Ho smesso di vivere, abbandonandomi

Buongiorno. Ho smesso di vivere, abbandonandomi completamente al nulla. Ciò che faccio durante il giorno è solo ciò che devo fare, non faccio più ciò che voglio, ciò che mi piacerebbe fare, ciò che desidero, poiché neppure io so più cosa realmente desidero. Non so nemmeno se ho mai desiderato qualcosa. Ho 18 anni, tra pochi mesi ne compirò diciannove, ho perso la voglia di fare, mi ha stancato la vita, non ci vedo niente di bello, è stressante dover pensare al futuro, stressante dover pensare a cosa succederà, dove andrò a finire, se sarò un noioso impiegato che penserà giornalmente al lavoro per far vivere serenamente la sua famiglia, senza concedersi del tempo per se o un ricco cantante che si abbandonerà alla droga.
E' stressante la scuola, sono stressanti le emozioni, due cose che mai sono riuscito a gestire.
Le mie emozioni mi divorano, sento palpabile questa maledetta sensibilità, piango dalla tristezza per stupidi filmetti drammatici e dalla gioia se un bambino o una bambina mi guardano, sorridono ed esclamano "Ciao!".
Ho represso ogni mio aspetto, per relazionarmi con le persone. Ho sempre dimostrato d'essere qualcuno che non sono, una figura più autoritaria, decisa, decisamente fiscale. Figura che sembra avermi legato ed intrappolato, e mi chiedo dove sono. Ho perso me stesso, è altresì vero che mi ritrovo mentre piango, mentre m'arrabbio, mentre mi chiedo se prendere o meno un antidepressivo o se tagliarmi (stupidamente) le vene, e allora chi sono? Un paranoico depresso ansioso ossessivo idiota.
Penso che se smettessi di fingere, come quando sto solo sul mio letto, per esempio, penso che sarei solo pura tristezza.
Sono contraddittorio, se devo far qualcosa cambio idea due o tre volte, credo sia per l'insicurezza, quindi sono anche insicuro.
Ho tante persone attorno, tante mi guardano, tante mi vogliono, tante mi invidiano, tante sicuramente mi odieranno, ma mi sento completamente solo. Se penso a qualcuno con cui avrei piacere di sfogarmi o semplicemente qualcuno con il quale desidererei affrontare una qualsiasi conversazione, non mi viene in mente nessuno.
Non mi sono mai piaciute le persone, e allora perché mi sento solo? Odiavo stare con chiunque, adesso credo di sentirne il bisogno, ma allora chi, se nessuno mi piace?
A dire il vero, tre persone soltanto mi son piaciute, e mi sono aperto a loro, tanto, persone particolari però, più uniche che rare.
Vorrei aiutarmi, vorrei vedermi felice, ma vedo poco di ciò che sarà, credo che perdere la voglia di vivere scateni la voglia di togliersela, la vita. Sbaglio, pensando questo?
Non so cosa sto chiedendo realmente, credo.
Vorrei solo... sorridere. Sorridere senza doverci pensare io, a farlo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
Sembra - ma siamo online e lo prenda con le pinze - un quadro depressivo.

Le suggerisco di rivolgersi ad un mio collega, anche in convenzione, così potrà impare a badare a se stesso, a dare un senso alla vita che sembra essersi smarrito, e soprattutto, a capire il perché del suo malessere .

Da dove parte..
Che significato assume nella sua economia psichica,
Quali vantaggi secondari ha dai sintomi, ECC...

Tutti ambiti da analizzare de visu, non online

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta, Dr. ssa Randone, sa, io adoro scrivere, cosa cambierebbe tra una conversazione via chat, ed una conversazione faccia a faccia? Nasconderei una gamba che tende a tremare, gli occhi lucidi, una mascella serrata per non scoppiare a piangere provandone semplicemente a parlare, ma credo sarei decisamente più a mio agio senza dover guardare uno psicologo.
Non vorrei che mia madre spendesse questi soldi, per questo con la scusa di voler smettere con la marijuana, sottolineo "scusa", ho avuto modo di andare al sert e parlare con uno psicologo ed una psichiatra.
Mi prescrisero Xanax 50 mg due volte al giorno e Zoloft 100 mg una volte al giorno.
Dopo due mesi, non prendendole per un solo giorno, vidi il male che facevano al mio corpo e decisi di non andarci più, decisi di non prendere più nulla soffrendo per l'astinenza, addirittura non riuscivo ad esprimermi per quanto male stavo, i sintomi li conosciamo già.
Ne sono uscito solo, la mia ragazza mi stava accanto fortunatamente.
Questo, e mi scusi davvero se ho scritto più del dovuto, era per dirle che sì credo sia azzeccata l'opzione del quadro depressivo, e dunque, la domanda rimane sempre quella nelle prime righe di questa risposta.
Scusi ancora.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
I soldi può non spenderli, andando in convenzione.

Cambia e di moltissimo!!

Tant'è che gli ordini degli Psicolgi vietano severamente la psicoterapia via chat.

Le chat e le email servono per flirtare, per fare amicizie, non per curarsi davvero.
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Utente
Utente
Oh, in convenzione, senza lista d'attesa e con un servizio strafottente come quello del sert intende?
Il tono è arrogante ed io sono ignorante in materia, parlo solo per il tanto rancore che nutro per quella struttura, scusi per questo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Ci sono tante strutture, la lista d'attesa mi sembra obbligatoria se non sceglie il privato, dove potrebbe - ma non sempre - essere minore.
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Utente
Utente
Leggo che lei è di Catania, lo sono anch'io ed è una piacevole coincidenza, sa consigliarmene qualcuna? Non so se può farlo qui, qualora non potesse, se non le reca disturbo mi scriva un messaggio privato, credo sia arrivato il momento di un aiuto, pensando razionalmente, potrei fare srupidagini.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non si può consigliare nessuno, ne pubblicamente ne in privato.

Veda lei, mediante i siti, le pagine web, gli scritti dei professionisti.
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Utente
Utente
Credo di avere troppo poco interesse nei miei confronti, per far questo.
La ringrazio tanto per la sua disponibilità, è stata gentile.