Anoressia

Buongiorno, scrivo perchè ho davvero bisogno di un consiglio su cosa fare con mia figlia. La ragazza ha 18 anni e due anni fa le è stata diagnosticata una forma di anoressia presso l'ospedale Niguarda di Milano. Mia figlia, avendo un carattere estremamente fragile, e sotto consiglio di parere medico ha intrapreso privatamente un percorso di terapia con un medico nutrizionista ed uno psicologo, ora la ragazza fisicamente sta bene, le è tornato il ciclo da un anno, ha preso peso e le sue relazioni sociali sono tranquille e inerenti alla sua età. Fa controlli periodici dal nutrizionista. Il problema grave, a parer mio, è che avrebbe ancora bisogno del supporto psicologico, che non ha mai accettato, anzi lo ha osteggiato, manifestando la sua contrarietà anche in modo violento, con reazioni toste. Io e mio marito abbiamo tentato in tutti i modi di aiutarla, parlando, cercando altri psicologi suggeriti dal nutrizionista di cui lei si fida molto, volendole bene, cercando di ascoltarla e di capire che è diversa da noi, come persona, con esigenze ambizioni e desideri differenti, ma lei non vuole assolutamente sentirne parlare. La ragazza ha delle manie a livello compulsivo che non ammette di avere, purtroppo pensavo, visto alcuni risultati positivi, che la situazione stesse migliorando, ma così non è. La ragazza cerca il litigio specialmente con me, e ha manifestato più volte l'esigenza di uscire di casa, allontanandosi da me, mio ,marito e sua sorella minore, che a parer suo, dimostriamo una atteggiamento opprimente ed asfissiante nei suoi confronti. Posso dire che sono davvero disperata. Non posso avere con lei un dialogo normale, se faccio riferimento al suo abbigliamento ( oggi con 30 gradi indossa due paia di pantaloni, uno corto e sopra uno lungo da ginnastica...), al suoi pasti ( sempre gli stessi, con lo stesso approccio, tre bicchieri d'acqua in piedi prima di iniziare a mangiare, lentissima nel consumarli, selettiva nell'alimento che porta alla bocca per primo), alle sue scelte di come svegliarsi alla mattina ( schematica , con un iter che non può sgarrare), se accenno a queste cose, la ragazza mi aggredisce verbalmente, con crisi isteriche di pianto, insulti e quant'altro... Mi permetto di sottolineare, che il mio approccio, consigliato anche dalla psicologa che l'aveva in cura, è tranquillo e molto più aperto ed accondiscendente rispetto a come sono caratterialmente. Insomma faccio semplici domande da mamma, cercando di non invadere la sua privacy e di mantenere un atteggiamento sempre sereno.
Come posso cercare di farle accettare di avere un aiuto psicologico?
Come posso aiutarla?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buongiorno,
Le avevamo già risposto.

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/479488-anoressia-nervosa.html

Provi ad andare lei in terapia, sarà il legame con il clinico che l'aiuterà nella disamina del rapporto con sua figlia, e di conseguenza aiuterà sua figlia nel percorso di cura.

Anche se è serena, c'è sempre un non detto, un inconscio..che comunica.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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