Mi sento abbandonato e contattato solo quando si ha bisogno.
Buonasera a tutti gli specialisti e a chiunque legga questo messaggio.
Ho 17 anni e mi piacerebbe ascoltare il parere di terzi qualificati per comprendere meglio la mia situazione.
Fino all'età di 13 anni, cioè fino alla fine della terza media non ho avuto grandi problemi, avevo amici e non mi lamentavo, ma con la fine di quella classe via via sono rimasto sempre più solo. Allora, all'epoca il mio posto in cui giocavo era un giardino tra dei condomini in cui tutti i ragazzi del quartiere si incontravano e giocavamo a calcio, nascondino, cose così. Lì ci abitava mio cugino di secondo grado fino a ché i genitori non si sono separati e lui si è trasferito.
Bene, da quel trasferimento ho smesso di frequentare quel posto e così ho perso i contatti con lui e gli altri. Poi sono cominciate le superiori e di tutta la classe conoscevo solo un'unica persona. Il tempo è passato e dopo tre anni che frequento quella classe mi sento uno straniero, un peso, un qualcosa che c'è o non c'è non Unni, (siamo 22) riesco a parlare solo con 2 maschi e 2 femmine; il resto per me ( e io per loro) esiste solo durante l'anno scolastico, pensate che con alcune persone non ho mai avuto un dialogo di qualche battuta! I due ragazzi abitano vicino casa mia ( la scuola è a 14 km di distanza) e tutti gli altri sono di quella città. Noi 5 siamo, secondo me, i reietti della classe e questo mi fa rabbia. I due ragazzi abitano nel mio stesso comune e fin'ora siamo uscita una volta di sera, ma uno du loro abitando un po' più distante non può fare tardi perché venendo con la bicicletta e dovendo attraversare un ponte trafficato deve fare attenzione; l'altro invece è impegnato con i videogiochi. Le due ragazze invece sono sempre state insieme dalla prima e parlandoci anche loro sono un po' da parte nella classe. L'altro mio amico abita a diversi km di distanza ma è un caso a parte poiché è una persona che non esce mai di casa, ha il frigobar in camera e ci vado una/due volte alla settimana.
Dei vecchi amici, ossia quelli delle medie non ho più notizie, se no ché il mio cugino di secondo grado e anche uno di primo sono finiti in un giro losco e dunque si sono allontanati da me ( il resto della classe è pressoché scomparso, non li vedo da anni).
Il mio unico svago è andare con mio fratello a casa di mia zia che abita in un quartiere in cui ci sono diversi ragazzini ma tutti di età inferiore alla mia, frequentano le medie. Noi li giochiamo a calcio, stiamo fuori a parlare e passiamo il tempo, è il mio unico momento in cui mi sento felice ed accettato.
Inoltre, cosa che mi fa molto rattristire è il fatto che tutti i compagni di classe abitano in una città di mare e non sono mai stati capaci di invitarmi con loro in tre anni.
Un'ultima cosa, io l'anno scorso ho frequentato una psicologa ( ho iniziato a giugno e ho finito ad aprile di quest'anno) ma non riesco a notare grandi passi in avanti.
Ad alcuni non riesco nemmeno a chiamarli per nome.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte!
Ho 17 anni e mi piacerebbe ascoltare il parere di terzi qualificati per comprendere meglio la mia situazione.
Fino all'età di 13 anni, cioè fino alla fine della terza media non ho avuto grandi problemi, avevo amici e non mi lamentavo, ma con la fine di quella classe via via sono rimasto sempre più solo. Allora, all'epoca il mio posto in cui giocavo era un giardino tra dei condomini in cui tutti i ragazzi del quartiere si incontravano e giocavamo a calcio, nascondino, cose così. Lì ci abitava mio cugino di secondo grado fino a ché i genitori non si sono separati e lui si è trasferito.
Bene, da quel trasferimento ho smesso di frequentare quel posto e così ho perso i contatti con lui e gli altri. Poi sono cominciate le superiori e di tutta la classe conoscevo solo un'unica persona. Il tempo è passato e dopo tre anni che frequento quella classe mi sento uno straniero, un peso, un qualcosa che c'è o non c'è non Unni, (siamo 22) riesco a parlare solo con 2 maschi e 2 femmine; il resto per me ( e io per loro) esiste solo durante l'anno scolastico, pensate che con alcune persone non ho mai avuto un dialogo di qualche battuta! I due ragazzi abitano vicino casa mia ( la scuola è a 14 km di distanza) e tutti gli altri sono di quella città. Noi 5 siamo, secondo me, i reietti della classe e questo mi fa rabbia. I due ragazzi abitano nel mio stesso comune e fin'ora siamo uscita una volta di sera, ma uno du loro abitando un po' più distante non può fare tardi perché venendo con la bicicletta e dovendo attraversare un ponte trafficato deve fare attenzione; l'altro invece è impegnato con i videogiochi. Le due ragazze invece sono sempre state insieme dalla prima e parlandoci anche loro sono un po' da parte nella classe. L'altro mio amico abita a diversi km di distanza ma è un caso a parte poiché è una persona che non esce mai di casa, ha il frigobar in camera e ci vado una/due volte alla settimana.
Dei vecchi amici, ossia quelli delle medie non ho più notizie, se no ché il mio cugino di secondo grado e anche uno di primo sono finiti in un giro losco e dunque si sono allontanati da me ( il resto della classe è pressoché scomparso, non li vedo da anni).
Il mio unico svago è andare con mio fratello a casa di mia zia che abita in un quartiere in cui ci sono diversi ragazzini ma tutti di età inferiore alla mia, frequentano le medie. Noi li giochiamo a calcio, stiamo fuori a parlare e passiamo il tempo, è il mio unico momento in cui mi sento felice ed accettato.
Inoltre, cosa che mi fa molto rattristire è il fatto che tutti i compagni di classe abitano in una città di mare e non sono mai stati capaci di invitarmi con loro in tre anni.
Un'ultima cosa, io l'anno scorso ho frequentato una psicologa ( ho iniziato a giugno e ho finito ad aprile di quest'anno) ma non riesco a notare grandi passi in avanti.
Ad alcuni non riesco nemmeno a chiamarli per nome.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte!
[#1]
Carissimo,
questo servizio è riservato ai maggiorenni e quindi non possiamo entrare nel merito della tua richiesta.
Ti suggerisco di parlare del problema con i tuoi genitori o un altro adulto a te vicino o di rivolgerti allo Spazio Giovani del consultorio familiare della tua zona, dove troverai uno psicologo al quale parlare di persona di quello che ti sta succedendo.
Un caro saluto,
questo servizio è riservato ai maggiorenni e quindi non possiamo entrare nel merito della tua richiesta.
Ti suggerisco di parlare del problema con i tuoi genitori o un altro adulto a te vicino o di rivolgerti allo Spazio Giovani del consultorio familiare della tua zona, dove troverai uno psicologo al quale parlare di persona di quello che ti sta succedendo.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, non può proprio dirmi niente? Sa, dopo tutto il papiro che ho scritto...comunque posso rifare la domanda e dico di avere 18 anni?
So che non è il massimo ma ne avrei davvero bisogno.
Buona giornata.
(in fondo mi servirebbe soltanto un parere, un qualcosa che possa farmi luce)
So che non è il massimo ma ne avrei davvero bisogno.
Buona giornata.
(in fondo mi servirebbe soltanto un parere, un qualcosa che possa farmi luce)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 23/06/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.