Quando ci vediamo spesso lo vedo cupo e al ritorno a casa quando vado a dormire mi sveglio sempre
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni e sono una tipa abbastanza ansiosa: spesso mi capita di ostinarmi per lunghi giorni su pensieri ossessivi al punto da dormire male e svegliarmi col magone. Ho un ragazzo da 5 anni e andava tutto bene fino a che, ho subito un periodo di forte stress (un grave lutto); ora che tutto è passato questo momentaccio lui è nel suo periodo "buio" e io mi attanaglio su pensieri e insicurezze che forse sono prive di senso. Quando ci vediamo spesso lo vedo cupo e al ritorno a casa quando vado a dormire mi sveglio sempre con l'ansia e penso alle peggio cose: forse se non lo capisco più è perché non lo amo più, forse dovrei lasciarlo ecc ecc ecc.. questa è una situazione ciclica. Ci sono momenti che vivo serena, momenti che ogni cosa è fonte di incertezza per me. Vorrei migliorarmi e cercare di vivere le sensazioni nella maniera più naturale possibile senza tanti se e senza tanti ma come facevo un tempo, ma quando ci provo, poi tornano a riaffiorare al primo ostacolo tutti questi pensieri. Il problema sono davvero io? È giunta al capolinea la storia?
Certe emozioni che prima vivevo costantemente ora mi sembra di viverle a tratti e questo mi turba molto; sará anche che devo finire l'università e stiamo facendo il passaggio da "fidanzatini" a "persone mature" ma spesso metto in dubbio tantissime cose. Anche da piccola mi capitava di avere fisse per tante cose; tempo a dietro avevo paura che mia mamma fosse malata e tante altre che ora mi sfuggono. In periodi sereni mi sento coinvolta e anche una scema a pensare certe cose, in altri vorrei lasciare tutto perché forse sarebbe la via più semplice. Ma la vita va affrontata no? Non si può scappare sempre davanti agli ostacoli vero? Cerco un supporto. Grazie per l'ascolto.
Perciò la tua prima preoccupazione dovrebbe essere non di risolvere o mantenere la tua relazione, dovrebbe essere quella di liberarti dall'ansia. Perché quando lo avrai fatto, tutto ti sarà chiaro.
Il suggerimento è rivolgerti a uno psicoterapeuta, magari a indirizzo comportamentale o strategico.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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