Università, non riesco a laurearmi e a finire. Rende la mia vita un angoscia
Buongiorno a tutti, dico Sin da ora grazie a chi mi ascolterà.
Sono una ragazza di 26 anni, che ancora non si è laureata. Questa è una cosa che mi provoca enormi disagi nella vita, poiché quasi tutti queli che mi circondano si sono laureati. Sono iscritta alla facoltà di Economia, una facoltà che non ho scelto per passione ma perché nel momento in cui avevo espresso la mia preferenza verso altre facoltà in particolare modo architettura non sono stata appoggiata, periodo alla fine del liceo particolare poiché mio padre stava davvero male. Ho una situazione familiare interna molto complicata, ho dei genitori che sono eterni bambini incapaci di gestire una famiglia, ho avuto mio nonno è ora attualmente mia zia che gestiscono i nostri affari (ora con il suo aiuto sto cercando di occuparmene io). Al secondo anno di università volevo cambiare, vedendo che il mio studio si stava rivelando inconcludente poiché non era la mia strada. Ero bravisssima a scuola ma all'università tutto andava male e non riuscivo ad apprendere. Volevo cambiare e ho lottato al secondo e al terzo anno per questo ma mia madre mi faceva le guerre, dicendo una delle sue mille cose insensate su cosa avrebbero le persone e che ormai a questo punto non aveva senso. E mio padre se ne è fregato come ogni cosa e momento della mia vita, anche ora nonostante stia male non da importanza alla sua famiglia. Fatto sta non ho cambiato. Dai 23 anni ai 25 ho lavorato e ho interrotto gli studi. Qua mi sono resa conto che non si può vivere con un lavoro saltuario dove i datori se ne approfittano (qua sono stata anche sfortunata perché il mio datore non aveva scrupoli nei confronti dei dipendenti). Sostenuta da un amico di famiglia e dal mio ragazzo ho ripreso lo studio continuando a lavorare il pomeriggio. A gennaio sono riuscita a dare due materie Tra cui diritto commerciale che è stato il giorno dopo la morte di mia nonna. Sono stata molto orgogliosa di me stessa. Merito anche del mio ragazzo che mi è stato vicino in ogni momento di studio senza lasciarmi un attimo e dandomi tanta forza. Ora Il mio ragazzo (medico) sta lavorando in una guardia medica e non c è.. Ma ho un blocco. A casa non riesco a studiare, il clima è pessimo.. mio padre mentalmente c è pochissimo e urla sempre con la televisione, e se non ci penso io mia madre e mia sorella lo ignorano, e lotto con mia madre per questo come per mille altre cose. È un eterna bambina incapace di sbrigarsi le cose ed ha sempre avuto qualcuno che le fa per lei. E adesso sono diventata io perché sennò perdiamo tutto. Ho una famiglia dal lato di mio padre pessima che ci ha fatto minacce pesanti per questione di soldi e eredità (ma questa è un altra storia). Purtroppo ogni volta che apro libro mi rendo conto che questa non era la mia vocazione è ancora mi mancano 11 esami alla laurea. Non so come fare. Ho botti di ansia perenni. Vi prego aiutatemi e datemi qualche consiglio. Grazie mille
Sono una ragazza di 26 anni, che ancora non si è laureata. Questa è una cosa che mi provoca enormi disagi nella vita, poiché quasi tutti queli che mi circondano si sono laureati. Sono iscritta alla facoltà di Economia, una facoltà che non ho scelto per passione ma perché nel momento in cui avevo espresso la mia preferenza verso altre facoltà in particolare modo architettura non sono stata appoggiata, periodo alla fine del liceo particolare poiché mio padre stava davvero male. Ho una situazione familiare interna molto complicata, ho dei genitori che sono eterni bambini incapaci di gestire una famiglia, ho avuto mio nonno è ora attualmente mia zia che gestiscono i nostri affari (ora con il suo aiuto sto cercando di occuparmene io). Al secondo anno di università volevo cambiare, vedendo che il mio studio si stava rivelando inconcludente poiché non era la mia strada. Ero bravisssima a scuola ma all'università tutto andava male e non riuscivo ad apprendere. Volevo cambiare e ho lottato al secondo e al terzo anno per questo ma mia madre mi faceva le guerre, dicendo una delle sue mille cose insensate su cosa avrebbero le persone e che ormai a questo punto non aveva senso. E mio padre se ne è fregato come ogni cosa e momento della mia vita, anche ora nonostante stia male non da importanza alla sua famiglia. Fatto sta non ho cambiato. Dai 23 anni ai 25 ho lavorato e ho interrotto gli studi. Qua mi sono resa conto che non si può vivere con un lavoro saltuario dove i datori se ne approfittano (qua sono stata anche sfortunata perché il mio datore non aveva scrupoli nei confronti dei dipendenti). Sostenuta da un amico di famiglia e dal mio ragazzo ho ripreso lo studio continuando a lavorare il pomeriggio. A gennaio sono riuscita a dare due materie Tra cui diritto commerciale che è stato il giorno dopo la morte di mia nonna. Sono stata molto orgogliosa di me stessa. Merito anche del mio ragazzo che mi è stato vicino in ogni momento di studio senza lasciarmi un attimo e dandomi tanta forza. Ora Il mio ragazzo (medico) sta lavorando in una guardia medica e non c è.. Ma ho un blocco. A casa non riesco a studiare, il clima è pessimo.. mio padre mentalmente c è pochissimo e urla sempre con la televisione, e se non ci penso io mia madre e mia sorella lo ignorano, e lotto con mia madre per questo come per mille altre cose. È un eterna bambina incapace di sbrigarsi le cose ed ha sempre avuto qualcuno che le fa per lei. E adesso sono diventata io perché sennò perdiamo tutto. Ho una famiglia dal lato di mio padre pessima che ci ha fatto minacce pesanti per questione di soldi e eredità (ma questa è un altra storia). Purtroppo ogni volta che apro libro mi rendo conto che questa non era la mia vocazione è ancora mi mancano 11 esami alla laurea. Non so come fare. Ho botti di ansia perenni. Vi prego aiutatemi e datemi qualche consiglio. Grazie mille
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Gentile ragazza,
prima di pensare agli studi, credo dovresti risolvere tutti questi problemi che hai descritto e affrontarli in un modo più distaccato.
Mi rendo conto che non è facile vivere la situazione a casa, ma potresti discuterne personalmente con uno psicologo psicoterapeuta per capire in che modo potresti essere più efficace, anche nello studio.
Non mi riferisco al fatto di risolvere i problemi a casa, che probabilmente resteranno tali, ma di modificare il tuo atteggiamento e di vivere questa situazione senza quell'eccessivo coinvolgimento che ti fa soffrire.
Cordiali saluti,
prima di pensare agli studi, credo dovresti risolvere tutti questi problemi che hai descritto e affrontarli in un modo più distaccato.
Mi rendo conto che non è facile vivere la situazione a casa, ma potresti discuterne personalmente con uno psicologo psicoterapeuta per capire in che modo potresti essere più efficace, anche nello studio.
Non mi riferisco al fatto di risolvere i problemi a casa, che probabilmente resteranno tali, ma di modificare il tuo atteggiamento e di vivere questa situazione senza quell'eccessivo coinvolgimento che ti fa soffrire.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Carissima, concordo con la Collega è giunta l'ora di mettere in atto un sano pragmatismo, studiare e lasciar perdere tutto il resto, che del resto non puoi cambiare, un supporto anche farmacologico insieme ad un percorso con un Collega de visu, possono aiutarti a .. passare il guado..non puoi cambiarli, carissima,ma puoi salvarti la vita, anche questo lavoro, come tutti, dipenderà da come lo guardi e da come lo prendi, c'è sempre un lato umano che può renderlo più interessante , ad esempio..
Bisogna finire gli esami , presto e bene.. datti delle scadenze e rispettale senza fare di più, più libri, più ripassi, come alle volte accade per ansia..
Coraggio, al di là del guado c'è la tua vita futura .. serena..
Bisogna finire gli esami , presto e bene.. datti delle scadenze e rispettale senza fare di più, più libri, più ripassi, come alle volte accade per ansia..
Coraggio, al di là del guado c'è la tua vita futura .. serena..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 22.5k visite dal 01/06/2017.
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