Dubbi su corteggiamento ragazza
Salve,
vi scrivo per un consiglio in merito ad una situazione che sto vivendo in queste ultime settimane. Sono un ragazzo di 28 anni, lavoro regolamente a Milano dove mi sono trasferito da circa un anno. Vivo abbastanza bene nella nuova citta' che mi ha aperto nuovi orizzonti rispetto a quella d'origine soprattutto a seguito di una precedente relazione finita male e di cui porto ancora qualche «livido». Dopo l'ultima storia, finita da circa 3-4 anni, non ho avuto piu' alcuna storia memorabile eccetto qualche interessante frequentazione. Da qualche settimana, tramite presentazione di amici in comune, ho conosciuto una ragazza, che anche lei lavora a Milano, davvero molto interessante. La prima cosa che mi ha catturato é stato il suo sorriso e la sua positivita' di vita. Ho provato da subito un interessamento crescente nei suoi confronti. Abbiamo iniziato ad uscire in gruppo, ho notato alcuni suoi segnali di gradimento della mia presenza ma mi é parso che schivi attualmente le possibili situazioni in cui possiamo trovarci soli. Le ho chiesto il numero, abbiamo iniziato a sentirci con qualche messaggio ironico circa le serate passate e poco altro.
Onestamente, viste le complicazioni relazionali dei tempi nostri mi sento in difficolta' su come far evolvere la cosa. Su quanto potermi esporre, evitando di apparire inopportuno. Purtroppo oggi é facile scambiare la «corte» per pressione, un interessamento sincero per altro. Vedo e sento parlare di tecniche e strategie di seduzione che mi fanno apparire tutto cosi' strano ed incomprensibile, come se il corteggiamento fosse piu' una guerra con un premio finale che non la dimostrazione di sé stessi in uno dei campi relazionali della vita. É un po' questo stato delle cose che mi ferma e non mi permette di lanciarmi in situazioni che potrebbero poi rivelarsi magari interessanti per la mia vita.
Ho notato che lei condivide ed é entusiasta della mia intrapredenza nell'organizzare serate, nel proporre attivita' da fare e del mio spirito ironico.
Come muovermi, anche a fronte di suoi silenzi momentanei? Cavalcare l'onda della spontaneita' o arroccarsi dietro strategie di silenzio e di misteriosita' che sembrano tanto attuali?
Grazie per l'attenzione e il tempo dedicato.
vi scrivo per un consiglio in merito ad una situazione che sto vivendo in queste ultime settimane. Sono un ragazzo di 28 anni, lavoro regolamente a Milano dove mi sono trasferito da circa un anno. Vivo abbastanza bene nella nuova citta' che mi ha aperto nuovi orizzonti rispetto a quella d'origine soprattutto a seguito di una precedente relazione finita male e di cui porto ancora qualche «livido». Dopo l'ultima storia, finita da circa 3-4 anni, non ho avuto piu' alcuna storia memorabile eccetto qualche interessante frequentazione. Da qualche settimana, tramite presentazione di amici in comune, ho conosciuto una ragazza, che anche lei lavora a Milano, davvero molto interessante. La prima cosa che mi ha catturato é stato il suo sorriso e la sua positivita' di vita. Ho provato da subito un interessamento crescente nei suoi confronti. Abbiamo iniziato ad uscire in gruppo, ho notato alcuni suoi segnali di gradimento della mia presenza ma mi é parso che schivi attualmente le possibili situazioni in cui possiamo trovarci soli. Le ho chiesto il numero, abbiamo iniziato a sentirci con qualche messaggio ironico circa le serate passate e poco altro.
Onestamente, viste le complicazioni relazionali dei tempi nostri mi sento in difficolta' su come far evolvere la cosa. Su quanto potermi esporre, evitando di apparire inopportuno. Purtroppo oggi é facile scambiare la «corte» per pressione, un interessamento sincero per altro. Vedo e sento parlare di tecniche e strategie di seduzione che mi fanno apparire tutto cosi' strano ed incomprensibile, come se il corteggiamento fosse piu' una guerra con un premio finale che non la dimostrazione di sé stessi in uno dei campi relazionali della vita. É un po' questo stato delle cose che mi ferma e non mi permette di lanciarmi in situazioni che potrebbero poi rivelarsi magari interessanti per la mia vita.
Ho notato che lei condivide ed é entusiasta della mia intrapredenza nell'organizzare serate, nel proporre attivita' da fare e del mio spirito ironico.
Come muovermi, anche a fronte di suoi silenzi momentanei? Cavalcare l'onda della spontaneita' o arroccarsi dietro strategie di silenzio e di misteriosita' che sembrano tanto attuali?
Grazie per l'attenzione e il tempo dedicato.
[#1]
Buongiorno,
Lo storico dei suoi consulti fa trasparire un tema comune:
Ansia, dubbi, sessualità e penetrazione, relazioni in genere.
Si è più rivolto ad un nostro collega?
Se si, su cosa avete lavorato?
"Come muovermi, anche a fronte di suoi silenzi momentanei? Cavalcare l'onda della spontaneita' o arroccarsi dietro strategie di silenzio e di misteriosita' che sembrano tanto attuali?"
È assolutamente impossibile rispondere alle sue domande.
Ogni individuo, ed ogni coppia/relazione, sonomun mondo a sé
Non esistono strategie, ne soluzioni uguali per tutti.
Lo storico dei suoi consulti fa trasparire un tema comune:
Ansia, dubbi, sessualità e penetrazione, relazioni in genere.
Si è più rivolto ad un nostro collega?
Se si, su cosa avete lavorato?
"Come muovermi, anche a fronte di suoi silenzi momentanei? Cavalcare l'onda della spontaneita' o arroccarsi dietro strategie di silenzio e di misteriosita' che sembrano tanto attuali?"
È assolutamente impossibile rispondere alle sue domande.
Ogni individuo, ed ogni coppia/relazione, sonomun mondo a sé
Non esistono strategie, ne soluzioni uguali per tutti.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Salve gent.ma dott.ssa,
qualche anno addietro ho fatto alcuni incontri con un collega specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale. Abbiamo intrapreso un percorso di conoscenza dell'Io, anche attraverso alcuni «compiti scritti» per casa, e delle chiacchierate circa i miei dubbi e le mie preoccupazioni.
Non ha individuato alcuna criticita' nel mio profilo se non un approccio alle tematiche della vita forse un po' troppo razionale, anche a causa della mia estrazione ed educazione prettamente logico-scientifica.
Non ha pertanto piu' valutato opportuno incontrarmi, non avendo riscontrato qualcosa su cui lavorare ulteriormente, e mi ha invitato ad essere piu' spontaneo dinanzi alle situazioni future e soprattutto a vivere in modo piu' rilassato la sfera della sessualita' con tutte le eventuali particolarita' ad essa connesse. Cavalcare maggiormente le emozioni e coltivare anche la spontaneita' con gesti semplici ma che possono risultare piacevoli.
qualche anno addietro ho fatto alcuni incontri con un collega specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale. Abbiamo intrapreso un percorso di conoscenza dell'Io, anche attraverso alcuni «compiti scritti» per casa, e delle chiacchierate circa i miei dubbi e le mie preoccupazioni.
Non ha individuato alcuna criticita' nel mio profilo se non un approccio alle tematiche della vita forse un po' troppo razionale, anche a causa della mia estrazione ed educazione prettamente logico-scientifica.
Non ha pertanto piu' valutato opportuno incontrarmi, non avendo riscontrato qualcosa su cui lavorare ulteriormente, e mi ha invitato ad essere piu' spontaneo dinanzi alle situazioni future e soprattutto a vivere in modo piu' rilassato la sfera della sessualita' con tutte le eventuali particolarita' ad essa connesse. Cavalcare maggiormente le emozioni e coltivare anche la spontaneita' con gesti semplici ma che possono risultare piacevoli.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 26/06/2017.
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