Rapporto fra i miei genitori
Salve,
scrivo per ricevere un vostro parere, e magari anche dei consigli, su una situazione che da anni ormai mi crea molta agitazione. Da 5 anni ormai vivo da sola, lontana da casa, ho studiato, mi sono laureata e ora ho anche un lavoro che mi permette di mantenermi da sola. Ho anche un compagno meraviglioso con cui sto benissimo, e delle amicizie sincere. Ma da tutta la vita mi scontro con il rapporto contrastato tra i miei genitori. Non sono mai stati una coppia affiatata, il loro matrimonio non va bene, e diversi anni fa c'è stata anche una breve separazione dovuta ad un tradimento da parte di mio padre. I miei si sono poi riconciliati, ma i loro litigi continui mi hanno sempre creato molto stress e ansia sin da bambina. Mi sono sempre fatta carico delle loro crisi cercando di riappacificarli, ma poi mi sono rassegnata al fatto che fra loro sarà sempre così. Sono anche arrivata a soffrire di attacchi di panico, che ora ormai ho superato e che riesco a tenere sotto controllo. Rimango comunque una persona piuttosto ansiosa.
Mio padre non ci ha mai fatto mancare nulla economicamente, ma dal punto di vista affettivo è sempre stato un pessimo marito e un padre assente. Mia madre mi ha detto poco fa che sospetta che lui abbia di nuovo una storia con un'altra donna, dice di sentire squillare il suo cellulare ma lui nega sempre, e che subito dopo si chiude in una stanza secondo lei a rispondere a chi lo cercava. Io non so che fare, vorrei cercare di tenermi fuori dal loro rapporto, ma allo stesso tempo queste confidenze di mia madre (con cui ho uno splendido rapporto) mi rendono molto ansiosa.
Soprattutto questi episodi di violenza verso le donne che si sentono ultimamente in televisione, mi fanno temere che, se tra i miei dovesse subentrare una nuova crisi, possa succedere qualcosa di terribile a mia madre. Mio padre non è mai stato una persona violenta, solo una volta molti anni fa ha cercato di colpire mia madre durante un forte litigio, ma io e mio fratello siamo riusciti a calmarlo. Forse questi miei pensieri sono un po' esagerati e "paranoici", però il mio essere ansiosa e lontana da casa mi fa preoccupare, perchè non posso tenere i miei sotto controllo.
Da pochi mesi abbiamo avuto un grave e improvviso lutto in famiglia, che non abbiamo ancora superato, e forse anche questo mi fa essere più pessimista e "tragica". Vorrei solo capire come comportarmi per allentare questa tensione che non mi fa vivere bene, e magari sapere cosa ne pensate voi per avere un'opinione e un consiglio più professionale e oggettivo sulla questione.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
scrivo per ricevere un vostro parere, e magari anche dei consigli, su una situazione che da anni ormai mi crea molta agitazione. Da 5 anni ormai vivo da sola, lontana da casa, ho studiato, mi sono laureata e ora ho anche un lavoro che mi permette di mantenermi da sola. Ho anche un compagno meraviglioso con cui sto benissimo, e delle amicizie sincere. Ma da tutta la vita mi scontro con il rapporto contrastato tra i miei genitori. Non sono mai stati una coppia affiatata, il loro matrimonio non va bene, e diversi anni fa c'è stata anche una breve separazione dovuta ad un tradimento da parte di mio padre. I miei si sono poi riconciliati, ma i loro litigi continui mi hanno sempre creato molto stress e ansia sin da bambina. Mi sono sempre fatta carico delle loro crisi cercando di riappacificarli, ma poi mi sono rassegnata al fatto che fra loro sarà sempre così. Sono anche arrivata a soffrire di attacchi di panico, che ora ormai ho superato e che riesco a tenere sotto controllo. Rimango comunque una persona piuttosto ansiosa.
Mio padre non ci ha mai fatto mancare nulla economicamente, ma dal punto di vista affettivo è sempre stato un pessimo marito e un padre assente. Mia madre mi ha detto poco fa che sospetta che lui abbia di nuovo una storia con un'altra donna, dice di sentire squillare il suo cellulare ma lui nega sempre, e che subito dopo si chiude in una stanza secondo lei a rispondere a chi lo cercava. Io non so che fare, vorrei cercare di tenermi fuori dal loro rapporto, ma allo stesso tempo queste confidenze di mia madre (con cui ho uno splendido rapporto) mi rendono molto ansiosa.
Soprattutto questi episodi di violenza verso le donne che si sentono ultimamente in televisione, mi fanno temere che, se tra i miei dovesse subentrare una nuova crisi, possa succedere qualcosa di terribile a mia madre. Mio padre non è mai stato una persona violenta, solo una volta molti anni fa ha cercato di colpire mia madre durante un forte litigio, ma io e mio fratello siamo riusciti a calmarlo. Forse questi miei pensieri sono un po' esagerati e "paranoici", però il mio essere ansiosa e lontana da casa mi fa preoccupare, perchè non posso tenere i miei sotto controllo.
Da pochi mesi abbiamo avuto un grave e improvviso lutto in famiglia, che non abbiamo ancora superato, e forse anche questo mi fa essere più pessimista e "tragica". Vorrei solo capire come comportarmi per allentare questa tensione che non mi fa vivere bene, e magari sapere cosa ne pensate voi per avere un'opinione e un consiglio più professionale e oggettivo sulla questione.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
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>>> vorrei cercare di tenermi fuori dal loro rapporto, ma allo stesso tempo queste confidenze di mia madre (con cui ho uno splendido rapporto) mi rendono molto ansiosa
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Hai detto bene due volte: 1) dovresti cercare di tenerti fuori dal loro rapporto e 2) è proprio il rapporto morboso di "amicizia" fra te e tua madre che non fa altro che rimpallare l'ansia da lei a te e viceversa.
In altre parole non hai ancora fatto quel fondamentale passo di crescita che ti promuove dall'essere soprattutto figlia all'essere soprattutto donna adulta. Qualunque coppia genitoriale ha problemi. Ma non spetta principalmente ai figli risolverli.
Rivolgiti a uno psicologo di persona per un parere e per farti aiutare nei cambiamenti di cui hai bisogno.
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Hai detto bene due volte: 1) dovresti cercare di tenerti fuori dal loro rapporto e 2) è proprio il rapporto morboso di "amicizia" fra te e tua madre che non fa altro che rimpallare l'ansia da lei a te e viceversa.
In altre parole non hai ancora fatto quel fondamentale passo di crescita che ti promuove dall'essere soprattutto figlia all'essere soprattutto donna adulta. Qualunque coppia genitoriale ha problemi. Ma non spetta principalmente ai figli risolverli.
Rivolgiti a uno psicologo di persona per un parere e per farti aiutare nei cambiamenti di cui hai bisogno.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 29/05/2017.
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