Mancanza di sogni ed obiettivi
Gentili Dottori,
vi chiedo un consiglio, forse solo anche solo di ascoltarmi, in merito alla mia attuale condizione, scusandomi sin da ora per la prolissità.
Ho circa 30 anni e da qualche mese ho cominciato a prendere coscienza di un malessere interiore che probabilmente mi ha sempre riguardata, ma che temo possa divenire, a lungo andare, invalidante.
Nonostante una brillante carriera universitaria, negli ultimi anni ho avuto estrema difficoltà a trovare un'occupazione e ho concluso da poco un rapporto di lavoro, per motivi legati all'azienda ed indipendenti dalle mie capacità. Mi sono messa nuovamente alla ricerca di un'ulteriore opportunità lavorativa, ma i tempi ancora una volta sembrano prospettarsi lunghi.
Probabilmente dovrei semplicemente avere pazienza, tenere duro, fare il meglio che posso ed incrociare le dita nell'attesa, ma questa volta è come se il mio stato d'animo rendesse le cose ancora più difficili, l'attesa insostenibile: mi sono resa conto, infatti, di essere terribilmente, irrimediabilmente, infelice.
Questa riconosciuta infelicità mi rallenta: mi rendo conto di non riuscire a perseguire i miei obiettivi non per mancanza di capacità, ma perché non ne ho più. Vanno ricalcolati, ma non so da dove cominciare.
Ad esempio, ho accettato il precedente lavoro solo per necessità, non perché volessi realmente costruirmi una carriera in quell'ambito. Sono ben conscia che non tutti finiscano per fare necessariamente il lavoro della loro vita, ma che magari ne svolgano alcuni riservandosi il diritto di coltivare in segreto le loro passioni, di sognare ciò che vorrebbero fare realmente, che è ciò che spinge ciascuno di noi ad andare avanti. Io, però, sento di non avere alcun sogno. Potrei fare tutto senza tuttavia desiderare niente.
Questa sensazione di infelicità si estende anche al campo sentimentale: dopo alcune storie molto lunghe, la mia ultima "relazione", se così si può definire, si è conclusa lasciandomi dentro una sensazione di vuoto emotivo che non riesco in alcun modo a colmare. Nessun uomo sembra suscitare il mio interesse, nonostante provi a frequentarne. Ho smesso di credere nell'amore.
Poco alla volta mi sto abituando all'idea di un (non) futuro in cui mi ritroverò sola, senza un obiettivo e prospettive professionali chiare, priva di un appoggio familiare (ho avuto un'infanzia difficile, senza una famiglia reale alle spalle, e mi resta solo mia madre, con cui non ho un rapporto affettivo particolarmente edificante) e il pensiero mi sta lanciando in una spirale di depressione da cui faccio fatica ad uscire.
So di essere fisicamente attraente, intelligente, di avere una sensibilità straordinaria e potenzialità infinite, eppure è come se mi mancasse quel guizzo vitale che avevo quando ero adolescente e credevo che tutto potesse essere possibile. Provo un'infinita pena per me, perché è come se un dolore sotterraneo abbia lentamente corroso la mia persona, trasformandomi in un individuo che sta a poco a poco spegnendosi.
vi chiedo un consiglio, forse solo anche solo di ascoltarmi, in merito alla mia attuale condizione, scusandomi sin da ora per la prolissità.
Ho circa 30 anni e da qualche mese ho cominciato a prendere coscienza di un malessere interiore che probabilmente mi ha sempre riguardata, ma che temo possa divenire, a lungo andare, invalidante.
Nonostante una brillante carriera universitaria, negli ultimi anni ho avuto estrema difficoltà a trovare un'occupazione e ho concluso da poco un rapporto di lavoro, per motivi legati all'azienda ed indipendenti dalle mie capacità. Mi sono messa nuovamente alla ricerca di un'ulteriore opportunità lavorativa, ma i tempi ancora una volta sembrano prospettarsi lunghi.
Probabilmente dovrei semplicemente avere pazienza, tenere duro, fare il meglio che posso ed incrociare le dita nell'attesa, ma questa volta è come se il mio stato d'animo rendesse le cose ancora più difficili, l'attesa insostenibile: mi sono resa conto, infatti, di essere terribilmente, irrimediabilmente, infelice.
Questa riconosciuta infelicità mi rallenta: mi rendo conto di non riuscire a perseguire i miei obiettivi non per mancanza di capacità, ma perché non ne ho più. Vanno ricalcolati, ma non so da dove cominciare.
Ad esempio, ho accettato il precedente lavoro solo per necessità, non perché volessi realmente costruirmi una carriera in quell'ambito. Sono ben conscia che non tutti finiscano per fare necessariamente il lavoro della loro vita, ma che magari ne svolgano alcuni riservandosi il diritto di coltivare in segreto le loro passioni, di sognare ciò che vorrebbero fare realmente, che è ciò che spinge ciascuno di noi ad andare avanti. Io, però, sento di non avere alcun sogno. Potrei fare tutto senza tuttavia desiderare niente.
Questa sensazione di infelicità si estende anche al campo sentimentale: dopo alcune storie molto lunghe, la mia ultima "relazione", se così si può definire, si è conclusa lasciandomi dentro una sensazione di vuoto emotivo che non riesco in alcun modo a colmare. Nessun uomo sembra suscitare il mio interesse, nonostante provi a frequentarne. Ho smesso di credere nell'amore.
Poco alla volta mi sto abituando all'idea di un (non) futuro in cui mi ritroverò sola, senza un obiettivo e prospettive professionali chiare, priva di un appoggio familiare (ho avuto un'infanzia difficile, senza una famiglia reale alle spalle, e mi resta solo mia madre, con cui non ho un rapporto affettivo particolarmente edificante) e il pensiero mi sta lanciando in una spirale di depressione da cui faccio fatica ad uscire.
So di essere fisicamente attraente, intelligente, di avere una sensibilità straordinaria e potenzialità infinite, eppure è come se mi mancasse quel guizzo vitale che avevo quando ero adolescente e credevo che tutto potesse essere possibile. Provo un'infinita pena per me, perché è come se un dolore sotterraneo abbia lentamente corroso la mia persona, trasformandomi in un individuo che sta a poco a poco spegnendosi.
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Gentile ragazza, la chiamo ragazza perchè le parole con cui descrive il suo dolore e la sua delusione hanno la freschezza della giovinezza , della giovinezza vera e vorrei riuscire a farla riflettere che è possibile voler .. rilanciare..
Ora non ha lavoro e comprendo il dispiacere, la preoccupazione, ma credo che il lavoro lo troverà, le consiglio invece, di farsi aiutare a rileggere la sua storia per volerla poi cambiare..per pensarsi capace di svoltare ,di sperare, inventarsi altri pensieri , pensieri che non siano pensieri di sconfitta e perdita.. Le consiglio un percorso con un Collega de visu, per sentirsi compresa e appoggiata, all'interno di una relazione in cui transfert e controtransfert si intrecciano e creano l'alleanza terapeutica , che la farà sentire più forte , l'aiuterà a porsi nei confronti del mondo esterno in modo più solare e leggero, cercando le soluzioni, per esempio migliorare il curriculum, perfezionare le competenze..??
Spero che mi ascolti e cerchi aiuto, anche nelle strutture pubbliche, si informi e si dia aiuto , senza aspettare che il grigio si stenda sulla sua vita..
Le faccio molti auguri, sia coraggiosa..!
Ora non ha lavoro e comprendo il dispiacere, la preoccupazione, ma credo che il lavoro lo troverà, le consiglio invece, di farsi aiutare a rileggere la sua storia per volerla poi cambiare..per pensarsi capace di svoltare ,di sperare, inventarsi altri pensieri , pensieri che non siano pensieri di sconfitta e perdita.. Le consiglio un percorso con un Collega de visu, per sentirsi compresa e appoggiata, all'interno di una relazione in cui transfert e controtransfert si intrecciano e creano l'alleanza terapeutica , che la farà sentire più forte , l'aiuterà a porsi nei confronti del mondo esterno in modo più solare e leggero, cercando le soluzioni, per esempio migliorare il curriculum, perfezionare le competenze..??
Spero che mi ascolti e cerchi aiuto, anche nelle strutture pubbliche, si informi e si dia aiuto , senza aspettare che il grigio si stenda sulla sua vita..
Le faccio molti auguri, sia coraggiosa..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 17.3k visite dal 23/06/2017.
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