Mio papà è depresso e non se ne accorge
Buongiorno,
Ho 25 anni e studio all'estero, ma la mia famiglia sta attraversando un periodo complicato.
Mio papà lavora, ha un buon lavoro, vive con mia madre (casalinga) e mio fratello di 18 anni.
Da qualche tempo mi sono accorta che mio padre si lamenta costantemente di tutto, non gli va mai bene niente e si arrabbia per delle cose futili con mia madre. Mia mamma ha avuto qualche problema di salute (non gravissimi) che l'hanno costretta a cambiare alimentazione, quindi ovviamente ci sono stati qualche cambiamenti.
Onestamente i miei genitori non hanno problemi, hanno una casa di loro proprietà, mio papà lavora bene, mia mamma fa qualche lavoretto. Insomma veramente non c'è NIENTE di cui preoccuparsi o di grave.
Penso che mio papà sia nervoso per il lavoro (è l'unica cosa che puo veramente dargli fastidio), gli scoccia alzarsi la mattina, andare a lavorare, lavora fino a tardi e prende raramente vacanze ( e il peggio è che potrebbe anche uscire prima dal lavoro ma non lo fa!).
Questo suo modo di non volere fare niente, stare sempre davanti alla tv, non uscire sta ovviamente deprimendo anche mia madre.
Oggi si è arrabbiato perché lei non gli ha detto che stasera hanno un barbecue con amici (glielo aveva detto ma si è dimenticato...), e comunque ogni volta che hanno una cena o un uscita, sbuffa e si lamenta.
Mia mamma fa mille cose, per la casa, la terrazza (sta facendo un orto), insomma bene o male si occupa. Mio papà niente, non ha nessun hobby, sembra un bambino a volte.
Oltre tutto l'alimentazione di mia mamma è rigorosamente importante per la sua salute e lui se ne frega completamente. Lei gli consiglia di prendere qualche vitamina o di mangiare frutta e lui le risponde sempre male.
Non sono di certo abbastanza matura per capire cosa c'è che non va in un matrimonio che dura da 25 anni. Pero mi sembra che qui sia un problema. Oltretutto i miei genitori non fanno NULLA assieme, anzi se si parte in vacanza bisogna partire tutti e 4 insieme (ho 25 anni e un ragazzo eh....). Mia madre vuole sempre riunirci il più possibile (che è comprensibile in quanto nella sua famiglia, tra fratelli non si parlano neanche più). Mio padre è piu solitario pero ci dovrebbe essere un giusto mezzo.
Mia madre mi dice sempre "quando torni a casa ci parli tu con tuo padre". Ma se torno 4 giorni ogni 5 mesi non puo pretendere che faccia da terapista di coppia e che per magia mio padre cambi.
Cosa dovrei fare? oppure cosa dovrei consigliare ai miei?
Grazie
Ho 25 anni e studio all'estero, ma la mia famiglia sta attraversando un periodo complicato.
Mio papà lavora, ha un buon lavoro, vive con mia madre (casalinga) e mio fratello di 18 anni.
Da qualche tempo mi sono accorta che mio padre si lamenta costantemente di tutto, non gli va mai bene niente e si arrabbia per delle cose futili con mia madre. Mia mamma ha avuto qualche problema di salute (non gravissimi) che l'hanno costretta a cambiare alimentazione, quindi ovviamente ci sono stati qualche cambiamenti.
Onestamente i miei genitori non hanno problemi, hanno una casa di loro proprietà, mio papà lavora bene, mia mamma fa qualche lavoretto. Insomma veramente non c'è NIENTE di cui preoccuparsi o di grave.
Penso che mio papà sia nervoso per il lavoro (è l'unica cosa che puo veramente dargli fastidio), gli scoccia alzarsi la mattina, andare a lavorare, lavora fino a tardi e prende raramente vacanze ( e il peggio è che potrebbe anche uscire prima dal lavoro ma non lo fa!).
Questo suo modo di non volere fare niente, stare sempre davanti alla tv, non uscire sta ovviamente deprimendo anche mia madre.
Oggi si è arrabbiato perché lei non gli ha detto che stasera hanno un barbecue con amici (glielo aveva detto ma si è dimenticato...), e comunque ogni volta che hanno una cena o un uscita, sbuffa e si lamenta.
Mia mamma fa mille cose, per la casa, la terrazza (sta facendo un orto), insomma bene o male si occupa. Mio papà niente, non ha nessun hobby, sembra un bambino a volte.
Oltre tutto l'alimentazione di mia mamma è rigorosamente importante per la sua salute e lui se ne frega completamente. Lei gli consiglia di prendere qualche vitamina o di mangiare frutta e lui le risponde sempre male.
Non sono di certo abbastanza matura per capire cosa c'è che non va in un matrimonio che dura da 25 anni. Pero mi sembra che qui sia un problema. Oltretutto i miei genitori non fanno NULLA assieme, anzi se si parte in vacanza bisogna partire tutti e 4 insieme (ho 25 anni e un ragazzo eh....). Mia madre vuole sempre riunirci il più possibile (che è comprensibile in quanto nella sua famiglia, tra fratelli non si parlano neanche più). Mio padre è piu solitario pero ci dovrebbe essere un giusto mezzo.
Mia madre mi dice sempre "quando torni a casa ci parli tu con tuo padre". Ma se torno 4 giorni ogni 5 mesi non puo pretendere che faccia da terapista di coppia e che per magia mio padre cambi.
Cosa dovrei fare? oppure cosa dovrei consigliare ai miei?
Grazie
[#1]
Gentile ragazza, mi congratulo per la sensibilità attenta con cui cerca di leggere l'atmosfera che gira in casa in questo momento.
Da lontano si può solo ipotizzare.. spesso nell'età di mezzo è tempo di .. bilanci.. i figli sono cresciuti, stanno per andarsene.. è la famiglia trampolino di lancio .. momento in cui ciascuno dei genitori , magari in silenzio , ora che le urgenze del .. fare.. sono diminuite, fa i conti diciamo.. di quel che ha sperato e di quello che ha ottenuto, di quello che sognava e di quello che è accaduto, menopausa ed andropausa, più o meno vicine spingono a riflettere sul tempo che passa e sui suoi investimenti..
La vita affettiva, relazionale, anche sessuale, ne risente.. spesso mancano .. le parole per dirlo.. se si parla poco , non si parla mai di emozioni , sentimenti , ma sempre di cose pratiche, di incombenze da fare , problemi pratici da risolvere.. quasi ci si perde..
Forse è il caso di farsi aiutare.. è questo il tempo di .. rinegoziare i rapporti di coppia.. riprendere a parlare , a raccontarsi, ad ascoltare soprattutto..
Provi a proporre questo a sua mamma, che forse ha risentito psicologicamente più di quel che sembra dei problemi fisici che ha avuto, per cui sarà cambiata anche lei..
Volendo, ci sono anche Consultori familiari, inventati per questo..
Restiamo in ascolto..
Da lontano si può solo ipotizzare.. spesso nell'età di mezzo è tempo di .. bilanci.. i figli sono cresciuti, stanno per andarsene.. è la famiglia trampolino di lancio .. momento in cui ciascuno dei genitori , magari in silenzio , ora che le urgenze del .. fare.. sono diminuite, fa i conti diciamo.. di quel che ha sperato e di quello che ha ottenuto, di quello che sognava e di quello che è accaduto, menopausa ed andropausa, più o meno vicine spingono a riflettere sul tempo che passa e sui suoi investimenti..
La vita affettiva, relazionale, anche sessuale, ne risente.. spesso mancano .. le parole per dirlo.. se si parla poco , non si parla mai di emozioni , sentimenti , ma sempre di cose pratiche, di incombenze da fare , problemi pratici da risolvere.. quasi ci si perde..
Forse è il caso di farsi aiutare.. è questo il tempo di .. rinegoziare i rapporti di coppia.. riprendere a parlare , a raccontarsi, ad ascoltare soprattutto..
Provi a proporre questo a sua mamma, che forse ha risentito psicologicamente più di quel che sembra dei problemi fisici che ha avuto, per cui sarà cambiata anche lei..
Volendo, ci sono anche Consultori familiari, inventati per questo..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la velocità nel rispondere al mio problema.
In effetti ho proposto a mia mamma di andare da un terapista di coppia, cosi una persona estranea al nucleo familiare possa analizzare le cose sotto un altro punto di vista.
Lei si rifiuta perché secondo lei il problema è solo mio padre. Che lui deve trovare una soluzione alla sua depressione e a questa "voglia di fare niente".
Non aiuta in casa, se gli si chiede una cosa sbuffa, insomma gli pesa anche andare a cercare una forchetta (ma onestamente mio papà non è mai stato Mr Tuttofare anzi! Lo chiamiamo Cimabue perché quando fa una cosa ne rompe due).
Non capisco mia madre che si sveglia a 50 anni e si "accorge" di questa cosa.
Lei ha un carattere molto forte, bisogna fare le cose come dice lei altrimenti guai (la chiamiamo Napoleone!)
Pero ha anche un lato molto fragile e quando ha i momenti down è un disastro (pianti e disperazione).
Mio papà invece è molto diverso, non racconta mai nulla del lavoro, va tutto bene, tutto ok. Pero dopo a casa, soprattutto il weekend quando non ha niente da fare, diventa un incubo.
Ma uno puo dire "se non ha voglia di fare niente, che non faccia niente e stia davanti alla TV", ma se qualcuno in casa fa qualcosa allora lui viene e comincia a dire "che non serve a niente, che sono soldi sprecati".
Si lamenta anche della donna delle pulizie, non vuole nessuno in casa.
Non riesco a capire che problemi hanno, tutti e due, stiamo tutti bene, in salute, sto per laurearmi e sono in coppia, mio fratello ha appena avuto 18 anni e anche lui andrà a studiare all'estero. Io tornero a casa per trovare lavoro. Abbiamo una bella casa.
Ma è vero che quando non si hanno problemi ce gli creiamo?
Fra 15 giorni partiremo a Londra, ho proposto di fare un attività tutti e 4 divertente. Sembra che ho proposto di andare al patibolo. Mi da l'impressione che più mia madre cerca di mantenerci uniti, tutti assieme più ci sta allontanando.
Mia madre soffre molto di questa situazione e mio papà non si accorge di niente.
I problemi che ha avuto sono nati da tutta una serie di avvenimenti dopo la morte di mio nonno 6 anni fa. Oltre a questo a dovuto occuparsi di mia nonna e di un sacco di cose familiari che hanno portato alla rottura con i suoi fratelli.
Mio papà sembra non "vedere" tutto questo, si isola e si butta nel lavoro. Mi viene da pensare se sia felice o se il lavoro che svolge lo soddisfi.
Più che parlare con mia madre non saprei come affrontare la cosa con mio papà.
Grazie
In effetti ho proposto a mia mamma di andare da un terapista di coppia, cosi una persona estranea al nucleo familiare possa analizzare le cose sotto un altro punto di vista.
Lei si rifiuta perché secondo lei il problema è solo mio padre. Che lui deve trovare una soluzione alla sua depressione e a questa "voglia di fare niente".
Non aiuta in casa, se gli si chiede una cosa sbuffa, insomma gli pesa anche andare a cercare una forchetta (ma onestamente mio papà non è mai stato Mr Tuttofare anzi! Lo chiamiamo Cimabue perché quando fa una cosa ne rompe due).
Non capisco mia madre che si sveglia a 50 anni e si "accorge" di questa cosa.
Lei ha un carattere molto forte, bisogna fare le cose come dice lei altrimenti guai (la chiamiamo Napoleone!)
Pero ha anche un lato molto fragile e quando ha i momenti down è un disastro (pianti e disperazione).
Mio papà invece è molto diverso, non racconta mai nulla del lavoro, va tutto bene, tutto ok. Pero dopo a casa, soprattutto il weekend quando non ha niente da fare, diventa un incubo.
Ma uno puo dire "se non ha voglia di fare niente, che non faccia niente e stia davanti alla TV", ma se qualcuno in casa fa qualcosa allora lui viene e comincia a dire "che non serve a niente, che sono soldi sprecati".
Si lamenta anche della donna delle pulizie, non vuole nessuno in casa.
Non riesco a capire che problemi hanno, tutti e due, stiamo tutti bene, in salute, sto per laurearmi e sono in coppia, mio fratello ha appena avuto 18 anni e anche lui andrà a studiare all'estero. Io tornero a casa per trovare lavoro. Abbiamo una bella casa.
Ma è vero che quando non si hanno problemi ce gli creiamo?
Fra 15 giorni partiremo a Londra, ho proposto di fare un attività tutti e 4 divertente. Sembra che ho proposto di andare al patibolo. Mi da l'impressione che più mia madre cerca di mantenerci uniti, tutti assieme più ci sta allontanando.
Mia madre soffre molto di questa situazione e mio papà non si accorge di niente.
I problemi che ha avuto sono nati da tutta una serie di avvenimenti dopo la morte di mio nonno 6 anni fa. Oltre a questo a dovuto occuparsi di mia nonna e di un sacco di cose familiari che hanno portato alla rottura con i suoi fratelli.
Mio papà sembra non "vedere" tutto questo, si isola e si butta nel lavoro. Mi viene da pensare se sia felice o se il lavoro che svolge lo soddisfi.
Più che parlare con mia madre non saprei come affrontare la cosa con mio papà.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.3k visite dal 25/06/2017.
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