Ho il pene di un bambino, ma l'età no!
Ho il pene di un bambino: zero peli e misure ridicole, 3,5 da moscio e 7-7,5 eretto. Questa cosa mi ha sempre creato problemi e disagi, ma adesso è il peggio.
Provo a spiegare che cosa mi è successo.
Per sentirmi sicuro indosso sempre sotto i pantaloni la conchiglia per la pallanuoto, che almeno con i jeans da un po' di volume.
Ad aprile, per i miei 18 anni, mia madre lascia le chiavi di casa alla mia ragazza per farmi una sorpresa. Stiamo insieme da due anni, ma non abbiamo mai fatto sesso perché lei è molto cattolica e io non ho nessuna fretta, per ovvi motivi.
Succede che io torno a casa dall'allenamento, mi faccio la doccia e giro nudo per casa convinto di essere solo... Entro nella mia camera e lei mi vede per la prima volta nudo...volevo morire, non avevo mai avuto il coraggio di farmi vedere da nessuno.
Lei è rimasta pietrificata...poi ha provato a minimizzare e poi mi ha detto che non sapeva che avessi questo problema, che avrei dovuto dirlo, che ero un disonesto.
In effetti alcune volte che siamo stati in intimità e lei mi ha messo una mano appoggiata sopra non aveva capito della conchiglia e pensava fossi in erezione per lei.
Dopo quasi un mese di chiarimenti ci siamo riavvicinati, ma ora mi tratta come un caso da esaminare. Non abbiamo fatto sesso, ma capita spesso che vuole provocarmi l'erezione. Dice che quando ho gli slip e sono in erezione sembra che ce l'abbia quasi normale, come uno a riposo. Quando l'erezione passa, vorrebbe subito provocarne un'altra. Mi tocca sempre e solo attraverso gli slip. Vuole che cominci sempre io a toccarmi, è come se mi rifiutasse quando è piccolo. Vuole che indossi sempre la conchiglia, anche se siamo soli in casa.
Io non sono normale, ma non credo che lo sia nemmeno la situazione che si è creata.
Ho letto tante cose su i fernet sulle dimensioni del pene e sugli accorgimenti da adottare per avere una vita sessuale soddisfacente, ma questa situazione mi fa soffrire, io prima stavo molto bene con questa ragazza, ma ora, spesso mi fa sentire un disabile.
Che cosa posso fare?
Non è che non essendo cresciuti i peli ci sia ancora speranza che si sviluppi un pochino?
Avevo sempre cercato di evitare le situazioni imbarazzanti e con lei mi sentivo al sicuro, ma adesso mi ritrovo a scappare da tutti.
Persino dal mio fratellino che ha 12 anni ed è entrato nell'età del righello, spero che non mi chieda niente, se non non so come farò a salvarmi, come mi vedrà?
Come faccio ad essere il suo fratello maggiore se il mio è già meno di metà del suo? Sono disperato!
alla sua età, e a maggior ragione per la situazione che ha descritto, sarebbe opportuno effettuare una visita andrologica di controllo: ne ha già fatte o ha già in previsione di farla?
Potrebbe rivolgersi al suo medico di base per farsi prescrivere una visita specialistica, in seguito alla quale si vedrà se sarà necessario effettuare o meno ulteriori approfondimenti (ad es. endocrinologici).
Con i suoi genitori, in particolare con suo padre, non è mai capitato di affrontare l'argomento?
Su questo sito può iniziare a reperire informazioni utili in proposito:
http://www.amicoandrologo.it/web/it/
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Mio padre è morto quando avevo 11 anni. Con mia madre ho un ottimo rapporto, ma non sono a mio agio a farmi vedere da lei o a parlarne. Nessuno ha mai saputo niente e non ho mai fatto visite. È un dolore tutto mio.
Non so se ho voglia di condividerlo, per il momento.
Quanto al rapporto con la mia ragazza che cosa ne pensa? Ha qualche suggerimento?
Mi sembra di essere un animale ammaestrato, devo stare in erezione così le sembro normale.
È come se di me vedesse solo il mio pene...
Per avere una risposta certa a questo quesito è importante che Lei effettui una visita andrologica: solo così può capire se e cosa può fare.
"Quanto al rapporto con la mia ragazza che cosa ne pensa? Ha qualche suggerimento?"
Penso che gli aspetti relazionali e sessuali del vostro rapporto andrebbero messi in discussione con l'aiuto di un professionista, ma di persona. Il suggerimento pertanto è quello di rivolgervi INSIEME allo Spazio Giovani del vostro Consultorio di zona, dove potrete gratuitamente effettuare dei colloqui psicologici, che vi potranno aiutare a ritrovare un equilibrio di coppia e a scoprire modalità più soddisfacenti per vivere con maggior serenità la vostra sessualità.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_16_file.pdf
Non è solitamente necessaria l'impegnativa del medico.
Cordialità.
Io ho qualche difficoltà ad accettare di dover parlare di questa cosa, ma la mia ragazza si rifiuta.
Non riesce ad accettare di stare con uno così. Mi ha detto che scegliendo me pensava di avere fatto bene e invece.
Ha paura che saremo sempre infelici per questa cosa.
Temo che si stia preparando il terreno per mollarmi.
Con la mia conchiglia avevo trovato un modo per sopravvivere, un equilibrio, ma adesso.
Ho paura che nessuno vorrà stare con me per una relazione duratura. Magari avrò rapporti occasionali, poi quando scopriranno che non faccio sentire niente mi lasceranno...
Mi sento solo e sconsolato.
Pensa che possa servire andare al Consultorio da solo?
Pensavo che essere riuscito a costruire una relazione lunga prima di farmi vedere nudo mi avrebbe messo al riparo da tutto questo. Se fosse un muscolo mi allenarsi fino allo sfinimento per farlo crescere, invece non posso fare nulla, se non tante parole per provare ad accettarlo, a conviverci. Non è giusto, perché mi è successo questo? Non so affrontarlo, ho solo voglia di piangere.
Certo che sì! E prima possibile, così da iniziare a trovare presto uno spazio "protetto" dove poter esprimere il suo disagio e le emozioni negative che stanno da tempo compromettendo il suo umore.
Non corra troppo avanti con i pensieri: cominci a pensare all'oggi, senza preoccuparsi per un futuro che è ancora troppo "immaginario".
Si domandi, inoltre, se Lei ha voglia di continuare a stare al fianco di una persona che si sta comportando così nei suoi confronti...
Quanto alla mia ragazza mi sono portato avanti. Oggi è venuta a casa quando mi sono svegliato. Ero da solo e in mutande per il caldo. Per prima cosa ha cominciato a toccarmi, ma rigorosamente sopra la mutanda. Perché mi ha detto che così non mi sopporta. La mia erezione sarà durata un paio di minuti. Allora mi ha detto che ero scarso anche in quello, che sarebbe stato difficile avere un rapporto. Allora non ci ho visto più, avevo l'istinto omicida...le ho detto che per come era sensuale lei era già tanto essere riusciti ad avere l'erezione e che non si doveva preoccupare perché non avevo nessuna intenzione di avere un rapporto con lei. Se ne è andata gridando che sono uno sfigato e che ho il cervello più piccolo del mio pene.
Subito mi sono sentito sollevato, ma ora mi sembra di essere nel baratro. In fondo quella elemosina di stimolazione sessuale che avevo, mi mancherà e chissà quanto ci vorrà per recuperarla.
Oggi ho deciso che userò la conchiglia solo più in piscina, così chi si avvicinerà non avrà più sorprese. Spero che qualcuna si voglia ancora avvicinare.
Ha ragione, questa storia sta compromettendo il mio umore, ho perso entusiasmo per tante cose.
Una cosa mi è rimasta in testa da questa mattina. Quanto deve durare una erezione per essere normale? Immagino che non ci sia uno standard, ma dei riferimenti si.
Non avevo mai pensato che anche la mia durata potesse essere sotto la media.
Quanto tempo serve per una penetrazione soddisfacente per la donna?
La prego, non mi risponda con un dipende o che non mi devo preoccupare. Piuttosto non mi risponda proprio.
Grazie
Ma il domani si costruisce giorno dopo giorno, partendo dal presente, non ci cade sulla testa all'improvviso e senza preavviso.
E nel suo presente ciò che a mio avviso è importante fare, gliel'ho già indicato (rilegga con attenzione le mie repliche #1 e #3):
- visita andrologica
- consulenza psicosessuologica
nell'ordine che preferisce, ma con tempistiche ravvicinate.
Le statistiche non le servono a nulla: ci saranno nella sua vita erezioni di breve durata, ma di grande soddisfazione per Lei e la sua partner; ci saranno partner comunque e sempre insoddisfatte; ci saranno erezioni che porteranno a poco anche se "vigorose"; ci saranno volte in cui tutto filerà liscio e altre in cui nulla lo farà....
La sessualità non è fatta di numeri e cifre, ma di relazione, incontro, emozioni e sentimenti verso se stessi e verso l'altro.
Certo che glielo scrivo che non deve PREOCCUPARSI: non serve a nulla, se non a moltiplicare i motivi per farlo!
Si attivi, invece, per cercare nella sua zona gli specialisti a cui far riferimento per OCCUPARSI di sé e di ciò che le crea disagio.
Prego.
Può andare da solo, essendo maggiorenne.
Prima farà la visita, e prima si stabilirà il da farsi
Auguri per tutto
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/127-pene-piccolo-dimensione-dei-genitali.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Lei mi ha chiesto il problema e mi voleva visitare. Io le ho risposto che non ci pensavo neanche e che mi serviva solo il foglio. Me ne volevo andare, non ero pronto a quello, ma lei è stata brava a parlarmi e non so come ma mi ha fatto anche spogliare. Quando sono stato in slip mi ha detto che non dovevo essere imbarazzato perché mi avrebbe guardato da medico e mi sono fidato.
Mi toccava con i guanti...quando ha verificato la consistenza dei testicoli sono partito...sarà che la mia ragazza fa sempre quello, ma non sono riuscito a trattenermi. Mi sono tirato subito su gli slip, ma lei mi ha detto che era un bene vederlo in erezione, io volevo scappare, ma lei continuava a toccarmi. Poi forse ha visto che non ne potevo più e mi ha lasciato rivestire.
Mi ha detto che per lunghezza e soprattutto diametro (4cm in erezione) sono classificabile come micropene. Mi ha detto che ho anche un problema ai testicoli che sono molto piccoli e che la causa di tutto potrebbe essere un problema con il Testosterone. Mi è sembrata sorpresa per la totale assenza di peli. Nel resto del corpo sono pelosissimo.
Mi ha sgridato tantissimo perché dice che si può diagnosticare da piccolissimi e prima si interviene e meglio è.
Per ora mi ha prescritto solo la visita dall'andrologo, ma mi ha detto che ci vorranno degli esami.
Il momento in cui mi sono sentito peggio (peggio dell'erezione, ho detto tutto!) è quando mi ha chiesto se avevo già provato a fare sesso. La parola provato mi ha distrutto. Mi è sembrato come dire che il fallimento è sicuro, che non potrei avercela fatta. Non ho avuto la forza di rispondere. Credo che lei lo abbia capito...
Mi sento profondamente svuotato. Non ho nulla da offrire ad una donna. Non riuscirò mai a far provare piacere a nessuna. Chi vorrà stare con me? Quante volte sarò umiliato? Sono inutile. Anche lei mi ha suggerito di cercare il supporto di uno psicologo.
Domani ho la maturità, ma la mia testa è altrove. Nulla ha più senso. Non me ne importa di nulla.
Questa mattina mia madre mi ha visto piangere, pensa che sia in ansia per gli esami, non ho avuto il coraggio di parlarle, non ho la forza.
Mi accorgo che con la conchiglia avevo gestito il problema ignorandolo, sono come scappato, ma adesso mi è arrivato addosso come un treno, mi sento sconfitto e solo. I miei amici parlano solo di ragazze e di sesso e io dovrei dire che praticamente non ho il pisello per farlo...?
Voglio dirlo a mio fratello. Credo che sia giusto. Sono sempre scappato da lui con il terrore che scoprisse il mio terribile segreto, ma adesso voglio dirlo. Non so che reazione potrà avere, ma spero che sia grande abbastanza per capire il valore di questa confidenza. Ho anche bisogno di parlarne con qualcuno che mi vuole bene.
Anche scrivere qui mi fa stare meglio. Grazie a chi ha ancora voglia di leggermi. È anche grazie a voi se ho cominciato a fare qualcosa.
Ok, è stata dura, ma lo ha superato.
Personalmente non credo che nella domanda della dottoressa fosse implicito un giudizio di impossibilità ad avere un rapporto, ma data la sua giovane età, potrebbe anche essere che non ne abbia ancora avuta occasione.
Non creda a chi favoleggia esperienze sessuali da brivido alla sua età: provi già solo ad esplorare le domande poste su questo sito dai suoi coetanei, e vedrà che la realtà è ben diversa.
Ora si tratta di proseguire, seguendo le indicazioni fornite dalla sua dottoressa e anche da noi: visita andrologica ed approfondimenti endocrinologici e consulenza psicologica.
Un passo alla volta, senza pensare alle tragedie e alle catastrofi amorose che potrebbero attenderla dietro l'angolo: un modo per cercare di scongiurarle è proprio quello di darsi da fare ora per capire come poter intervenire nel migliore dei modi.
Uno dei modi per pensare costruttivamente e dare un senso al presente e al futuro, è anche quello di cercare di essere concentrato in questi giorni di esame di Stato: che scuola frequenta? Ha già idee su cosa vorrà fare successivamente?
Affrontare il discorso con suo fratello mi pare in questo momento un po' prematuro e rischioso, perché il suo stato emotivo la condizionerebbe negativamente.
Meglio rivolgersi allo Spazio Giovani e incontrare lì un nostro collega per poter sfogare liberamente questo suo desiderio di parlarne con qualcuno.
Sul tema dell'imbarazzo ad affrontare questi argomenti, le suggerisco la seguente lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Un grande in bocca al lupo per domani!
Ho parlato con mio fratello, è più piccolo, ma è un grandissimo.
All'inizio non aveva inteso la situazione, pensava a qualche scherzo, poi ha capito che ero serio e mi ha ascoltato.
È rimasto molto colpito dal fatto che non lo sappia la mamma e abbia voluto parlarne con lui. Mi ha detto che anche lui aveva qualche dubbio sul suo, ma non aveva il coraggio di parlarne. Mi ha chiesto se mi faceva dispiacere vederlo perché forse era già più lungo del mio. Non lo avevo mai visto nudo, ma credo che sia più che normale lui, anzi... Mi ha detto che ho avuto coraggio a dirgli questa cosa. Mi ha detto che mi aveva sempre considerato super e adesso ancora di più. Mi ha detto che se lo avesse saputo sarebbe venuto con me dal dottore, che potevo contare su di lui. Mi ha detto che mi ha sentito piangere e che immaginava che non fosse la maturità, sono sempre andato bene e non piango mai per la scuola, forse non piango mai proprio. Mi ha chiesto come avevo fatto ad arrivare fino alla mia età senza parlarne con nessuno. Mi ha chiesto perché non mi ero fidato della mamma. Mi ha detto che se ci fosse stato papà forse sarebbe stato diverso e che lui è fortunato perché ha me. Mi ha detto che se vorrò cercherà di aiutarmi a farmi aiutare. Che non potevo fare da solo. Che non sono solo. Pensavo che avrebbe avuto la curiosità di vederlo, invece mi ha detto che non sarebbe servito a niente e mi ha abbracciato stretto, mi ha fatto piangere. Abbiamo pianto insieme e nulla è mai stato più bello.
Forse c'è speranza...
Faccio il liceo scientifico e dopo vorrei fare Matematica. Diciamo che questa cosa mi è anche successa nel momento sbagliato.
Quanto ai miei amici è probabile che non sia tutto vero, ma mi fa soffrire non riuscire a condividere quello che mi sta succedendo. Ora tutti sanno che ho litigato con la mia ragazza, che per ora ha avuto il buon gusto di non spiegare il motivo, ma certo prevedo un sacco di domande.
Mio fratello mi ha fatto capire che devo fare e non più nascondermi. Più che parlare con uno psicologo adesso mi interesserebbe confrontarmi con qualcuno più grande con una situazione simile alla mia. Pensa che sia una cosa possibile? Che esistano gruppi di supporto che favoriscono incontri di questo tipo? Tipo gli alcolisti che si vedono nei film.
Io temo che si riuscirà a capire forse la causa, ma non credo ci siano soluzioni fisiche, ma solo aiuti psicologici. Mi sbaglio? La chirurgia o altro possono intervenire in casi così, se ci sono le condizioni? Le donne usano il silicone e gli uomini?
Grazie per la pazienza, e grazie a mio fratello!
È stato coraggioso, ed adulto.
Prima di pensare alle soluzioni, come avrà letto nel canale salute che le ho allegato, manca la diagnosi.
Scrupolosa.
Andrologica.
Fatto ciò, con dosaggi ormonali, si stabilirà che margini ci sono e come procedere.
Ne parli con sua mamma, se può.
Concordo con Lei, ma dal momento che ora le cose stanno così, meglio non farsi prendere dal panico e affrontarle a piccoli passi.
"Forse c'è speranza..."
Ha visto che nel giro di poche ore, iniziando ad occuparsi seriamente del problema, ha già cambiato atteggiamento?
"Più che parlare con uno psicologo adesso mi interesserebbe confrontarmi con qualcuno più grande con una situazione simile alla mia. Pensa che sia una cosa possibile?"
Lasci perdere: ogni situazione è diversa dalle altre e ogni persona è unica. In questo momento Lei ha bisogno di risposte concrete e specifiche, non di "se", "ma", "secondo me" o "a me è successo"...
"non credo ci siano soluzioni fisiche"
Ciò che crede Lei è ininfluente: lasci che si esprima uno specialista, dopo aver effettuato le indagini necessarie.
Le cose da fare nell'immediato sono: prenotare la visita andrologica e far bene l'esame di maturità.
Mancano bravi professori laureati in Matematica: pensi a quell'obiettivo e tiri dritto.
Mio fratello mi ha aiutato a dirlo a mia madre, non so se si riprenderà dai sensi di colpa per le cose che avrebbe, secondo lei, potuto e dovuto fare. È sconvolta dal fatto che io abbia deciso di soffrire in silenzio per tutto questo tempo e di non essersene accorta.
Lei ha voluto vedere e la cosa più dolorosa per me sono state le sue lacrime. Mi sono trovato io a consolare lei.
Per oggi credo di avere fatto abbastanza, sono sdraiato sul letto senza energie, domani spero di avere la forza di alzarmi.
Non avevo certo immaginato così la mia notte prima degli esami.
Effettivamente è molto originale e di certo indimenticabile... ;-)
Oggi ha scalato montagne e ha conquistato traguardi importanti. Non è stato facile, ma condividere il suo "problema" con i suoi famigliari è stato utile anche per diminuirne un po' il peso.
Cerchi di riposare, così da riuscire ad essere concentrato domattina e a poter dare il meglio di sé.
Ricordi sempre che per salire in cima ad una scala, è necessario partire dal primo scalino e affrontarli poi uno alla volta.
Di nuovo in bocca al lupo!
Ho pensato di scriverle perché ieri mi ha aiutato molto e pensavo le interessasse.
Si, ieri ho fatto qualcosa di buono per me.
Mia madre mi è stata molto vicina ieri sera. Mio fratello questa mattina a colazione mi ha fatto trovare un bigliettino strappalacrime sotto la tazza del latte. Piccole cose che aiutano a ritrovare la serenità. In questa giornata molto positiva c'è solo un unico grande neo, un mio caro amico mi ha detto che la mia ragazza, ex a questo punto, sta dicendo in giro che mi ha mollato perché le mie dimensioni non sono alla sua altezza. A parte il fatto che se ci siamo mollati sono io ad averla mandata a quel paese, non mi sembra una cosa carina neanche per la sua immagine. All'inizio volevo andare ad ammazzarla, poi ho pensato di ignorarla, non merita.
Penso che confermerò con tutti la storia delle dimensioni. Non avrò le palle fisicamente, ma almeno ho carattere.
Sono maturato più nella giornata di ieri che negli ultimi anni. Un grazie se lo merita anche lei!
Oggi mi godrò la mia famiglia, non avevo capito quanto fosse importante per me e io per loro. Ieri è successo qualcosa di meraviglioso.
Non posso che dirle un grande "Bravo!" . Per tutto.
Oggi è il primo giorno della sua nuova vita: le auguro di non perdere di vista in ogni occasione la consapevolezza che ha faticosamente conquistato di quanto Lei valga.
Tanti cari auguri.
Mi perdoni se la disturbo ancora, ma avrei piacere di chiederle ancora un consiglio.
Questa sera la mia ragazza...ex?...è venuta a casa. Le hanno detto che avevo saputo e temeva che mi stessi tormentando per la situazione e temeva che mi potessi rovinare anche la maturità. In pratica voleva scusarsi, dice che tutti gli amici sono dalla mia parte.
In realtà lei si è scusata per averlo detto in giro, ma io tenevo più al fatto che si scusasse per come si era comportata con me prima di dirlo. Io le ho detto che mi aveva fatto male, ma non credo che abbia capito bene il mio punto di vista.
Non ho le idee chiare su che cosa fare. Una parte di me vorrebbe continuare con lei, ma un'altra parte no. Oggi pomeriggio ero furioso, poi mi sono sentito deluso. Quando l'ho vista mi sono agitato, pensavo di non dover affrontare la cosa così presto. Mi ha detto che con gli altri pensava che avrei negato tutto. Mi ha detto che ho più fegato di quel che pensasse e che ha capito di essere stata egoista e crudele.
Ovviamente non le sto chiedendo che cosa devo fare, ma mi interesserebbe il suo punto di vista, le sue considerazioni in merito, per quel che ha potuto capire dal mio racconto.
Grazie
Ora non abbia fretta di prendere decisioni... si dia tempo per riflettere su quanto accaduto negli ultimi tempi e sulle emozioni vissute, senza trascurare l'impegno richiesto dall'esame che sta sostenendo.
Lei non è più la stessa persona che ha scritto il primo post (vada a rileggerselo per verificare!) e, dunque, non penso sarebbe più disponibile a stare in una relazione a quelle condizioni. Rifletta su che tipo di ragazza desidererebbe accanto e che tipo di relazione vorrebbe per come si sente e si vede ora.
Questa ragazza "molto cattolica" (?) se ha compreso davvero ciò che c'era da comprendere, saprà attendere e, soprattutto saprà modificare atteggiamenti e comportamenti. Se così non fosse, come non detto...
scrivo perché mi sono commossa leggendo il suo consulto e voglio dirle che davvero ha dimostrato di avere carattere ! Voglio aggiungere al bello scambio che ha avuto con le colleghe che hanno saputo orientarla in questo momento di crescita, che in amore contano moltissimo la fantasia e il desiderio, il gioco e la passione e che questo non ha proprio niente a che fare con questioni di centimetri! Vede bene che anche la sua (ex?) ragazza ha riflettuto sull’accaduto e si è resa conto di essersi comportata in modo sbagliato, impulsivo e superficiale (magari però perché anche per lei quest’ambito presenta delle criticità…) e che invece lei ha reagito coraggiosamente, non si è fatto umiliare e, non nascondendosi, ha mostrato di avere carattere; questo ha subito fatto riflettere la sua ragazza su altri valori, le donne, infatti, desiderano avere accanto compagni di carattere.
E’ vero però che lei è in un momento delicato, deve acquisire una identità maschile adulta e nei maschi spesso l’insicurezza cerca sostegno nell’aspetto e nelle misure del pene. Lei dovrà fare a meno di questo appiglio e dovrà costruire la sua identità maschile facendo leva su altre qualità, quelle che ha mostrato di avere da vendere!
Segua senz’altro le indicazioni delle colleghe per affrontare la situazione perché è giusto occuparsene e esplorare la possibilità che sia possibile migliorare, ma in ogni caso non si faccia deprimere da questo e coltivi tutto il resto, se ne sente il bisogno non esiti a farsi aiutare anche sul piano psicologico. Può senz’altro contare sull’aiuto dei suoi familiari, il suo giovane fratello è stato davvero un grande, e tutti i miei complimenti vanno a sua madre che ha saputo allevarvi entrambi, negli ultimi anni pur senza l’aiuto del padre.
Un augurio sincero, il suo è stato davvero un bell’esame di maturità!
Dott.ssa Laura Garau psicologa psicoterapeuta
Psicoterapia Psicoanalitica modello Tavistock per Bambini, Adolescenti, Giovani Adulti e Famiglie
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