Depressione, esser da soli e dove chieder aiuto

Se ho sbagliato nel scrivere qualcosa chiedo scusa, ma ho davvero bisogno e scrivo con tutta la sincerità che riesco.
Salve sono un ragazzo di 26 anni, ho bisogno di aiuto perché non so dove sbattere la testa, ho avuto un infanzia difficile, ho subito violenze fisiche da quando avevo 6 anni circa, non ho avuto rapporto a parere mio genitoriale da parte di madre (mio padre dopo il divorzio è rimasto nella città dove abitavamo e ho traslocato con mia mamma altrove). Avendo sempre paura e crescendo da solo senza rapporto genitoriale e vedendo in me gia con la pubertà un fallito ( non ho ne diploma, ne patente ne nulla) in quanto io non facevo le cose perché non avevo la mente di uno che da giovane sapeva che poi sarei finito innquesta situazione, anzi mi dicevo, tanto anche se faccio le cose la situazione famigliare è uguale( anche se davo soddisfazioni la situazione non migliorava per intenderci) indi per cui ero un ragazzo ribelle evitavo di star in casa, venivo cacciato di casa e quant altro (specifico che non ho problemi ne di droghe, ne di alcoolismo, ne di altri atteggiamenti antisociali). Andando più spediti nel futuro son arrivato a lavorare 4 anni nel lavoro di mianmadre e suo compagno (tale compagno era presente fin da quando ero piccolo dopo pochi anni dal divorzio) ho abitato quasi 3 anni da solo e solo da unnmese son tornato dai miei, a livello economico non ho mai trovato stabilitá, cercar e far lavori per me è difficile, e so di essere un idiota in quanto la soluzione sarebbe andarmene fregarmene ed essere autonomo, ma non riesco, quando trovo un lavoro rifiuto e ho paura anghe a cercarlo perchè ho paura di parlare ed affrontare le persone, ho cali di umore elevati e mediamente frequenti, appena ho un accumulo di problemi crollo, andare in luoghi affollati mi agita parecchio e scruto sempre gli sguardi delle persone per capire se un luogo è sicuro o meno. Per fortuna ho una mente solida e davvero nonostante l esser solo mi son rialzato troppe volte e leggendo libri a riguardo son riuscito a proseguire fino ad oggi, ma ora chiedo aiuto in quanto ora che i miei hanno chouso rapporto con me(in quanto delusi come genitori e che non ho mai dato soddisfazioni alcune) mi ritrovo senza famiglia, fra mesi senza un tetto, senza soldi, con umore che non mi permette di reagire...non lo faccio apposta ma non riesco a reagire, mi sento totalmente nel fosso, e ho pensieri molto brutti nella testa per non andare avanti a vivere, io odio provare pena per me stesso e sto incominciando a provarla, credo di aver sbagliato tutto e se scrivo qua e perche provo ancora a chiedefe e cercar soluzione....ma davvero son triste, senza forze e non so dove andare e cosa fare. Incrocio le dita e in attesa di risposta pongo cordiali saluti!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

i momenti di difficoltà capitano, ma ciò che mi pare di percepire è che ora ci sia anche la stanchezza di affrontare questa situazione.

Da una parte, credo ci sia l'idea che è mancata una certa protezione da parte della Sia famiglia e anche ora si sente troppo solo per poter affrontare la situazione di difficoltà.

Talvolta capita. Ma è possibile iniziare a guardare la problematica da un'altra angolazione per poter così vedere quali altre soluzioni potrebbero esserci.

Mi pare anche che Lei abbia un giudizio troppo dure verso se stesso: qui non si tratta di avere sentimenti di pena verso se stesso, ma di imparare a guardarsi nel giusto modo, magari provando a guardare quel bambino che aveva bisogno di protezione.

Che ne pensa?

Infine, perchè non prenotare un colloquio psicologico direttamente all'ASL della zona per poter affrontare il problema NON da solo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica