Lasciata a pochi mesi dal matrimonio

Buonasera , non è facile scrivere la mia situazione. Cercherò di ripercorrerà per tappe. Ho conosciuto un ragazzo quasi 4 anni fa e ne sono stata presa subito. Mi piaceva la sua disponibilità e dolcezza . Ci siamo frequentati per 20 giorni poi entrambi dovevamo ritornare a casa per le vacanze . Ci siamo separati consapevoli che le cose potevano cambiare in quei due mesi. Lui in particolare mi ha detto che non sapeva come sarebbe andata e che non dovevo mettergli fretta. In quel momento ci sono rimasta male ma non troppo. In estate ci siamo visti e lui mi ha addirittura invitato a casa sua dalla sua famiglia. Ho accettato e sono rimasta da lui 7 giorni nel corso dei quali mi presentava come sua compagna. Finita la settimana sono tornata dai miei e ho avvertito una certa freddezza ,confermata poi da un suo messaggio in cui mi diceva che non voleva che mi fossi fatta qualche illusione dato che la storia era solo agli inizi. Ci sono rimasta molto male perché in quella settimana e dai messaggi inviati in precedenza io mi ero molto legata a lui. Insomma mi piaceva tanto. Ricordo che ho reagito come quando finisce una storia importante ovvero mi sentivo di vivere un lutto. Tornati al lavoro al nord mi ha ricontattato e abbiamo iniziato a frequentarci. Lui in principio su mia richiesta mi ha detto che non sapeva cosa provava per me che prima si sentiva più preso. Io però ho provato a vedere come andavano le cose. Così sono passati ben tre anni in cui siamo stati insieme come fidanzati. Il primo anno ogni tanto lo vedevo pensieroso e veniva fuori che ripensata al passato ad una sua ex che si chiedeva come sarebbe andata. Io ci rimanevo male ma lui alla fine mi diceva che
aveva questa tendenza a farsi prendere dai rimpianti e lo stesso mi confermava un suo amico che mi spronava ad andare avanti. Nei due anni successivi le cose sembravano andare meglio era sempre più raro che lo vedessi pensieroso e quando accadeva mi preoccupato meno attribuendo al suo carattere. Poi questa estate mi ha fatto ha proposta di matrimonio . Io ho cercato di non forzando mai in questa direzione proprio perché volevo che la facesse sicuro di sé. In attesa del matrimonio siamo andati a convivere insieme. Io stavo benissimo e al principio pure lui. Poi sono iniziati i dubbi. Ha incominciato a stare male, non dormiva , aveva la tachicardia. Insomma a marzo abbiamo deciso a 4 mesi dal matrimonio di annullare. Pensavo bastasse ciò ma lui ha voluto andar via per ritrovarsi. Ora ogni tanto , ognin6 giorni circa, ci vediamo e tutte le volte capita che ci baciamo e abbiamo un rapporto . Tuttavia lui mi dice che sta male, che ha preso appuntamento da uno psicologo perché teme di essere depresso. Una decina di anni fa infatti ha avuto un episodio di depressione. Mi dice anche di andare avanti con la mia vita e che se sarà destino ci ritroveremo. Oggi gli ho chiesto di non vederci più, ma solo al massimo di sentirci. Io lo amo, ma so che non funziona. Temo di non farcela
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buona sera,
sin dall'inizio questo legame sembrava un non legame.

Intimità, ripensamenti, crisi esistenziali, lontananze..

Chiarimenti, affinché lei non si illudesse, ECC...

Lasciamo stare lui per un attimo, e spostiamo la nostra attenzione si di lei.

Perché ha accettato tutto questo?
Ha avuto altri amori?
Reazioni, più o meno importanti?
Ha una buona dose di autostima?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile dottoressa grazie per la risposta. Perché ho accettato tutto questo? Perché presa da lui ero convinta che le cose si sistemassero pian piano. Questa convinzione mi derivava da lui stesso che giustificava i suoi pensieri come parte del suo
Carattere e mi diceva che mi amava e si sentiva perso senza me, dal conoscere la sua storia (ha perso il padre da piccolo), dai miei e suoi amici con cui mi confidavo che mi incoraggiavano a non arrendermi e ad aspettare, dal vedere cmq che le cose miglioravano tra di noi e soprattutto dal sentimento che provavo, in quanto mi faceva stare bene. Infine dalla mia poca esperienza( si tratta della mia prima storia importante sebbene non sia una ragazzina.) Per quanto riguarda la mia autostima in passato avrei detto che era bassa, ma poi le circostanze della vita mi hanno mostrato che riesco a cavarmela, quindi diciamo che è migliorata tanto o almeno credevo dato che dalla mia storia emerge il contrario. Il problema è che temo che continuerò a sentirmi legata a lui, a non andare avanti con la mia vita che ora sembra avere colori tenui e smorti. Insomma io avevo investito e creduto in lui , immaginavo la mia vita con lui . E infine mi chiedo quanto il mio modo di essere non possa in futuro farmi ripetere anche con altri il medesimo errore.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Legga questo articolo per evitare di rifare gli stessi errori

https://www.valeriarandone.it/psicologia/diario-degli-errori/


E questo, per imparare a prendersi cura di sè.


https://www.valeriarandone.it/psicologia/strategie-vivere-bene-coppia/
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Utente
Utente
La ringrazio molto. Ho letto i due articoli e mi sono rivista nella definizione affamata di amore. Dal giorno in cui ha lasciato casa tengo un diario delle sensazioni, ma quello degli errori mi pare più funzionale. A dimostrazione che commetto gli stessi errori le dico che tempo fa rileggendo una mia vecchia email dove dicevo ad un amico che non volevo idealizzare più nessuno, mi sono accorta con orrore che è proprio ciò che ho fatto anzi rifatto con lui. Più difficile per me sarà prendersi cura di sé ....perché la mia fame di amore mi porta a dimenticarlo...ma anche questo è un errore che mi preclude la possibilità , semmai ne avrò altre, di vivere una relazione sana. Grazie davvero
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Immaginavo, leggendola, che le letture sarebbero state indicate.

Anche dalla fame d'amore si può guarire, soprattutto per evitare di trovare altri partners con le stesse caratteristiche di disguznionalita del suo.

Consulti anche qusto materiale, ma prenda davvero in consideraaione di farsi aiutare da un mio Collega

Auguri per tutto

https://www.valeriarandone.it/psicologia/dipendenza-affettiva/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
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Utente
Utente
Salve, torno a scrivere dopo un qualche mese per chiedere consigli o forse per sfogarmi. Ho pensato a lungo prima di farlo... ho letto anche qui in giro storie simili alle mie( ragazze che hanno amato persone indecise o non in grado di amarle) e mi sono sentita forse meno sola. A che punto è la situazione? Ora ho smesso di farmi domande sul perché sia successo o meglio me ne faccio sempre meno e mi rendo conto che sto bene quando ciò accade. Ho capito che devo portarmi addosso questo dolore , che devo accettare che devo stare bene anche da sola...però è come se mi fossi bloccata, perché ci penso tutti i giorni, a volte non riesco a trattenere le lacrime, altre provo un forte rancore e odio verso di lui e non vorrei stare così. Mi pare che sebbene non aspetti più che torni, non riesco anche con questo mio dolore a voltare pagina ed essere serena...Ho provato ad analizzarmi,ho capito che prima di lui non ero serena, sono consapevole che ha riempito il vuoto che sentivo e che mi faceva stare bene proprio per questo...ciò mi aiuta a capire che se mi sento così non dipende da lui ma da me...tuttavia rispetto a come ero prima di lui ora non c'è solo questo vuoto ( che ripeto sapere che non dipende da lui ma da me mi da speranza) ma c'è anche la delusione e la rabbia di non essere stata amata . Mi spiego meglio se sapessi che mi ha amata ma che poi l'amore è finito penso che affronterei meglio tutto ciò, ma sapere che per anni non ha provato questo sentimento ma che stava con me solo perché ci ha provato a ricambiare, perché pensava che me lo meritassi, insomma sapere che ha mentito a se stesso e a me...questo mi fa rabbia. Vorrei dirglielo, ma sono due mesi che non ci sentiamo, lui ha iniziato una terapia psicologica e a quanto ne so non è sereno...così questa rabbia la devo tenere per me. Cosa posso fare? Purtroppo le cose per ora sono rese difficili dal fatto che qui dai miei sono molto sola, vedo pochi amici, non ho occasioni insomma di stare in compagnia...non so cosa accadrà al mio ritorno al nord . Il lavoro sarà motivo di impegno e distrazione, qualche amicizia in più anche ....ma basterà? Io adesso coltivo l'idea che devo stare bene da sola e non con supporto altrui... perché penso che se riesco in questo passo sarò abbastanza forte per non soffrire in questo modo in futuro ! Ma forse chiedo troppo a me stessa ora...
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Utente
Utente
Buongiorno, ho avuto modo di riflettere su come mi sento e su come sto reagendo alla situazione. Rispetto a mesi fa ora che non lo vedo più non nutro per lui quel sentimento di comprensione e giustificazione per ciò che è accaduto. A mio parere se non era sicuro su di noi non doveva propormi il matrimonio come metodo per risolvere la sua insicurezza. E come se mi avesse prima promesso una vita felice con lui e poi me l'avesse tolta. Le domande che mi faccio, le metto a tacere perché sono solo un inutile tormento . La stessa cosa devo fare con le frasi che mi hanno ferita . Ma questa è la via giusta? ho visto una sua foto era con amici e rideva, non ho provato nulla. Ho solo disattivato le notifiche . Pensavo di provare rabbia perché io non riesco a sorridere più...ma non è stato così, ma non escludo che non ci rimanga male vedendolo con qualcuna. La sua vita non è più unita alla mia . Però vorrei che questi propositi diventassero abitudini...