Disturbo dell'attenzione
Buongiorno,
sono un programmatore e sto decisamente troppo davanti al computer(dalle 6 alle 12ore al giorno) e lo sono sempre stato fin dalle elementari(da piccolo ci stavo nettamente meno anche se già dai 11-12 anni ci passavo quasi tutto il tempo libero).
E' difficile che riesca a concentrarmi nel mio lavoro per più di 20-30minuti di seguito perchè mi distraggo in uno dei mille pensieri che mi passano per la mente(anche negativi).
In un giorno se sono riuscito a lavorare 2-3 ore in totale sono già contento del risultato, però al computer ci sono stato 10 ore e il tempo l'ho perso in mille modi.
Ogni tanto mi capita di essere super concentrato per qualche ora, ma poi l'entusiasmo tende a spegnersi.
Quando ho una scadenza, invece, l'ansia di non fare in tempo mi riesce a far lavorare anche tutto il giorno e notte.
Quando lavoro generalmente faccio tante cose insieme, per esempio adesso ho aperte 8 finestre del browser con 10-15 tabs per finestra.
Mi vengono mille idee da realizzare, so anche come realizzarle, ma non riesco a mettermi al lavoro per iniziarle, invece procrastino all'infinito. Forse è proprio il fatto di sapere come fare che mi fa diventare il lavoro monotono e banale, così "non trovo la voglia" di farlo.
Questo mi crea anche dell'ansia perché mi sento come se potessi realizzare mille progetti e mi dovessi sbrigare.
Cerco di farmi delle scalette ed organizzarmi, ma difficilmente la seguo per più di 2 punti.
Quando poi incontro un ostacolo per cui devo leggere degli articoli il mio sforzo si ferma a trovare questi articoli, leggere le prime 10 righe e rimandare il tutto.
Difficilmente riesco a leggere articoli o seguire tutorial perché dopo poco mi accorgo di pensare ad altro. Mi succede anche con i libri, da piccolo leggevo molto, adesso dopo poche pagine mi ritrovo con la testa fra le nuvole e do la colpa al libro che "non mi prende".
Cambio hobby e passioni frequentemente e nei lavori manuali mi accorgo di essere spesso assente, penso ad altro.
Non sono molto paziente e tendo ad arrabbiarmi. Spesso ho fretta nello svolgere i compiti, come se non volessi perdere tempo e mi accorgo che lo faccio anche quando parlo con le persone, tendo ad interromperle per velocizzare e per dire la mia.
Forse capita quasi a tutti però spesso perdo cose che stavo usando solo qualche istante prima, come telefono, telecomando, chiavi etc.
Non sono per niente ordinato e sulla mia scrivania è ammassato di tutto, e mi accorgo che quando ci aggiungo le cose lo faccio per metterle in vista, se no poi finisce che me ne dimentico.
Non so è collegato, ma Soffro di Colon Irritabile.
sono un programmatore e sto decisamente troppo davanti al computer(dalle 6 alle 12ore al giorno) e lo sono sempre stato fin dalle elementari(da piccolo ci stavo nettamente meno anche se già dai 11-12 anni ci passavo quasi tutto il tempo libero).
E' difficile che riesca a concentrarmi nel mio lavoro per più di 20-30minuti di seguito perchè mi distraggo in uno dei mille pensieri che mi passano per la mente(anche negativi).
In un giorno se sono riuscito a lavorare 2-3 ore in totale sono già contento del risultato, però al computer ci sono stato 10 ore e il tempo l'ho perso in mille modi.
Ogni tanto mi capita di essere super concentrato per qualche ora, ma poi l'entusiasmo tende a spegnersi.
Quando ho una scadenza, invece, l'ansia di non fare in tempo mi riesce a far lavorare anche tutto il giorno e notte.
Quando lavoro generalmente faccio tante cose insieme, per esempio adesso ho aperte 8 finestre del browser con 10-15 tabs per finestra.
Mi vengono mille idee da realizzare, so anche come realizzarle, ma non riesco a mettermi al lavoro per iniziarle, invece procrastino all'infinito. Forse è proprio il fatto di sapere come fare che mi fa diventare il lavoro monotono e banale, così "non trovo la voglia" di farlo.
Questo mi crea anche dell'ansia perché mi sento come se potessi realizzare mille progetti e mi dovessi sbrigare.
Cerco di farmi delle scalette ed organizzarmi, ma difficilmente la seguo per più di 2 punti.
Quando poi incontro un ostacolo per cui devo leggere degli articoli il mio sforzo si ferma a trovare questi articoli, leggere le prime 10 righe e rimandare il tutto.
Difficilmente riesco a leggere articoli o seguire tutorial perché dopo poco mi accorgo di pensare ad altro. Mi succede anche con i libri, da piccolo leggevo molto, adesso dopo poche pagine mi ritrovo con la testa fra le nuvole e do la colpa al libro che "non mi prende".
Cambio hobby e passioni frequentemente e nei lavori manuali mi accorgo di essere spesso assente, penso ad altro.
Non sono molto paziente e tendo ad arrabbiarmi. Spesso ho fretta nello svolgere i compiti, come se non volessi perdere tempo e mi accorgo che lo faccio anche quando parlo con le persone, tendo ad interromperle per velocizzare e per dire la mia.
Forse capita quasi a tutti però spesso perdo cose che stavo usando solo qualche istante prima, come telefono, telecomando, chiavi etc.
Non sono per niente ordinato e sulla mia scrivania è ammassato di tutto, e mi accorgo che quando ci aggiungo le cose lo faccio per metterle in vista, se no poi finisce che me ne dimentico.
Non so è collegato, ma Soffro di Colon Irritabile.
[#1]
In questo momento ho 22 tab aperte compresa quella del suo consulto, sono uno psicoterapeuta e anche un informatico, uno scrittore e mi occupo di traduzioni. Mi occupo di software da quando avevo 19 anni, oggi ne ho 53. Mi interesso di altre cose e passo da un argomento all'altro varie volte nell'arco della giornata, da un paziente a un articolo scientifico, da una traduzione all'editing di un video che pubblico sulla mia pagina Facebook. Eppure riesco a essere produttivo.
Qual è la differenza? Probabilmente la motivazione e la passione che metto in ciò che faccio, cosa che a quanto capisco non è così presente nella sua attività.
Ma per il resto, quindi amicizie, relazioni, famiglia, hobby ecc., direbbe di essere una persona soddisfatta?
Qual è la differenza? Probabilmente la motivazione e la passione che metto in ciò che faccio, cosa che a quanto capisco non è così presente nella sua attività.
Ma per il resto, quindi amicizie, relazioni, famiglia, hobby ecc., direbbe di essere una persona soddisfatta?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Innanzitutto grazie mille per la risposta : )
L'informatica è sempre stata la mia passione, di certo da quando è diventata un lavoro ha perso un po', ma mi entusiasma ancora.
Scoprire cose nuove è molto stimolante, la passione perde quando si va troppo nello specifico, quando le cose cominciano a diventare mera applicazione oppure quando penso "si è facile e posso farlo, però mi devo leggere un manuale intero".(e il tempo non mi manca, se non si fosse capito lavoro da casa e mi basta poco per sbarcare il lunario)
Anche se mi sforzo ad iniziare mi ritrovo dopo poco a pensare ad altre mille cose, ed è proprio questo che mi fa perdere tutta la produttività ed è questo ciclo che sto cercando di interrompere.
Ci tengo a sottolineare che questa routine lavorativa va avanti da molti anni e sta tendendo solo a peggiorare.
Sono in una relazione stabile da un anno e mezzo e sono ancora innamorato : )
Dal punto di vista delle amicizie sono un po' apatico, perché non mi importa molto di coltivarle e di uscire a divertirmi... gli amici che ho sono ancora quelle del periodo scolastico, non condividiamo più molte passioni e quando esco non è che sono al settimo cielo, certo avessi più amici con le mie stesse idee sarei più contento.
In ogni caso quando ho voglia di stare in compagnia lo faccio e quando non ne ho voglia cerco di uscire lo stesso. So che per essere felici sono molto importanti i rapporti interpersonali e mi sforzo per coltivarle(forse dovrebbe venire più naturale, ma che ci posso fa'?).
Discorso simile con l'attività fisica, da giovane ne facevo molta di più, adesso mi sforzo a farla per avere una vita equilibrata.
Hobby: ne ho tanti e li cambio spessissimo. Mi vengono le voglie che soddisfo quasi sempre. Anche qui tendo ad alternarle e ad averne molte insieme e salto spesso da una all'altra. Dopo che mi sono fatto una buona conoscenza sull'argomento perdo la voglia e passo a qualcos'altro.
non penso di essere una persona soddisfatta, penso che dovrei esserlo visto che non mi manca niente. Tuttavia non ci penso troppo, ritengo che siamo un po' tutti insoddisfatti e cerco di vivere nella felicità del momento.
Forse meditare mi aiuta; anche se non sono mai riuscito a farlo con costanza, cerco di applicare la filosofia in ogni cosa che faccio cercando di concentrarmi su qualunque cosa stia facendo, non è per niente facile perché appunto mi accorgo di distrarmi in mille pensieri, in linea generale però credo sia un problema un po' di tutti.
A rileggermi mi verrebbe da dire che è solo un po' di depressione dettata dalla noia.
Considerato tutto però il dubbio rimane, perché io voglio raggiungere l'obbiettivo finale di concludere un progetto, ma quando mi ci metto non riesco a rimanere concentrato per più di 20-30min (E ultimamente quando supero i 30min rimango sbalordito).
Inoltre mi sembra che sia più l'insoddisfazione nel non riuscire a portare avanti un progetto che mi porti a sintomi depressivi e non viceversa.
L'informatica è sempre stata la mia passione, di certo da quando è diventata un lavoro ha perso un po', ma mi entusiasma ancora.
Scoprire cose nuove è molto stimolante, la passione perde quando si va troppo nello specifico, quando le cose cominciano a diventare mera applicazione oppure quando penso "si è facile e posso farlo, però mi devo leggere un manuale intero".(e il tempo non mi manca, se non si fosse capito lavoro da casa e mi basta poco per sbarcare il lunario)
Anche se mi sforzo ad iniziare mi ritrovo dopo poco a pensare ad altre mille cose, ed è proprio questo che mi fa perdere tutta la produttività ed è questo ciclo che sto cercando di interrompere.
Ci tengo a sottolineare che questa routine lavorativa va avanti da molti anni e sta tendendo solo a peggiorare.
Sono in una relazione stabile da un anno e mezzo e sono ancora innamorato : )
Dal punto di vista delle amicizie sono un po' apatico, perché non mi importa molto di coltivarle e di uscire a divertirmi... gli amici che ho sono ancora quelle del periodo scolastico, non condividiamo più molte passioni e quando esco non è che sono al settimo cielo, certo avessi più amici con le mie stesse idee sarei più contento.
In ogni caso quando ho voglia di stare in compagnia lo faccio e quando non ne ho voglia cerco di uscire lo stesso. So che per essere felici sono molto importanti i rapporti interpersonali e mi sforzo per coltivarle(forse dovrebbe venire più naturale, ma che ci posso fa'?).
Discorso simile con l'attività fisica, da giovane ne facevo molta di più, adesso mi sforzo a farla per avere una vita equilibrata.
Hobby: ne ho tanti e li cambio spessissimo. Mi vengono le voglie che soddisfo quasi sempre. Anche qui tendo ad alternarle e ad averne molte insieme e salto spesso da una all'altra. Dopo che mi sono fatto una buona conoscenza sull'argomento perdo la voglia e passo a qualcos'altro.
non penso di essere una persona soddisfatta, penso che dovrei esserlo visto che non mi manca niente. Tuttavia non ci penso troppo, ritengo che siamo un po' tutti insoddisfatti e cerco di vivere nella felicità del momento.
Forse meditare mi aiuta; anche se non sono mai riuscito a farlo con costanza, cerco di applicare la filosofia in ogni cosa che faccio cercando di concentrarmi su qualunque cosa stia facendo, non è per niente facile perché appunto mi accorgo di distrarmi in mille pensieri, in linea generale però credo sia un problema un po' di tutti.
A rileggermi mi verrebbe da dire che è solo un po' di depressione dettata dalla noia.
Considerato tutto però il dubbio rimane, perché io voglio raggiungere l'obbiettivo finale di concludere un progetto, ma quando mi ci metto non riesco a rimanere concentrato per più di 20-30min (E ultimamente quando supero i 30min rimango sbalordito).
Inoltre mi sembra che sia più l'insoddisfazione nel non riuscire a portare avanti un progetto che mi porti a sintomi depressivi e non viceversa.
[#3]
Larry Wall (creatore del Perl) ha detto che le tre virtù dei grandi programmatori sono: pigrizia, impazienza e arroganza.
Con le prime due mi pare che ci siamo.. forse occorre lavorare un po' sulla terza, ma tutto si può ottenere con un po' d'impegno ;)
>>> A rileggermi mi verrebbe da dire che è solo un po' di depressione dettata dalla noia
>>>
Sì, è possibile. E se per noia intendesse "coscienza di non star facendo ciò che invece mi piacerebbe fare", allora la logica conseguenza dovrebbe consistere nel dedicare più tempo a ciò che davvero la appassiona, a seguire i suoi sogni.
E se questo consistesse nel fare più cose diverse, come nel mio caso, che sia. Non siamo tutti uguali. C'è chi è felicissimo di fare la stessa cosa per una vita intera e chi invece preferirebbe suicidarsi alla sola idea.
Ma la felicità non cade dal cielo, deriva dal fare e coltivare le cose che vogliamo e che ci piacciono.
Può però essere necessario un certo tempo per capire cosa e come.
Con le prime due mi pare che ci siamo.. forse occorre lavorare un po' sulla terza, ma tutto si può ottenere con un po' d'impegno ;)
>>> A rileggermi mi verrebbe da dire che è solo un po' di depressione dettata dalla noia
>>>
Sì, è possibile. E se per noia intendesse "coscienza di non star facendo ciò che invece mi piacerebbe fare", allora la logica conseguenza dovrebbe consistere nel dedicare più tempo a ciò che davvero la appassiona, a seguire i suoi sogni.
E se questo consistesse nel fare più cose diverse, come nel mio caso, che sia. Non siamo tutti uguali. C'è chi è felicissimo di fare la stessa cosa per una vita intera e chi invece preferirebbe suicidarsi alla sola idea.
Ma la felicità non cade dal cielo, deriva dal fare e coltivare le cose che vogliamo e che ci piacciono.
Può però essere necessario un certo tempo per capire cosa e come.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 22/06/2017.
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