodi di ansia o rassegnazione alternati a brevi periodi sereni. Inoltre mi guardo intorno anche se non ho mai tradito.
- chiusura goffa/catastrofica dopo 2 o 3 mesi in cui piango e non son sicuro di far la cosa giusta, segue un breve periodo di "serena tristezza"

Quando sono single alterno periodi di malinconia/spossatezza a tranquilli/energici ma non sono angosciato come quando esco seriamente con qualcuna.
Tante volte tendo a pensare che le cose vadano bene così, che posso stare single e che quando conoscerò la persona giusta sarà tutto spontaneo, finché non inizio una frequentazione seria e ricomincia tutto.

Appaio abbastanza spigliato ma in realtà vivo le situazioni sociali con stress e quando mi dimostro impacciato o non sufficientemente brillante mi critico duramente. Sono anche molto critico verso gli altri, sebbene ne apprezzi le fragilità e debolezze in cui mi immedesimo.
Non provo affetto per i miei amici ma li stimo e mi confido con loro. Mi affeziono invece alle mie partner perché spesso parlo con loro delle mie ansie e paure, metto a nudo le mie debolezze, mi vedono piangere e dentro di me so che finirò per farle soffrire.

Non so se tutto questo sia dovuto al non sapermi ascoltare, che voglia solo relazioni aperte o se devo accettare che non sono in grado di provare questi sentimenti o se ancora non ho incontrato la persona giusta.

Sto valutando di riprovare con la terapia. La mia idea è di iniziare il tutto non appena avrà inizio la prossima relazione perché da single sono sereno e vedo il problema lontano.

Vi chiedo gentilmente un'opinione su questo problema e se avete consigli su come affrontarlo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Non so se tutto questo sia dovuto al non sapermi ascoltare, che voglia solo relazioni aperte o se devo accettare che non sono in grado di provare questi sentimenti o se ancora non ho incontrato la persona giusta."

Gentile Utente,
Potrebbero essere tutte le ipotesi da lei ipotizzate.
Spesso una profonda inadeguatezza porta con sé difficoltà a cascata, anche quelle relazionali.

Nessuno è impossibilitato a provare sensazioni profonde, a meno che non si soffra di depressione o di altro, ma è possibile che si tratti di un meccanismo di difesa della psiche.

Di questo e di tanto altro ne potrà discutere con chi avrà il piacere di occuparsi di lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it