Stati di forte ansia consigli

Gentili dottori, soffro di continui e forti stati di ansia da circa un anno e mezzo.
Vengo da un passato di DCA diagnosi anoressia nervosa e in seguito di bulemia durato dai miei 14 anni fino ai 22 in cui ho avuto il picco della malattia.
Ora a distanza di 6 anni e dopo 14 anni di terapia ne sono uscita ma sono cominciati a seguito di parecchi cambiamenti nella mia vita ( la convivenza per esempio, situazione lavorativa sempre in bilico) attacchi di ansia molto forti.
Sono attualmente in terapia con lo xanax 0.50.
Da poco ho dovuto cambiare psichiatra per motivi di trasferimento da parte della mia vecchia dottoressa e quella nuova è strettamente convinta che i miei stati di ansia siano dovuti a delle regole restrizioni che metto inconsciamente in atto su molte cose per esempio sul cibo.
Ho sempre avuto un super io molto predominante a tal punto che non mi lascia più vivere dignitosamente.
In terapia ho esposto il mio rifiuto categorico verso la pasta e la mia dottoressa mi detto di decidere un giorno con tutte le sue modalità, con chi vorrei compiere questo gesto e annotarlo su un quaderno e descrivere la modalità con cui vorrei cucinarla e mangiare la pasta.
Io dono rimasta allibita! Non c'è stato modo di fargli capire che il mio rifiuto verso questo alimento è dovuto al fatto che non mi piace mentre per il resto mangio tutto.
Mi ha detto che tutto gira intorno al cibo.
Io mi sento male perché non posso credere che il mio problema sia questo.
Io sto malissimo perché non riesco più a vivere cosi ho pensieri ossessivi, ansia a 1000 tutto il giorno.
Mi sento come se fossi in trappola.
Per di più si è basata su tutto gli appunti della vecchia psichiatra e praticamente non ho per niente parlato di quello che mi succede!
Secondo voi è una cosa possibile questa cura che mi ha dato da fare?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

da quanto scrive sembra piuttosto chiaro che i suoi problemi non sono stati risolti e che è presumibilmente ancora presente una vulnerabilità di fondo, che ha portato allo sviluppo di intensa ansia in un momento della sua vita segnato da alcuni cambiamenti.

Non mi è chiara una cosa: lei ha effettuato una psicoterapia presso uno psicologo psicoterapeuta oppure è stata seguita sempre e solo dalla stessa psichiatra che (immagino) gestiva anche la terapia farmacologica?

Dopo la guarigione dai DCA per quale motivo è stata ancora seguita per 6 anni?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la tempestiva risposta.
Guardi io da quando sono seguita dal Cim e non più dal centro per DCA questa è la 2 dottoressa che mi segue?
Entrambe mi hanno segnato i farmaci quindi sono psichiatre.
Sono stata indirizzata al Cim in quanto nel mentre che effettuavo la terapia al DCA ( lo chiamo cosi per intenderci) hanno evidenziato che in quel momento la forte ansia che avevo non riguardava più i disturbi del comportamento alimentare.
Non so se è stato fatto per smaltire le persone in quanto sono pieni di persone con disturbi del dca che stavano peggio di me.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non è mai stata seguita da uno psicologo?
Sa se nella struttura presso la quale è in cura ci sono anche psicologi?
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Utente
Utente
Guardi sotto questo aspetto non lo so proprio.
fino ad ora so per certo che sono stata seguita da due psichiatre. .
Al DCA invece ero seguita dagli psicologi in quanto qualora dovevano segnarmi dei farmaci chiamavano un altra dottoressa.
Potrei sapere se questo può fare la differenza?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' decisamente preferibile che la terapia farmacologica e la terapia psicologica siano mantenute separate e siano erogate da due professionisti diversi.Inoltre la preparazione di uno psicologo è diversa da quella di un medico psichiatra, che generalmente svolge un ruolo non sovrapponibile a quello dello psicologo.
La suggerisco di chiedere di essere seguita da uno psicologo per la parte non farmacologica della terapia.
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Utente
Utente
Capisco perfettamente.
Per carità non mi permetto di giudicare il lavoro di nessuno assolutamente ma reputo che questa dottoressa abbia toccato senza farmi parlare un tasto ancora un po violento per me in maniera un po violenta.
Per una ragazza con passato di dca dirgli,solo perché non conoscendomi ho reputato giusto metterla al corrente del mio passato, di incontrare la terapia sul cibo proponendomi un diario alimentare quando l ho fatto per ben 10 anni mi sembra assurdo.
In più gli ho ribadito più volte il mio desiderio nel non incentrare il mio pensiero costantemente sul cibo affinché non diventi un ossessione e più lei non ha voluto sentire ragioni.
Questo ha suscitato in me un forte senso di sconforto in quanto mi è sembrato non abbia capito quale sia effettivamente il mio problema ora.
Sicuramente una parte di me è rimasta attaccata al passato ma io sto li per aiutarmi a uscire dagli attacchi di ansia no per crearmi un regime alimentare adeguato altrimenti sarei andata da un nutrizionista.
Non so come dirgli che non ho intenzione di fare la terapia che mi ha imposto, così diciamo, quantomeno il fatto di programmare il giorno in cui io debba mangiare questo piatto di pasta.
Attualmente questa cosa mi disturba in quanto ho trovato almeno in parte un equilibrio alimentare in quanto prediligo altri tipi di carboidrati alla pasta ma questo non vuol dire secondo me ansia.
Forse sarà un modo per mettermi alla prova?
forse lo ha fatto per vedere una mia reazione?
oppure per vedere se farò questo regime alimentare? non so propri sto peggio di prima e mi è passata la voglia di andarci anzi il sol pensiero mi mette ansia.
Ho paura che dicendogli che non ho intenzione di programmare niente ci possa rimanere male in quanto è una professionista.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non so rispondere alle sue domande, ma se non ha fiducia in questa nuova psichiatra e ha l'impressione che non sia preparata per occuparsi di casi come il suo, con un passato di DCA, le suggerirei se possibile di rivolgersi altrove per essere seguita per quanto riguarda l'ansia, che - se ho capito bene - è solo l'ultimo residuo di una situazione in precedenza molto più problematica.
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Utente
Utente
Esattamente.
Che lei sa ci sono centri a Roma dove si dedicano proprio a questo tipo di problema?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
No, mi spiace, non sono della zona.
Provi a cercare in Rete, immagino che queste informazioni siano reperibili piuttosto facilmente e che esistano centri ai quali può rivolgersi.
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Utente
Utente
La ringrazio tantissimo dottoressa è stata gentilissima.
Proverò a cercare in rete come dice lei.
Buona serata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi aggiorni quando vuole.
Un caro saluto,
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