Definire attuale situazione psicologica
Egr. Sig.ri
Da 5 anni mi trovo in una situazione psicologica nella quale non riesco ad inquadrarmi, e a quanto pare neanche i professionisti da me consultati ( medico di base e psicologo).
Mi spiego meglio, tutto iniziò 5 anni fa, a cena con la mia ex ragazza (mai avuto nessun problema fino ad allora, tranne una versione più leggera del fatto che sto a raccontarvi), ad un certo punto nel bel mezzo del pasto (ero tranquillo senza pensieri negativi) lo stomaco mi si chiude di colpo, provo una forte sensazione di calore che dai piedi raggiunge il viso con una nausea tremenda, non ho rigettato ma mi è stato impossibile continuare la cena in quanto anche solo l'odore di cibo mi dava conati.
All'esterno del locale mi sentivo agitato, sudavo freddo e avevo un nodo in gola, tanto da fare fatica a parlare.
Dopo questo episodio mi è stato praticamente impossibile uscire a cena con altre persone che non fossero la mia famiglia o il mio migliore amico.
Ho reagito evitando di andare a mangiare fuori casa (non è una cosa di cui mi interessava)
per 3 anni ho avuto solo questo problema ma ad un certo punto mentre ero in auto (in galleria) con la mia attuale fidanzata ho iniziato ad avere uno strano fastidio al collo e agli occhi, tanto da doverli socchiudere come quando si è esposti ad una forte fonte luminosa... in galleria in pratica vedevo che l'auto era ferma e la galleria muoversi, una senzazione tremenda, ho resistito fino alla fine della galleria, ho accostato ed ho avuto un attacco di panico con crisi di pianto.
Dopo quell'evento faccio ancora ad oggi fatica ad andare in auto e ho paura ad allontanarmi da casa, per paura di avere ansia o panico.
dopo un anno di sintomi ( sensazioni strane al colllo, agli occhi, con vista nitida al centro ma sfocata ai lati, pressione alla testa e sporadici capogiri) ho avuto una settimana di attacchi di panico preceduti da vetigini e vista con una pesante colorazione arancione.
Dopo una terapia di 9 mesi con Paroxetina(20mg) e Xanax(1mg al bisogno) (poco efficaci in quanto anche sotto SSRI avevo ancora le mie limitazioni descritte sopra xanax aiuta ma mi rende uno zombie) mi trovo con i miei problemi invariati a cui si è aggiunto una pesante instabilità emotiva (con il partner, faccio fatica a capire ciò che provo, ogni giorno provo sentimenti diversi, cambiamenti anche su base oraria, non solo a giornate) e ho ancora i sintomi sopra descritti, anche in questo momento, vista isolata al centro, come se il resto non fosse da mettere a fuoco, pressione alla nuca e leggero nodo alla gola.
Ho chiesto un consulto perchè non riesco ad identificarmi solo nella patologia ansiogena, e la mia instabilità emotiva sta rovinando il mio rapporto con il partner, che prova ad aiutarmi ma non sa come fare e io non so essere sereno con lei
(sono già seguito da uno psicologo)
Volevo capire se qualcuno terzo avesse una diagnosi o un idea di quello che sia il problema.
Se servono altri dettagli risponderò.
Grazie mille
Da 5 anni mi trovo in una situazione psicologica nella quale non riesco ad inquadrarmi, e a quanto pare neanche i professionisti da me consultati ( medico di base e psicologo).
Mi spiego meglio, tutto iniziò 5 anni fa, a cena con la mia ex ragazza (mai avuto nessun problema fino ad allora, tranne una versione più leggera del fatto che sto a raccontarvi), ad un certo punto nel bel mezzo del pasto (ero tranquillo senza pensieri negativi) lo stomaco mi si chiude di colpo, provo una forte sensazione di calore che dai piedi raggiunge il viso con una nausea tremenda, non ho rigettato ma mi è stato impossibile continuare la cena in quanto anche solo l'odore di cibo mi dava conati.
All'esterno del locale mi sentivo agitato, sudavo freddo e avevo un nodo in gola, tanto da fare fatica a parlare.
Dopo questo episodio mi è stato praticamente impossibile uscire a cena con altre persone che non fossero la mia famiglia o il mio migliore amico.
Ho reagito evitando di andare a mangiare fuori casa (non è una cosa di cui mi interessava)
per 3 anni ho avuto solo questo problema ma ad un certo punto mentre ero in auto (in galleria) con la mia attuale fidanzata ho iniziato ad avere uno strano fastidio al collo e agli occhi, tanto da doverli socchiudere come quando si è esposti ad una forte fonte luminosa... in galleria in pratica vedevo che l'auto era ferma e la galleria muoversi, una senzazione tremenda, ho resistito fino alla fine della galleria, ho accostato ed ho avuto un attacco di panico con crisi di pianto.
Dopo quell'evento faccio ancora ad oggi fatica ad andare in auto e ho paura ad allontanarmi da casa, per paura di avere ansia o panico.
dopo un anno di sintomi ( sensazioni strane al colllo, agli occhi, con vista nitida al centro ma sfocata ai lati, pressione alla testa e sporadici capogiri) ho avuto una settimana di attacchi di panico preceduti da vetigini e vista con una pesante colorazione arancione.
Dopo una terapia di 9 mesi con Paroxetina(20mg) e Xanax(1mg al bisogno) (poco efficaci in quanto anche sotto SSRI avevo ancora le mie limitazioni descritte sopra xanax aiuta ma mi rende uno zombie) mi trovo con i miei problemi invariati a cui si è aggiunto una pesante instabilità emotiva (con il partner, faccio fatica a capire ciò che provo, ogni giorno provo sentimenti diversi, cambiamenti anche su base oraria, non solo a giornate) e ho ancora i sintomi sopra descritti, anche in questo momento, vista isolata al centro, come se il resto non fosse da mettere a fuoco, pressione alla nuca e leggero nodo alla gola.
Ho chiesto un consulto perchè non riesco ad identificarmi solo nella patologia ansiogena, e la mia instabilità emotiva sta rovinando il mio rapporto con il partner, che prova ad aiutarmi ma non sa come fare e io non so essere sereno con lei
(sono già seguito da uno psicologo)
Volevo capire se qualcuno terzo avesse una diagnosi o un idea di quello che sia il problema.
Se servono altri dettagli risponderò.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
Qualche domanda
- il suo psicologo è anche psicoterapeuta?
- come sono cadenzate le sedute? Ogni quanto tempo si svolgono?
- come si svolgono le sedute?
- durante la terapia, riceve istruzioni e compiti da svolgere da parte del Collega?
- per la terapia farmacologica, si è avvalso di una consulenza/visita psichiatrica?
Qualche domanda
- il suo psicologo è anche psicoterapeuta?
- come sono cadenzate le sedute? Ogni quanto tempo si svolgono?
- come si svolgono le sedute?
- durante la terapia, riceve istruzioni e compiti da svolgere da parte del Collega?
- per la terapia farmacologica, si è avvalso di una consulenza/visita psichiatrica?
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Egr. dott. Pizzoleo
-sinceramnete a questa domanda non saprei rispondere
- una seduta ogni 15 gg o una ogni 30gg dipende dalla situazione al momento dell'ultima seduta
- si svolgono come un normale colloquio in cui esprimo come sto e se si sono verificati episodi spiacevoli nei giorni tra le sedute
- si ho ricevuto compiti, ad esempio un diario, l'elenco delle cose che mi agitano, cose del genere
- no, il medico di base mi ha prescritto i farmaci sopra citati
Cordiali saluti
-sinceramnete a questa domanda non saprei rispondere
- una seduta ogni 15 gg o una ogni 30gg dipende dalla situazione al momento dell'ultima seduta
- si svolgono come un normale colloquio in cui esprimo come sto e se si sono verificati episodi spiacevoli nei giorni tra le sedute
- si ho ricevuto compiti, ad esempio un diario, l'elenco delle cose che mi agitano, cose del genere
- no, il medico di base mi ha prescritto i farmaci sopra citati
Cordiali saluti
[#3]
Allora:
- è bene che lei si informi se il collega è anche terapeuta. Nel caso in cui non lo fosse: cerchi un collega psicologo specialista in psicoterapia
- sedute così distanziate nel tempo (15/30 giorni), non sono assolutamente terapeutiche e quindi non utili. Gli incontri psicoterapici devono avere la cadenza di almeno 1 volta (ora) a settimana.
- per la terapia farmacologica, si affidi assolutamente ad un medico psichiatra. Unico medico specialista e competente nella psicofarmacologia. E discuta con lo psichiatra anche della sua instabilità affettiva oltre che dell'ansia.
- quando ci si reca da uno Psicologo, è bene sapere:
* se è o meno specializzato in psicoterapia. Altrimenti non può attuare terapia.
* che tipo di orientamento psicoterapico utilizza. Non tutti gli orientamenti terapeutici vanno bene per il trattamento di tutti i malesseri psichici.
proprio per quanto detto,
Le allego una breve guida da cui può prendere spunto https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
cordialmente
- è bene che lei si informi se il collega è anche terapeuta. Nel caso in cui non lo fosse: cerchi un collega psicologo specialista in psicoterapia
- sedute così distanziate nel tempo (15/30 giorni), non sono assolutamente terapeutiche e quindi non utili. Gli incontri psicoterapici devono avere la cadenza di almeno 1 volta (ora) a settimana.
- per la terapia farmacologica, si affidi assolutamente ad un medico psichiatra. Unico medico specialista e competente nella psicofarmacologia. E discuta con lo psichiatra anche della sua instabilità affettiva oltre che dell'ansia.
- quando ci si reca da uno Psicologo, è bene sapere:
* se è o meno specializzato in psicoterapia. Altrimenti non può attuare terapia.
* che tipo di orientamento psicoterapico utilizza. Non tutti gli orientamenti terapeutici vanno bene per il trattamento di tutti i malesseri psichici.
proprio per quanto detto,
Le allego una breve guida da cui può prendere spunto https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
cordialmente
[#5]
Verosimilmente, i sintomi descritti sono riconducibili ad una importante componente ansiosa. Se oltre la sintomatologia ansiosa, sussistono altri sintomi di malessere psichico o organico, mi dispiace ma da una postazione online, è da veggenti poterlo anche ipotizzare.
Badi bene però che le sue ultime domande: "Quindi per quanto riguarda gli avvenimenti sopra citati, se condo lei di che potrebbe trattarsi? solo ansia? oppure altro?". Altro non sono che domande caratterizzate da ansia.
Comunque si. Si avvalga di una consulenza psichiatrica e in parallelo di una psicoterapia mirata. La combinazione psicofarmacologica e psicoterapica, rappresenta il Gold standard nella diagnosi e nella terapia dei disagi psichici.
Segua questa strada
e se lo desidera ci faccia sapere
Badi bene però che le sue ultime domande: "Quindi per quanto riguarda gli avvenimenti sopra citati, se condo lei di che potrebbe trattarsi? solo ansia? oppure altro?". Altro non sono che domande caratterizzate da ansia.
Comunque si. Si avvalga di una consulenza psichiatrica e in parallelo di una psicoterapia mirata. La combinazione psicofarmacologica e psicoterapica, rappresenta il Gold standard nella diagnosi e nella terapia dei disagi psichici.
Segua questa strada
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.1k visite dal 05/06/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.