Figlia di una mamma possessiva
Salve, ho 25 anni e fino ad ora mia madre non mi ha mai dato la libertà che mi spetta, andiamo subito al nocciolo della questione: è arrivato il giorno in cui ho detto "basta" e ho deciso, un mese fa, di fare un week end fuori con il mio fidanzato con cui sono fidanzata da 6 anni e dato che siamo anche economicamente indipendenti, tra qualche anno ci sposeremo! A causa di ciò ho litigato pesantemente con mia madre tanto che adesso non vuole più rivolgere la parola al mio fidanzato che ha sempre "adorato" accusandolo di non aver portatole rispetto, facendo questa cosa di cui lei è contraria. Ora è arrivato il momento di dover prentotare le vacanze e manco a dirlo io sono del tutto scoraggiata dal farlo, perchè so che andandoci, non vivrei bene la cosa e non andandoci, forse è pure peggio per me, perchè ne soffrireri altrettanto! Fino ad ora abbiamo fatto le vacanze noi tre insieme e mi rendo conto che la cosa è poco "sana". E' difficile staccarsi emotivamente da lei visto che ci vivo insieme e dovrei subire i suoi malumori che comunque sfociano in me crisi di pianto. Inoltre, mia madre, sostiene che fin quando vivrò con lei io debba fare solo ciò che vada bene a lei! E io? non conto nulla? non contano nulla per lei i miei sentimenti? Non ho parlato di mio padre perchè tanto lui segue passivamente le questioni essendo che sono divorizati da 20 anni non si interessa molto della mia vita e non vive con noi! Ah, volevo aggiungere che mia madre, in questi 20 anni non ha mai avuto altre relazioni con altre persone, nè è praticamente disiniteressata dal volerne! Non pretendo che lei cambi idea ma almeno che io la smetta di farmi condizionare da lei.
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Gent.le Ragazza,
sembrerebbe che ci siano molti aspetti disfunzionali nel rapporto con tua madre e che il suo unico legame
affettivo dopo il divorzio sia il rapporto con te.
Sarebbe opportuno affrontare questo scenario con uno psicologo-psicoterapeuta esperto in terapia familiare che vi consenta di sperimentare modalità relazionali sane e rispettose delle esigenze reciproche.
Inoltre se per tua madre è così difficile affrontare i momenti di distacco da te è possibile che ci siano delle "ferite emotive" che richiedono un percorso di elaborazione attraverso il rapporto diretto con uno specialista (psicoterapeuta), quindi anche la possbilità di due percorsi terapeutici individuali è un'opzione consigliabile.
sembrerebbe che ci siano molti aspetti disfunzionali nel rapporto con tua madre e che il suo unico legame
affettivo dopo il divorzio sia il rapporto con te.
Sarebbe opportuno affrontare questo scenario con uno psicologo-psicoterapeuta esperto in terapia familiare che vi consenta di sperimentare modalità relazionali sane e rispettose delle esigenze reciproche.
Inoltre se per tua madre è così difficile affrontare i momenti di distacco da te è possibile che ci siano delle "ferite emotive" che richiedono un percorso di elaborazione attraverso il rapporto diretto con uno specialista (psicoterapeuta), quindi anche la possbilità di due percorsi terapeutici individuali è un'opzione consigliabile.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa sono molto contenta per il fatto che mi abbia risposto e la ringazio molto.
Volevo dire un'ultima cosa: mia madre segue alla lettera i consigli e le indicazioni che le dà sua sorella (mia zia, che ci tengo a precisare è sposata ma senza figli) la quale ha molta influenza (negativa purtoppo) su di lei. Le faccio subito un esempio: prima di partire per il week end mia madre sembrava aver accettato la questione ma non appena mia zia ne è venuta a conoscenza, le ha dato della "cattiva madre che non si sa imporre su sua figlia" e le ha fatto scattare la contrarietà e il ripensamento a riguardo! Questo è stato il fattore scatenante che poi ha portato al litigio. Ho anche provato a dirle di andare insieme per seguire un percorso terapeutico ma lei non ne vuole sapere. E' davvero un problema che non so come risolvere se non vedere come unica scappatoia quella di vivere con rassegnazione e angustia fino a quando non mi sposerò! ma le sembra giusto? ho vissuto fino ad adesso con la speranza che crescendo il problema si sarebbe poi risolto naturalmente, ma arrivata a 25 anni con un lavoro che mi rende indipendente non vedo più quali ragioni possano portare mia madre a comportarsi in questo modo con me fin ora l'ho sempre assecondata ma adesso inizio a soffrirne molto. Tra l'altro faccio anche un lavoro dove vedo partire un sacco di ragazzi anche più giovani di me, questa cosa mi fa riflettere molto! Ma poi la domanda che mi faccio è: è più giusto assecondare lei per evitare ogni qualsivoglia controversia e vivere male aspettando di sposarmi o prendere da subito la mia vita in mano e fare ciò che realmente desidero anche se poi, vivo comunque male? concludo dicendo che tanto lei dallo psicologo non ci viene perchè fa parte di quelle persone che pensa che "dallo psicologo ci vanno i matti".
Volevo dire un'ultima cosa: mia madre segue alla lettera i consigli e le indicazioni che le dà sua sorella (mia zia, che ci tengo a precisare è sposata ma senza figli) la quale ha molta influenza (negativa purtoppo) su di lei. Le faccio subito un esempio: prima di partire per il week end mia madre sembrava aver accettato la questione ma non appena mia zia ne è venuta a conoscenza, le ha dato della "cattiva madre che non si sa imporre su sua figlia" e le ha fatto scattare la contrarietà e il ripensamento a riguardo! Questo è stato il fattore scatenante che poi ha portato al litigio. Ho anche provato a dirle di andare insieme per seguire un percorso terapeutico ma lei non ne vuole sapere. E' davvero un problema che non so come risolvere se non vedere come unica scappatoia quella di vivere con rassegnazione e angustia fino a quando non mi sposerò! ma le sembra giusto? ho vissuto fino ad adesso con la speranza che crescendo il problema si sarebbe poi risolto naturalmente, ma arrivata a 25 anni con un lavoro che mi rende indipendente non vedo più quali ragioni possano portare mia madre a comportarsi in questo modo con me fin ora l'ho sempre assecondata ma adesso inizio a soffrirne molto. Tra l'altro faccio anche un lavoro dove vedo partire un sacco di ragazzi anche più giovani di me, questa cosa mi fa riflettere molto! Ma poi la domanda che mi faccio è: è più giusto assecondare lei per evitare ogni qualsivoglia controversia e vivere male aspettando di sposarmi o prendere da subito la mia vita in mano e fare ciò che realmente desidero anche se poi, vivo comunque male? concludo dicendo che tanto lei dallo psicologo non ci viene perchè fa parte di quelle persone che pensa che "dallo psicologo ci vanno i matti".
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"le ha dato della "cattiva madre che non si sa imporre su sua figlia"
Se tua madre è così condizionata dall'opinione di tua zia, è possibile che legami invischiati abbiano caratterizzato il suo percorso di vita familiare e siano riproposti in modo inconsapevole.
Inoltre, la disfunzionalità nel rapporto con tua madre non riguarda soltanto la possibilità di viaggiare ma, credo, una quotidianità nella quale ognuna di voi vive reagisce all'emotività dell'altra in modo piuttosto amplificato e invischiato.
Lo stile di attaccamento che abbiamo sviluppato con le figure genitoriali inevitabilmente influenza le relazioni affettive nell'età adulta, pertanto un percorso individuale sarebbe una preziosa opportunità per instaurare un rapporto più sano sia con tua madre sia con il tuo partner.
Se tua madre è così condizionata dall'opinione di tua zia, è possibile che legami invischiati abbiano caratterizzato il suo percorso di vita familiare e siano riproposti in modo inconsapevole.
Inoltre, la disfunzionalità nel rapporto con tua madre non riguarda soltanto la possibilità di viaggiare ma, credo, una quotidianità nella quale ognuna di voi vive reagisce all'emotività dell'altra in modo piuttosto amplificato e invischiato.
Lo stile di attaccamento che abbiamo sviluppato con le figure genitoriali inevitabilmente influenza le relazioni affettive nell'età adulta, pertanto un percorso individuale sarebbe una preziosa opportunità per instaurare un rapporto più sano sia con tua madre sia con il tuo partner.
[#4]
Carissima ragazza, forse potrebbe tentare di parlarne col suo medico di base e col suo supporto andare al Consultorio Familiare, che si occupa specificatamente della .. relazione familiare..
Ci vada Lei , che sta così male per questa situazione, successivamente sarà il Consultorio che convoca la mamma..
Ha ragione nel dispiacersi per tutte queste chiusure e questi dictat, a 25 anni è giunta da tempo l'ora di essere più autonoma, ma quanti anni ha sua madre ? Che magari è più giovane di quanto il suo modo di pensare fa sembrare e potrebbe anche uscire, muoversi , avere amicizie e interessi come tutti, anzichè chiudersi e chiuderla in una gabbia di affetti e doveri..
Cerchi di reagire, senza piangere e disperarsi, con calma e senza sensi di colpa faccia i passi necessari.. Ci riscriva , se crede, noi restiamo in ascolto.. ci vuole solo un pò di coraggio iniziale..
Ci vada Lei , che sta così male per questa situazione, successivamente sarà il Consultorio che convoca la mamma..
Ha ragione nel dispiacersi per tutte queste chiusure e questi dictat, a 25 anni è giunta da tempo l'ora di essere più autonoma, ma quanti anni ha sua madre ? Che magari è più giovane di quanto il suo modo di pensare fa sembrare e potrebbe anche uscire, muoversi , avere amicizie e interessi come tutti, anzichè chiudersi e chiuderla in una gabbia di affetti e doveri..
Cerchi di reagire, senza piangere e disperarsi, con calma e senza sensi di colpa faccia i passi necessari.. Ci riscriva , se crede, noi restiamo in ascolto.. ci vuole solo un pò di coraggio iniziale..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
Grazie mille gentili dottoresse, mia mamma ha 50 anni, questa sera le ho parlato perché lei stessa si è accorta che ero molto turbata, infatti di solito sono una persona molto allegra e chiacchierona, alla fine sono scoppiata in lacrime (non so perché mi viene quel nodo in gola e finisco sempre per piangere) e le ho detto tutto quello che pensavo, alla fine mi ha detto che ho ragione io e che riconosce di essere in errore e che pur di non vedermi soffrire o depressa, accetterà (secondo me suo malgrado) di darmi i miei giusti spazi, perché comunque si rende conto di tutto. Spero che mantenga la sua idea altrimenti cadrei nuovamente nello sconforto. Grazie tante per il supporto vi terrò aggiornate se ce ne sarà bisogno!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.7k visite dal 05/06/2017.
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