Gestire una forte ansia
Buonasera dottori. Sono incinta di 19 settimane e purtroppo sto soffrendo moltissimo di ansia. Ho queste ansie ogni istante della giornata per qualsiasi avvenimento che mi capita.
Ho paura costantemente di ammalarmi di toxoplasmosi e qualsiasi contatto lo avverto come una mia negligenza...Che cosa potrei fare per gestire questa situazione? Sto soffrendo. Grazie
[#1]
Gentile signora,
Prima di rispondere alla sua domanda, mi sono preso un po di tempo per leggere i suoi consulti precedenti qui su Medicitalia.
Un'idea (seppur online. E quindi la prego di considerarla come ipotesi) me la sono fatta.
Molto probabilmente, l'ansia di cui scrive e che, nel corso del tempo, l'ha portata a ricercare qui sul portale continue rassicurazioni in varie aree specialistiche, potrebbe essere inquadrata con il termine di ossessioni: Ovvero di pensieri sgradevoli e continuativi nel tempo [" Ho paura costantemente di ammalarmi di toxoplasmosi"] che la conducono proprio alla ricerca di rassicurazioni in campo medico (es: la carne al macellaio e il timore di trasmissione di malattie, il timore irrazionale che aver ingoiato un po di dentifricio possa creare malformazioni fetali etc etc). Ma le rassicurazioni non curano l'ansia. Tendono a farla calare per un breve periodo di tempo, per poi farla ripresentare in modo ancora più sgradevole di prima. Perché si rassicura su un aspetto, ma poi emergono altre preoccupazioni e timori.
Ora. l'ansia è un'emozione che tutti abbiamo fin dalla nascita e che il più delle volte ci torna utile perché ci permette di prevedere un potenziale pericolo ed evitare oppure affrontare quella specifica situazione. Quando nasce un problema ansia-correlato? Quando l'emozione dell'ansia per: intensità, frequenza e durata, diventa (come lei ha scritto nel titolo) difficile da gestire autonomamente. E questo può avvenire per svariati motivi.
Quello su cui però è bene pensare, proprio quando questa emozione diviene eccessivamente "capricciosa", è come poter fare per riuscire a gestirla al meglio.
Nel suo caso, dato anche il fatto che è quasi alla fine del quinto mese di gravidanza, è necessario "mettersi in marcia" per trovare delle strategie e tecniche di gestione emotiva di queste probabili ossessioni.
La strada più utile e sana da percorrere, è quella di contattare un/una Collega Psicologo/a Psicoterapeuta che la aiuti, attraverso l'utilizzo di tecniche mirate, nella gestione emotiva, con lo scopo di una riduzione della sintomatologia ansiosa e conseguentemente di appropriarsi della serenità che una donna, futura mamma, merita. Anche per il benessere della meraviglia che porta in grembo ;)
Si avvalga del sito ordine nazionale psicologi www.psy.it, per carcare nella sua regione/zona un/una collega Psicologo Psicoterapeuta.
E di questa letture, per optare per l'orientamento psicoterapico che ritiene più congeniale https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cari saluti
In bocca al lupo
Se vuole ci faccia sapere come va
Prima di rispondere alla sua domanda, mi sono preso un po di tempo per leggere i suoi consulti precedenti qui su Medicitalia.
Un'idea (seppur online. E quindi la prego di considerarla come ipotesi) me la sono fatta.
Molto probabilmente, l'ansia di cui scrive e che, nel corso del tempo, l'ha portata a ricercare qui sul portale continue rassicurazioni in varie aree specialistiche, potrebbe essere inquadrata con il termine di ossessioni: Ovvero di pensieri sgradevoli e continuativi nel tempo [" Ho paura costantemente di ammalarmi di toxoplasmosi"] che la conducono proprio alla ricerca di rassicurazioni in campo medico (es: la carne al macellaio e il timore di trasmissione di malattie, il timore irrazionale che aver ingoiato un po di dentifricio possa creare malformazioni fetali etc etc). Ma le rassicurazioni non curano l'ansia. Tendono a farla calare per un breve periodo di tempo, per poi farla ripresentare in modo ancora più sgradevole di prima. Perché si rassicura su un aspetto, ma poi emergono altre preoccupazioni e timori.
Ora. l'ansia è un'emozione che tutti abbiamo fin dalla nascita e che il più delle volte ci torna utile perché ci permette di prevedere un potenziale pericolo ed evitare oppure affrontare quella specifica situazione. Quando nasce un problema ansia-correlato? Quando l'emozione dell'ansia per: intensità, frequenza e durata, diventa (come lei ha scritto nel titolo) difficile da gestire autonomamente. E questo può avvenire per svariati motivi.
Quello su cui però è bene pensare, proprio quando questa emozione diviene eccessivamente "capricciosa", è come poter fare per riuscire a gestirla al meglio.
Nel suo caso, dato anche il fatto che è quasi alla fine del quinto mese di gravidanza, è necessario "mettersi in marcia" per trovare delle strategie e tecniche di gestione emotiva di queste probabili ossessioni.
La strada più utile e sana da percorrere, è quella di contattare un/una Collega Psicologo/a Psicoterapeuta che la aiuti, attraverso l'utilizzo di tecniche mirate, nella gestione emotiva, con lo scopo di una riduzione della sintomatologia ansiosa e conseguentemente di appropriarsi della serenità che una donna, futura mamma, merita. Anche per il benessere della meraviglia che porta in grembo ;)
Si avvalga del sito ordine nazionale psicologi www.psy.it, per carcare nella sua regione/zona un/una collega Psicologo Psicoterapeuta.
E di questa letture, per optare per l'orientamento psicoterapico che ritiene più congeniale https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cari saluti
In bocca al lupo
Se vuole ci faccia sapere come va
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Dottore Pizzoleo la ringrazio molto della sua celere e dettagliata risposta. Il punto è che io sento l'esigenza di chiedere costantemente aiuto ad uno specialista che possa rassicurarmi su quanto mi succede durante la giornata. Ringrazio, infatti, tantissimo il dottor Caldarola perché mi sta dando un immenso supporto. Adesso la mia principale paura è quella di contrarre la toxoplasmosi. Sento contrarla ogni giorno e mi colpevolizzo costantemente. Ieri è venuto il signore che mi fa le pulizie in casa. Lava il terrazzo senza guanti e strizza lo straccio sporco continuamente. Questa volta mi sono accorta che andato nel mio bagno, così sono dopo che è andato via ho lavato tutto, ma quando è venuto la penultima volta non ho pensato a questa evenienza...e adesso tremo dalla paura di aver contratto la toxo perché con le mani sporche avrà toccato la maniglia del rubinetto e della porta. Mani sporche di terra, visto che ho due piante sul terrazzo e lui le tocca...oltre al fatto che gli era caduta la spugna dal balcone e non escludo che tale spugna si fosse adagiata proprio su delle feci di gatto infetto. Vedo le oocisti della toxo, per colpa del signore delle pulizie, ovunque e sono costretta ad aprire maniglie e rubinetti con i gomiti...stavolta ho lavato il bagno, ma la penultima volta no, quindi mi sento a rischio fortemente. Io non sono assolutamente pazza dottore. Non lo sa nessuno di queste mie paure ed ansie al di fuori della mia famiglia perché sono una donna normale..In famiglia mi invitano a farmi aiutare, mio marito è stanco e ormai mi risponde pure male perché non sopporta più queste mie ossessioni, ma io non riesco a superarle, ho paura per la bambina che vive dentro di me. Per colpa mia rischia il peggio e non potrei vivere con questo senso di colpa. Ho paura a chiedere aiuto dottore, non so..Ho paura che non guarirò mai...Non tornerò più come un tempo....
Grazie di cuore
Grazie di cuore
[#3]
Gentile signora,
Nessuno pensa e nessuno mai le dirà che è pazza. E se qualcuno glielo dovesse dire, si ricordi che è un giudizio espresso da "quel qualcuno" e che non corrisponde assolutamente a lei.
Ironicamente, le potrei dire che è come se uscissi da casa e qualcuno, arrabbiato con me, mi dicesse che sono un cane. Mica mi metterei ad abbaiare?
Lei è entrata in un circolo vizioso e doloroso di paura e ansia che occorre spezzare! dal quale si esce con pazienza, lavoro e tranquillamente, (anche se ora a lei sembra comprensibilmente impossibile questo) con i suggerimenti che le ho dato nel consulto precedente.
Ha paura di chiedere anche un aiuto psicologico-psicoterapico?
Se si, Come mai?
Nessuno pensa e nessuno mai le dirà che è pazza. E se qualcuno glielo dovesse dire, si ricordi che è un giudizio espresso da "quel qualcuno" e che non corrisponde assolutamente a lei.
Ironicamente, le potrei dire che è come se uscissi da casa e qualcuno, arrabbiato con me, mi dicesse che sono un cane. Mica mi metterei ad abbaiare?
Lei è entrata in un circolo vizioso e doloroso di paura e ansia che occorre spezzare! dal quale si esce con pazienza, lavoro e tranquillamente, (anche se ora a lei sembra comprensibilmente impossibile questo) con i suggerimenti che le ho dato nel consulto precedente.
Ha paura di chiedere anche un aiuto psicologico-psicoterapico?
Se si, Come mai?
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Utente
Si dottore ho paura. Vede...io razionalmente so di avere dei forti disturbi, ma poi nel quotidiano dimentico tutto ciò e mi ritengo "nel giusto"...Per me questa paura della spugna che il signore ha toccato ripetutamente o della terra sono delle paura fondate...La colpa è mia che non ho pensato alla possibilità che lui possa essere andato al bagno come del resto ha fatto ieri...ed io la penultima volta non ho lavato la maniglia del rubinetto o della porta, quindi Non escludo un possibile contagio che solo le analisi mi sapranno dire (nel frattempo soffro). Vede dottore, io non voglio abbassare la guardia...La mia paura è questa, oltre al fatto, nonché di meno, di non essere capace a sapermi relazionare con un uno specialista psicoterapeuta, perché io sento di essere nel giusto, ma consapevolmente negligente. Penso che tutte le altre donne incinte non commetterebbero mai certi sbagli, ed io invece si...Dottore è tutto così contorto....
[#5]
Oltretutto,
oltre all'ansia, anche il senso di colpa che lei sperimenta e la costante tendenza ad autocriticarsi, si imparano a gestire con un buon aiuto psicoterapico, con lo scopo di raggiungere la serenità che si merita!
Ne parli con suo marito
Noi siamo qui!
oltre all'ansia, anche il senso di colpa che lei sperimenta e la costante tendenza ad autocriticarsi, si imparano a gestire con un buon aiuto psicoterapico, con lo scopo di raggiungere la serenità che si merita!
Ne parli con suo marito
Noi siamo qui!
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"La mia paura è questa, oltre al fatto, nonché di meno, di non essere capace a sapermi relazionare con un uno specialista psicoterapeuta, perché io sento di essere nel giusto,"
Comprendo benissimo quello che dice. Ogni donna incinta è bene che adotti strategie di prevenzione per la propria salute e per quella del suo bambino/a
ma:
*Una cosa è adottare strategie di prevenzione in modo sereno e funzionale al proprio benessere e di conseguenza per quello di sua figlia. E con "modo sereno e funzionale" intendo: senza una profonda dolorosa sofferenza quotidiana di controllo ansioso, colpa è autocritica.
Ed è su questo che interviene la psicoterapia
* un'altra, è continuare e procrastinare a vivere costantemente nel profondo dolore che lei sente.
Comprendo benissimo quello che dice. Ogni donna incinta è bene che adotti strategie di prevenzione per la propria salute e per quella del suo bambino/a
ma:
*Una cosa è adottare strategie di prevenzione in modo sereno e funzionale al proprio benessere e di conseguenza per quello di sua figlia. E con "modo sereno e funzionale" intendo: senza una profonda dolorosa sofferenza quotidiana di controllo ansioso, colpa è autocritica.
Ed è su questo che interviene la psicoterapia
* un'altra, è continuare e procrastinare a vivere costantemente nel profondo dolore che lei sente.
[#7]
Utente
Dottore grazie di cuore lei è gentilissimo...ha ragione su tutto io me ne rendo conto. Questa non è vita, assolutamente. Vorrei vivere spensierata e felice, lo vorrei con tutto il cuore. Ho guardato il link che mi fa postato, ma non riesco a trovare la sezione di ricerca specialisti, potrebbe aiutarmi? La ringrazio di cuore
[#8]
Certamente
telefoni in segreteria agli orari previsti e chieda di un/una Collega Psicoterapeuta nella sua zona.
Con questo sito è tutto più sbrigativo
http://www.ordinepsicologiveneto.it/
È difficile, lo so bene. Ma faccia questo passo. Sarà il primo passo verso la serenità!
telefoni in segreteria agli orari previsti e chieda di un/una Collega Psicoterapeuta nella sua zona.
Con questo sito è tutto più sbrigativo
http://www.ordinepsicologiveneto.it/
È difficile, lo so bene. Ma faccia questo passo. Sarà il primo passo verso la serenità!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.6k visite dal 15/06/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.