Inadeguatezza col mio corpo

Gentili dottori, vi scrivo perché dinanzi a un bivio: chiedere un vostro aiuto o continuare a dare di matto.
Come è facile evincere dal titolo del topic, soffro una certa inadeguatezza nei confronti del mio corpo. Tale problematica sorge quando mi accorgo che il mio apparato genitale possiede una misura "mediocre", ma ampiamente nella norma, come spiegatomi da un preparato collega andrologo. Il fatto è che ne sono ossessionato.
Ho una ragazza con la quale non ho ancora avuto dei rapporti, nonostante lei abbia più volte espresso la sua assoluta volontà di praticarne. Ella mi dice che non devo vergognarmi, poiché non è presente nessuna inadeguatezza in me. Ovviamente, non è così. Per quanto detesti ammetterlo, riporto, in modo astratto, una sua confessione, nella quale asserisce che un paio di centimetri in più sarebbero stati l'ideale. Per via di questa situazione ho praticamente limitato al minimo i rapporti intimi e ho cominciato a praticare autolesionismo da un po' di tempo.
Confesso che nutro un profondo disprezzo verso quei soggetti maschili che vantano misure maggiori delle mie, compresi amici, con i quali ho troncato le uscite nei giorni liberi.
Odio chi mi è superiore sotto questo aspetto.
La mia compagna dice che sto impazzendo, che ho smesso di ragionare con fermezza e che fisso la mia attenzione su cose futili.
Riconosco di aver bisogno di aiuto, quindi chiedo a voi un consiglio su come attenuare questo mio complesso.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"chiedere un vostro aiuto o continuare a dare di matto"

Gentile Utente,
Esiste una terza, valida, opportunità: la consulenza de visu, e l'eventuale terapia.

Rimendneo online non sanera il suo disagio, anzi lo nutrirà.

Consulti qusato canale salute, troverà parecchi spunti di riflessione, e soprattutto, come fare per guarire

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/127-pene-piccolo-dimensione-dei-genitali.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ho letto l'allegato, dottoressa, e nulla si è placato, anzi. Avere la conferma che la mia sessualità rientra nel minimo indispensabile, non fa altro che aumentare il risentimento nei confronti del mio corpo. No, non prendo in considerazione l'eventualità della terapia, poiché non dispongo né del tempo, né del denaro per sostenerla. Questa era la mia ultima spiaggia.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Il tempo quando si ha un disagio si trova.

Il denaro non serve, trova validi colleghi anche in convenzione.

Rimangono i meccanismi di difesa della sua psiche.

Noi, online, non siamo l'ultima spiaggia, la la spiaggia intermedia che orienta l'utente sul percorso risolutivo da poter intraprendere.

È un vero delitto alla sua giovane era vivere con questa spada di Damocle sulla testa, non crede?
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Utente
Utente
Gentile dottoressa, coi miei quasi vent'anni ho imparato che è vero, chi si accontenta gode, m trovo difficile trovar pace quando le misure non superano i 15.5 cm. A detta di tutti gli andrologi e urologi, tali dimensioni non sono affatto da buttare, tutt'altro; eppure mi è praticamente impossibile accettarmi per ciò che sono e vivere decentemente la mia vita, che ultimamente, è divenuta un vero e propri calvario.
Non capisco molto di psicologia femminile, ma comprendo perfettamente quella maschile. È assodato, comunque, che entrambe le parti vedano un fallo grosso come simbolo indiscusso di virilità.
E io, a mio parere, non lo sono affatto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

come tu stesso asserisci, il problema non è tanto nelle misure, ma nella percezione che tu hai e soprattutto nel significato personale che tu attribuisci.

Dici che stai procrastinando i rapporti sessuali con la tua ragazza a causa di questo tuo problema, ma non ho mica capito se ne hai già avuti oppure no e, se sì, come è andata.
Hai riscontrato difficoltà anche in passato?

Devi considerare anche che quella legata alle misure, di solito, è una credenza piuttosto diffusa tra i ragazzi (ma non tra le ragazze): ciò che genera piacere in una ragazza non è la misura del pene e ciò che rende un uomo virile non è neppure la lunghezza del pene.

Tu scrivi: "... eppure mi è praticamente impossibile accettarmi per ciò che sono e vivere decentemente la mia vita, che ultimamente, è divenuta un vero e propri calvario. "

Sta a te decidere se renderla un calvario, oppure decidere di maturare e modificare le tue convinzioni a riguardo partendo proprio dall'esperienza concreta.

"...Non capisco molto di psicologia femminile, ma comprendo perfettamente quella maschile. È assodato, comunque, che entrambe le parti vedano un fallo grosso come simbolo indiscusso di virilità. "
Questo non corrisponde affatto al vero, ma si tratta di MITI legati alla sessualità che si avvicinano di più alle chiacchiere da bar che a discorsi con un minimo di scientificità.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"assodato, comunque, che entrambe le parti vedano un fallo grosso come simbolo indiscusso di virilità"

Mi sembra davvero riduttivo correlare la virilità alle dimensioni del pene, davvero.

Mi chiedo invece, se ha risolto la sua pregressa prostatite che le creava così tanti disagi, ed immagino l'abbia obbligata ad attenzionare eccessiavemte la sua genitalità
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Utente
Utente
No, dottoressa, non ho ancora risolto il problema.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Dovrebbe risolvere, la salute psico- sessuale non è disgiunta dalla salute del corpo.
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Utente
Utente
Capisco, dottoressa, ma non credo che questo sia il mio caso. Ho sempre temuto di essere inadeguato sotto quest'aspetto. Per fortuna, grazie all'autolesionismo ho trovato un minimo di sollievo, salvo poi ritornare sulla questione quando mi attraversa la mente.
No, non ho avuto rapporti in precedenza. Nutro una profonda vergogna nei mieI riguardi.