Ossessioni continue. sto impazzendo di nuovo
Gentili dottori
Sono un ragazzo di 21 anni e vi scrivo perché sono disperato.
Sono stato in cura per oltre due anni con psicofarmaci. Alla fine dell'anno scorso ho iniziato a dismetterli lentamente perché mi avevano rovinato la vita. Alla fine della dismissione ho iniziato a guarire dalle ossessioni senza di loro. Mi sono fatto una nuova vita, ho perso i tanti kg che i farmaci mi avevano fatto prendere. Ero felice, sembravo felice. Da due settimane la malattia sta tornando di nuovo ancora più forte di prima. Sono certo che sto impazzendo di nuovo. Ho già ossessioni tutto il giorno, tutti i minuti, tutti i secondi. Inizio a sentire voci e non riesco a concentrarmi.Non dormo nemmeno cinque minuti senza sonniferi.
Vi spiego nel dettaglio cosa mi succede.
Ho ossessioni che mi fanno credere che se non risolvo tutto divento come un altra persona: sempre una persona brutta fisicamente o comunque un aktra persona. Già la malattia non mi fa vedere più per quello che sono ora, un bel ragazzo, ma mi fa vedere per quello che vuole lei: un mostro, brutto.
Penso a come mi avevano fatto diventare gli psicofarmaci fisicamente e il solo fatto di pensarlo o ricordarlo mi fa credere che perché l'ho pensato torno ad essere come prima. Mi guardo allo specchio e non riesco a vedere realmente chi sono. Se mi guardo senza aver risolto mentalmente un ossessione credo che quel pensiero mi ha modificato fisicamente e mi ha fatto diventare brutto o come un altra persona. È come se qualcuno mi dicesse: " non puoi essere bello, non puoi essere migliore degli altri, perderai tutto quello che hai". È così la malattia mi pone limiti, mi dice cosa fare e cosa non fare perché magari se faccio quella cosa torno nel passato o divento brutto. Mi tornano nella mente continue scene del passato e ogni volta devo compulsare ripercorrendo le fasi successive della mia vita fino ad oggi altrimenti torno nel passato.
Arrivo la sera stremato dalle ossessioni e se non fosse per i sonniferi continuerebbero incessantemente per tutta la notte. Domenica avevo deciso di suicidarmi. Non tolleravo l'idea di dover rivivere le stesse sofferenze. Avevo già scritto una lettera di addio ai miei.Poi ho scelto di vivere. Ma la malattia mi tormenta con nuove e sempre più stringenti ossessioni e sto impazzendo. Devo compulsare continuamente, devo controllarmi continuamente allo specchio per essere sicuro di aver risolto tutto e di non aver perso nulla o essere diventato brutto.
Credo fortemente a tutto quello che mi passa per la testa. Sento voci che mi dicono " sei quella persona, assomigli a quella persona" o cose del genere e ci credo. È così devo compulsare in un processo mentale senza fine. Perché finisce un ossessione e ne inizia un altra. Anche se sto con altri non parlo perché sono troppo impegnato mentalmente in questi pensieri.
Sono stanco, stremato, triste. Piango continuamente. Non voglio più prendere farmaci perché non tollererei i loro effetti colleterali già sperimentati.
Cosa pensate di queste ossessioni?
Buonaserata
Sono un ragazzo di 21 anni e vi scrivo perché sono disperato.
Sono stato in cura per oltre due anni con psicofarmaci. Alla fine dell'anno scorso ho iniziato a dismetterli lentamente perché mi avevano rovinato la vita. Alla fine della dismissione ho iniziato a guarire dalle ossessioni senza di loro. Mi sono fatto una nuova vita, ho perso i tanti kg che i farmaci mi avevano fatto prendere. Ero felice, sembravo felice. Da due settimane la malattia sta tornando di nuovo ancora più forte di prima. Sono certo che sto impazzendo di nuovo. Ho già ossessioni tutto il giorno, tutti i minuti, tutti i secondi. Inizio a sentire voci e non riesco a concentrarmi.Non dormo nemmeno cinque minuti senza sonniferi.
Vi spiego nel dettaglio cosa mi succede.
Ho ossessioni che mi fanno credere che se non risolvo tutto divento come un altra persona: sempre una persona brutta fisicamente o comunque un aktra persona. Già la malattia non mi fa vedere più per quello che sono ora, un bel ragazzo, ma mi fa vedere per quello che vuole lei: un mostro, brutto.
Penso a come mi avevano fatto diventare gli psicofarmaci fisicamente e il solo fatto di pensarlo o ricordarlo mi fa credere che perché l'ho pensato torno ad essere come prima. Mi guardo allo specchio e non riesco a vedere realmente chi sono. Se mi guardo senza aver risolto mentalmente un ossessione credo che quel pensiero mi ha modificato fisicamente e mi ha fatto diventare brutto o come un altra persona. È come se qualcuno mi dicesse: " non puoi essere bello, non puoi essere migliore degli altri, perderai tutto quello che hai". È così la malattia mi pone limiti, mi dice cosa fare e cosa non fare perché magari se faccio quella cosa torno nel passato o divento brutto. Mi tornano nella mente continue scene del passato e ogni volta devo compulsare ripercorrendo le fasi successive della mia vita fino ad oggi altrimenti torno nel passato.
Arrivo la sera stremato dalle ossessioni e se non fosse per i sonniferi continuerebbero incessantemente per tutta la notte. Domenica avevo deciso di suicidarmi. Non tolleravo l'idea di dover rivivere le stesse sofferenze. Avevo già scritto una lettera di addio ai miei.Poi ho scelto di vivere. Ma la malattia mi tormenta con nuove e sempre più stringenti ossessioni e sto impazzendo. Devo compulsare continuamente, devo controllarmi continuamente allo specchio per essere sicuro di aver risolto tutto e di non aver perso nulla o essere diventato brutto.
Credo fortemente a tutto quello che mi passa per la testa. Sento voci che mi dicono " sei quella persona, assomigli a quella persona" o cose del genere e ci credo. È così devo compulsare in un processo mentale senza fine. Perché finisce un ossessione e ne inizia un altra. Anche se sto con altri non parlo perché sono troppo impegnato mentalmente in questi pensieri.
Sono stanco, stremato, triste. Piango continuamente. Non voglio più prendere farmaci perché non tollererei i loro effetti colleterali già sperimentati.
Cosa pensate di queste ossessioni?
Buonaserata
[#1]
Gentile utente,
Partiamo dal presupposto che, per quanto lei (comprensibilmente) possa vivere questa situazione in modo catastrofico, la teoria e la pratica clinica, ci dicono l'opposto. Ovvero che: le possibilità di guarire ci sono eccome anche quando il disturbo assume carattere di intollerabilità e gravità!
"Cosa pensate di queste ossessioni?"
il disturbo ossessivo compulsivo è un malessere abbastanza invalidante ed emotivamente doloroso, soprattutto quando raggiunge picchi molto acuti di: intensità, frequenza e durata.
Ma è un disturbo da cui si può guarire ed uscirne.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che utilizzi tecniche specifiche per il DOC (e scientificamente consolidate da ricerca scientifica), al fine di porre rimedio alle ossessioni e compulsioni di cui ci parla?
Ps: per quanto tempo ha seguito la cura farmacologica?
Partiamo dal presupposto che, per quanto lei (comprensibilmente) possa vivere questa situazione in modo catastrofico, la teoria e la pratica clinica, ci dicono l'opposto. Ovvero che: le possibilità di guarire ci sono eccome anche quando il disturbo assume carattere di intollerabilità e gravità!
"Cosa pensate di queste ossessioni?"
il disturbo ossessivo compulsivo è un malessere abbastanza invalidante ed emotivamente doloroso, soprattutto quando raggiunge picchi molto acuti di: intensità, frequenza e durata.
Ma è un disturbo da cui si può guarire ed uscirne.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che utilizzi tecniche specifiche per il DOC (e scientificamente consolidate da ricerca scientifica), al fine di porre rimedio alle ossessioni e compulsioni di cui ci parla?
Ps: per quanto tempo ha seguito la cura farmacologica?
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Ex utente
Salve dottori e grazie
Ho seguito la cura farmacologia per quasi due anni. A fine febbraio di questo anno ho dismesso completamente i farmaci.
Non li prenderò più. Troppe sofferenze causano e non le tollererei di nuovo.
Sembravo guarito in questi mesi. Invece la malattia sta tornando con tutte le sue crudeltà.
Edivenzia qualche altro disturbo oltre a quello ossessivo nei sintomi che ho illustrato?
Saluti
Ho seguito la cura farmacologia per quasi due anni. A fine febbraio di questo anno ho dismesso completamente i farmaci.
Non li prenderò più. Troppe sofferenze causano e non le tollererei di nuovo.
Sembravo guarito in questi mesi. Invece la malattia sta tornando con tutte le sue crudeltà.
Edivenzia qualche altro disturbo oltre a quello ossessivo nei sintomi che ho illustrato?
Saluti
[#3]
Gentile utente,
Purtroppo il DOC ha proprio le caratteristiche che lei ha illustrato. Quando sembra che ci si è finalmente liberati da ossessioni e rituali,è sufficiente: un evento stressante, un pensiero sgradevole, un cambio stagionale (soprattutto quando si va verso il caldo estivo) etc etc, che il disturbo ritorna prepotentemente a farsi sentire, occupando in modo costante e doloroso tutta la quotidianità mentale fino allo sfinimento che fisiologicamente subentra per stanchezza.
Quello che sta succedendo a lei, accade a moltissime altre persone, con il medesimo problema, che utilizzano esclusivamente una terapia psicofarmacologica nella cura di un disturbo psichico. La molecola, il principio attivo, se non combinati ad una psicoterapia, fanno sì che il paziente stia meglio, ma una volta terminata la cura farmacologica, le ricadute non sono rare. Questo perché? Perché il vero principio attivo è lei (non il farmaco).
Per questo, quello che le propongo è la necessità di contattare un/una Collega Psicologo Psicoterapeuta per intraprendere un processo terapeutico mirato alla risoluzione dei sintomi.
Le linko un articolo da cui prendere spunto per scegliere l'approccio terapeutico che ritiene più consono. https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
La terapia cognitivo-comportamentale o la terapia breve strategica, sono considerati dalla comunità scientifica, gli approcci metodologici maggiormente indicati nel trattamento del Doc.
si avvalga del sito nazionale ordine psicologi www.psy.it, per contattare il/la collega che ritiene più congeniale. Telefoni all'ordine psicologi della sua Regione (il numero lo troverà sul sito) per assicurarsi che lo Psicologo sia specialista in psicoterapia.
"Edivenzia qualche altro disturbo oltre a quello ossessivo nei sintomi che ho illustrato?"
mi dispiace ma, come lei comprenderà, online sarebbe da veggenti poter rispondere a questa domanda. Domanda alla quale potrà rispondere il/la collega che contatterà.
Questa è la strada più utile da seguire!
Purtroppo il DOC ha proprio le caratteristiche che lei ha illustrato. Quando sembra che ci si è finalmente liberati da ossessioni e rituali,è sufficiente: un evento stressante, un pensiero sgradevole, un cambio stagionale (soprattutto quando si va verso il caldo estivo) etc etc, che il disturbo ritorna prepotentemente a farsi sentire, occupando in modo costante e doloroso tutta la quotidianità mentale fino allo sfinimento che fisiologicamente subentra per stanchezza.
Quello che sta succedendo a lei, accade a moltissime altre persone, con il medesimo problema, che utilizzano esclusivamente una terapia psicofarmacologica nella cura di un disturbo psichico. La molecola, il principio attivo, se non combinati ad una psicoterapia, fanno sì che il paziente stia meglio, ma una volta terminata la cura farmacologica, le ricadute non sono rare. Questo perché? Perché il vero principio attivo è lei (non il farmaco).
Per questo, quello che le propongo è la necessità di contattare un/una Collega Psicologo Psicoterapeuta per intraprendere un processo terapeutico mirato alla risoluzione dei sintomi.
Le linko un articolo da cui prendere spunto per scegliere l'approccio terapeutico che ritiene più consono. https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
La terapia cognitivo-comportamentale o la terapia breve strategica, sono considerati dalla comunità scientifica, gli approcci metodologici maggiormente indicati nel trattamento del Doc.
si avvalga del sito nazionale ordine psicologi www.psy.it, per contattare il/la collega che ritiene più congeniale. Telefoni all'ordine psicologi della sua Regione (il numero lo troverà sul sito) per assicurarsi che lo Psicologo sia specialista in psicoterapia.
"Edivenzia qualche altro disturbo oltre a quello ossessivo nei sintomi che ho illustrato?"
mi dispiace ma, come lei comprenderà, online sarebbe da veggenti poter rispondere a questa domanda. Domanda alla quale potrà rispondere il/la collega che contatterà.
Questa è la strada più utile da seguire!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.2k visite dal 31/05/2017.
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