Accettare la propria diversità
Buongiorno,
credo sia un consulto che possa essere utile a molte anzi moltissime persone.
Sono un ragazzo normale, amici, lavoro, divertimenti ma che da quando ha 12 anni soffre dentro, ansie sfociate in attacchi di panico, in molti episodi di chiusura verso gli altri ed il mondo fino a passare periodi senza uscire quasi a proteggere gli altri e a proteggere me stesso.
Si è difficile accettare i propri impulsi, i propri istinti quelli che senti escono in maniera naturale e verso cui tu non puoi fare nulla realmente per cambiarli perchè è come voler mutare un'albero in un filo d'erba.
Io ho fatto psicoterapia, ho letto decine e decine di libri di psicologia, Freud, Jung e altri, ho provato in ogni maniera a trovarmi una patologia psichiatrica che giustificasse una terribile scoperta, un terribile desiderio contro cui la mia mente aveva opposto ogni sorta di resistenza psichica : ho desideri omosessuali.
Si, per alcuni sembrerà strano per altri meno ho capito a 33 anni suonati dopo molte donne insoddisfacenti di provare una forte attrazione prima mentale poi fisica per gli uomini e l'ho rifiutato con ogni mezzo e ogni forza da subito, non poteva esistere in me un desiderio simile no no no no e no qualcosa per cambiarlo andava fatto perchè io , ragazzo attraente e piacente, mi vedevo con una moglie e dei figli, i miei IDEALI i miei PROGETTI stravolti... pufff.... io testardo ho continuato a vedere donne, fare sesso con donne, ogni volta lasciandomi dentro rabbia, frustrazione, pietà per me stesso.
Scrivo per dire che ancora oggi 08.06.2017 nonostante tutto non accetto di essere sessualmente diverso dalla maggioranza di voi che leggete, vi dico che non ho avuto ancora il coraggio di avere rapporti sessuali con uomini, che li guardo da distante sempre accompagnato da una bella donna che mi faccia da corazza da scudo dietro cui io sono nudo con i miei desideri censurati.
Abbraccio tutti quelli che si ritrovano in questo.
Grazie per chi vorrà darmi una sua parola.
credo sia un consulto che possa essere utile a molte anzi moltissime persone.
Sono un ragazzo normale, amici, lavoro, divertimenti ma che da quando ha 12 anni soffre dentro, ansie sfociate in attacchi di panico, in molti episodi di chiusura verso gli altri ed il mondo fino a passare periodi senza uscire quasi a proteggere gli altri e a proteggere me stesso.
Si è difficile accettare i propri impulsi, i propri istinti quelli che senti escono in maniera naturale e verso cui tu non puoi fare nulla realmente per cambiarli perchè è come voler mutare un'albero in un filo d'erba.
Io ho fatto psicoterapia, ho letto decine e decine di libri di psicologia, Freud, Jung e altri, ho provato in ogni maniera a trovarmi una patologia psichiatrica che giustificasse una terribile scoperta, un terribile desiderio contro cui la mia mente aveva opposto ogni sorta di resistenza psichica : ho desideri omosessuali.
Si, per alcuni sembrerà strano per altri meno ho capito a 33 anni suonati dopo molte donne insoddisfacenti di provare una forte attrazione prima mentale poi fisica per gli uomini e l'ho rifiutato con ogni mezzo e ogni forza da subito, non poteva esistere in me un desiderio simile no no no no e no qualcosa per cambiarlo andava fatto perchè io , ragazzo attraente e piacente, mi vedevo con una moglie e dei figli, i miei IDEALI i miei PROGETTI stravolti... pufff.... io testardo ho continuato a vedere donne, fare sesso con donne, ogni volta lasciandomi dentro rabbia, frustrazione, pietà per me stesso.
Scrivo per dire che ancora oggi 08.06.2017 nonostante tutto non accetto di essere sessualmente diverso dalla maggioranza di voi che leggete, vi dico che non ho avuto ancora il coraggio di avere rapporti sessuali con uomini, che li guardo da distante sempre accompagnato da una bella donna che mi faccia da corazza da scudo dietro cui io sono nudo con i miei desideri censurati.
Abbraccio tutti quelli che si ritrovano in questo.
Grazie per chi vorrà darmi una sua parola.
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Questo spazio non è uno spazio dove lei può scrivere ad altri utenti, ma scrive a professionisti chiedendo un consulto.
L'argomento è sempre lo stesso, e ela abbiamo detto tante volte quelle strada poter percorrere.
Se la psicoterapia non è bastata, può valutare di riprenderla.
Siamo online e non si possono o ne fare diagnosi, ne erogare cure, se rimane online non risolve nulla, ma rinforza la sua problematica.
L'argomento è sempre lo stesso, e ela abbiamo detto tante volte quelle strada poter percorrere.
Se la psicoterapia non è bastata, può valutare di riprenderla.
Siamo online e non si possono o ne fare diagnosi, ne erogare cure, se rimane online non risolve nulla, ma rinforza la sua problematica.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 08/06/2017.
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