Depressione calo libido
Buongiorno a tutti i medici,
vorrei raccontarvi brevemente la mia situazione. Mi chiamo SILVIO ho 27 anni e negli ultimi anni sto vivendo molto male. Per essere più precisi, 5 anni fa ebbi un incidente stradale per fortuna senza conseguenze dirette, ma nel lungo periodo ho iniziato ad avere disturbi di panico, ansia e stress. Premetto che non sono mai stato un tipo molto tranquillo e rilassato però riuscivo a controllare bene lo stress. Riuscivo a studiare, riuscivo a mangiare, insomma riuscivo ad avere una vita soddisfacente e regolare. Da 4 anni sono fidanzato con una ragazza di cui sono innamorato però c'è un problema; nonostante non abbiamo avuto tante occasioni, non siamo tuttora riusciti a fare l'amore. Lei prova dolore se solo provo a penetrarla e ciò ha iniziato ad avere delle conseguenze negative su di me. Sono diventato via via più triste per questa cosa e quelle crisi di panico sono diventate sempre più frequenti spingendomi a rivolgermi ad uno psicoterapeuta che oltre a seguirmi in seduta mi ha anche prescritto dei farmaci (control 1 mg e zoloft 50 mg). La situazione inizialmente è migliorata, sono stato meglio, riuscivo a studiare, tant'è che mi sono laureato a pieni voti. Solo che da un anno a questa parte, con le difficoltà lavorative e in particolare con gli obiettivi che mi sono prefissato (concorso in magistratura) non riesco più a stare tranquillo. Passo le giornate annoiato, stanco, dormo male, non mi va di uscire e con la mia fidanzata le cose purtroppo non sono migliorate. Lei minimizza dicendo che la mancata penetrazione dipenda solo da inesperienza. Per me invece il problema si è ingigantito tant'è che oramai non ho neanche più pensieri legati al sesso. Non ho pensieri erotici, mi masturbo molto ma molto meno, e l'umore è peggiorato tant'è che tutto ciò si ripercuote sullo studio. Non riesco a stare più sereno, mi sento profondamente insicuro ed insoddisfatto di me stesso, oramai guardo le donne con le lacrime agli occhi. Sono stato da un urologo per una visita e dopo avermi riscontrato una prostatite che ho perfettamente curato, mi ha detto che il problema è di natura psicologica. L'unica cosa è che mi sento sempre stanco, ho difficoltà a concentrarmi, ho sonno, l'umore non è dei migliori. Tutto ciò non potrebbe essere legato ad un aspetto organico? Oppure è solo ed esclusivamente di natura psicologica?
Chiedo scusa a tutti se mi sono dilungato un po' troppo ma era per spiegare il mio problema ed aiutarvi a consigliarmi una via di uscita.
VI ringrazio per la disponibilità e per l'attenzione.
COrdiali saluti.
vorrei raccontarvi brevemente la mia situazione. Mi chiamo SILVIO ho 27 anni e negli ultimi anni sto vivendo molto male. Per essere più precisi, 5 anni fa ebbi un incidente stradale per fortuna senza conseguenze dirette, ma nel lungo periodo ho iniziato ad avere disturbi di panico, ansia e stress. Premetto che non sono mai stato un tipo molto tranquillo e rilassato però riuscivo a controllare bene lo stress. Riuscivo a studiare, riuscivo a mangiare, insomma riuscivo ad avere una vita soddisfacente e regolare. Da 4 anni sono fidanzato con una ragazza di cui sono innamorato però c'è un problema; nonostante non abbiamo avuto tante occasioni, non siamo tuttora riusciti a fare l'amore. Lei prova dolore se solo provo a penetrarla e ciò ha iniziato ad avere delle conseguenze negative su di me. Sono diventato via via più triste per questa cosa e quelle crisi di panico sono diventate sempre più frequenti spingendomi a rivolgermi ad uno psicoterapeuta che oltre a seguirmi in seduta mi ha anche prescritto dei farmaci (control 1 mg e zoloft 50 mg). La situazione inizialmente è migliorata, sono stato meglio, riuscivo a studiare, tant'è che mi sono laureato a pieni voti. Solo che da un anno a questa parte, con le difficoltà lavorative e in particolare con gli obiettivi che mi sono prefissato (concorso in magistratura) non riesco più a stare tranquillo. Passo le giornate annoiato, stanco, dormo male, non mi va di uscire e con la mia fidanzata le cose purtroppo non sono migliorate. Lei minimizza dicendo che la mancata penetrazione dipenda solo da inesperienza. Per me invece il problema si è ingigantito tant'è che oramai non ho neanche più pensieri legati al sesso. Non ho pensieri erotici, mi masturbo molto ma molto meno, e l'umore è peggiorato tant'è che tutto ciò si ripercuote sullo studio. Non riesco a stare più sereno, mi sento profondamente insicuro ed insoddisfatto di me stesso, oramai guardo le donne con le lacrime agli occhi. Sono stato da un urologo per una visita e dopo avermi riscontrato una prostatite che ho perfettamente curato, mi ha detto che il problema è di natura psicologica. L'unica cosa è che mi sento sempre stanco, ho difficoltà a concentrarmi, ho sonno, l'umore non è dei migliori. Tutto ciò non potrebbe essere legato ad un aspetto organico? Oppure è solo ed esclusivamente di natura psicologica?
Chiedo scusa a tutti se mi sono dilungato un po' troppo ma era per spiegare il mio problema ed aiutarvi a consigliarmi una via di uscita.
VI ringrazio per la disponibilità e per l'attenzione.
COrdiali saluti.
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Gentile Utente,
vorrei capire meglio la situazione: attualmente Lei è tuttora in terapia? Quali obiettivi terapeutici avete fissato? Quali obiettivi sono stati raggiunti?
vorrei capire meglio la situazione: attualmente Lei è tuttora in terapia? Quali obiettivi terapeutici avete fissato? Quali obiettivi sono stati raggiunti?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 17/06/2017.
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