Sempre
Buongiorno,
Scrivo per un parere,uno sfogo...
Sono,da sempre, una persona ansiosa,nel corso degli ultimi anni ho sofferto di ipocondria e disturbi d'attacco di panico.
Cura con antidepressivi e ansiolitici per un anno e poi sospensione graduale.
Ci sono periodi in cui,riesco a mettere a freno questa ansia,e altri dove mi sento schiacciata,oppressa,senza respiro..
Sono mamma di un bimbo di due anni e mezzo,sono una mamma presente,felice e orgogliosa.
Di giorno riesco a mascherare la mia ansia,ma la notte vengo letteralmente oppressa da mille pensieri negativi.
Ho sempre paura che possa succedere qualcosa al mio bambino,che possa ammalarsi...
Leggo qualche brutta notizia che riguarda bimbi e temo possa succedere a lui..
Tremo,non respiro e ho tanta rabbia nei miei confronti...
Vorrei essere una persona più "spensierata,leggera"...
Mi dico "hai solo motivi per essere felice" ma poi ho quasi paura di lasciarmi andare a questa serenità,per il terrore che possa cambiare tutto...
Non si può vivere così...
Grazie per la disponibilità.
Scrivo per un parere,uno sfogo...
Sono,da sempre, una persona ansiosa,nel corso degli ultimi anni ho sofferto di ipocondria e disturbi d'attacco di panico.
Cura con antidepressivi e ansiolitici per un anno e poi sospensione graduale.
Ci sono periodi in cui,riesco a mettere a freno questa ansia,e altri dove mi sento schiacciata,oppressa,senza respiro..
Sono mamma di un bimbo di due anni e mezzo,sono una mamma presente,felice e orgogliosa.
Di giorno riesco a mascherare la mia ansia,ma la notte vengo letteralmente oppressa da mille pensieri negativi.
Ho sempre paura che possa succedere qualcosa al mio bambino,che possa ammalarsi...
Leggo qualche brutta notizia che riguarda bimbi e temo possa succedere a lui..
Tremo,non respiro e ho tanta rabbia nei miei confronti...
Vorrei essere una persona più "spensierata,leggera"...
Mi dico "hai solo motivi per essere felice" ma poi ho quasi paura di lasciarmi andare a questa serenità,per il terrore che possa cambiare tutto...
Non si può vivere così...
Grazie per la disponibilità.
[#1]
Gentile utente,
Lei dice: "Sono mamma di un bimbo di due anni e mezzo,sono una mamma presente, FELICE e orgogliosa."
ma subito dopo...
"Di giorno riesco a mascherare la mia ansia,ma la notte vengo letteralmente oppressa da mille pensieri negativi.
Ho sempre paura che possa succedere qualcosa al mio bambino,che possa ammalarsi...
Leggo qualche brutta notizia che riguarda bimbi e temo possa succedere a lui.."
Quindi: felice e serena non è!
Potremmo definirla come "ipocondria per procura". Non è un termine clinico scientificamente riconosciuto, ma lo uso per sintetizzare che, in questo caso, l'ipocondria (OVVERO ANSIA COSTANTE, FREQUENTE ED INTENSA CONNOTATA DAL TIMORE DI POTER AVERE UNA MALATTIA) non è personale ma è "spostata" su suo figlio.
Cosa teme in particolare che possa accadere?
Quali sono i suoi timori?
Ci dice anche di aver seguito delle cure psicofarmacologiche. Quanto sono durate? È stata seguita da un medico psichiatra? Ha mai pensato (o le è stato consigliato) di avvalersi di una terapia psicologica?
"Tremo,non respiro e ho tanta rabbia nei miei confronti..".
Come mai prova rabbia verso se stessa?
"ho quasi paura di lasciarmi andare a questa serenità,per il terrore che possa cambiare tutto..."
Questo è comune nelle persone che sperimentano ansia disfunzionale e difficilmente gestibile. Perché? Perché l'ansia ci pone in una situazione in cui c'è il timore del cambiamento. Quindi: "si preferisce" (non consapevolmente) continuare ad avvertire ansia, temendo anche la possibilità di tornare ad essere sereni.
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
Lei dice: "Sono mamma di un bimbo di due anni e mezzo,sono una mamma presente, FELICE e orgogliosa."
ma subito dopo...
"Di giorno riesco a mascherare la mia ansia,ma la notte vengo letteralmente oppressa da mille pensieri negativi.
Ho sempre paura che possa succedere qualcosa al mio bambino,che possa ammalarsi...
Leggo qualche brutta notizia che riguarda bimbi e temo possa succedere a lui.."
Quindi: felice e serena non è!
Potremmo definirla come "ipocondria per procura". Non è un termine clinico scientificamente riconosciuto, ma lo uso per sintetizzare che, in questo caso, l'ipocondria (OVVERO ANSIA COSTANTE, FREQUENTE ED INTENSA CONNOTATA DAL TIMORE DI POTER AVERE UNA MALATTIA) non è personale ma è "spostata" su suo figlio.
Cosa teme in particolare che possa accadere?
Quali sono i suoi timori?
Ci dice anche di aver seguito delle cure psicofarmacologiche. Quanto sono durate? È stata seguita da un medico psichiatra? Ha mai pensato (o le è stato consigliato) di avvalersi di una terapia psicologica?
"Tremo,non respiro e ho tanta rabbia nei miei confronti..".
Come mai prova rabbia verso se stessa?
"ho quasi paura di lasciarmi andare a questa serenità,per il terrore che possa cambiare tutto..."
Questo è comune nelle persone che sperimentano ansia disfunzionale e difficilmente gestibile. Perché? Perché l'ansia ci pone in una situazione in cui c'è il timore del cambiamento. Quindi: "si preferisce" (non consapevolmente) continuare ad avvertire ansia, temendo anche la possibilità di tornare ad essere sereni.
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Ringrazio davvero tanto per la disponibilità.
Mi scuso per aver scritto di "getto" risultando poco chiara,cercherò di rimediare.
Ho desiderato fortemente questo bambino,ho deciso di smettere momentaneamente di lavorare per dedicarmi a lui i primi anni,che reputo fondamentali.
Sono una mamma attiva,attenta,premurosa,divertente,all'uso eccessivo di TV o altro,preferiamo "sporcarci le mani":dipingere,cucinare,piantare e veder crescere le nostre piante,cantare,suonare,fare giochi d'imitazione.
Sono molto attenta alla sua alimentazione.
Ovviamente tutto questo comporta un carico di stanchezza,che però mi gratifica e mi fa credere di fare(nei limiti della mia autocritica)un buon lavoro...
E' un bambino allegro,poco capriccioso,molto intuitivo,curioso.
Mi impegno a non far trasparire le mie ansie,le mie paure..ed ecco,che quando si "spengono le luci" mi ritrovo in un "campo di battaglia" impari...io,contro tutte le ansie,paranoie,preoccupazioni,timori..
Mi vengono in mente pensieri nefasti,che mi tolgono il respiro..
Ho paura che possa succedergli qualcosa,ho paura di perderlo...
Sempre la notte,mi alzo di continuo,faccio sempre le stesse azioni,in sequenza,perché altrimenti mi convinco possa succedere qualcosa di brutto.
Questo rende le mie notti ancora più infernali..
Qualche mese fa,su un social,la storia di un bimbo malato è deceduto mi ha fatto cadere nel buio più totale,leggevo informazioni,e il pensiero mi faceva tremare....
In questi giorni,il mio bimbo,ha febbre per gola arrossata,(vista dal pediatra)e io tremo ogni volta che lo sento accaldato.
"E se questa febbre nasconde altro?cosa può avere?....."e l'ansia aumenta.
Anche il mese scorso ha avuto febbre alta per tonsillite(prima volta in assoluto di febbre alta)al PS hanno fatto anche il prelievo del sangue,ed io mi spingo a ricercare su internet se da quegli esami si può escludere ogni mia paura,quasi tentata di ripeterli.
Provo rabbia nei miei confronti,perché vorrei riuscire ad essere libera,godermi senza "maschera" le miei giornate..vorrei essere serena e non provare quasi "invidia" per mamme che, almeno ai miei occhi,lo sono...
Vorrei non cadere in continuazione...
Quattro anni fa,seguita da uno psichiatra,ho iniziato una cura di psicofarmaci per un anno.
Sono stata bene,per poi ricadere due anni dopo...
Vorrei tanto star bene..tanto...
Grazie mille.
Mi scuso per aver scritto di "getto" risultando poco chiara,cercherò di rimediare.
Ho desiderato fortemente questo bambino,ho deciso di smettere momentaneamente di lavorare per dedicarmi a lui i primi anni,che reputo fondamentali.
Sono una mamma attiva,attenta,premurosa,divertente,all'uso eccessivo di TV o altro,preferiamo "sporcarci le mani":dipingere,cucinare,piantare e veder crescere le nostre piante,cantare,suonare,fare giochi d'imitazione.
Sono molto attenta alla sua alimentazione.
Ovviamente tutto questo comporta un carico di stanchezza,che però mi gratifica e mi fa credere di fare(nei limiti della mia autocritica)un buon lavoro...
E' un bambino allegro,poco capriccioso,molto intuitivo,curioso.
Mi impegno a non far trasparire le mie ansie,le mie paure..ed ecco,che quando si "spengono le luci" mi ritrovo in un "campo di battaglia" impari...io,contro tutte le ansie,paranoie,preoccupazioni,timori..
Mi vengono in mente pensieri nefasti,che mi tolgono il respiro..
Ho paura che possa succedergli qualcosa,ho paura di perderlo...
Sempre la notte,mi alzo di continuo,faccio sempre le stesse azioni,in sequenza,perché altrimenti mi convinco possa succedere qualcosa di brutto.
Questo rende le mie notti ancora più infernali..
Qualche mese fa,su un social,la storia di un bimbo malato è deceduto mi ha fatto cadere nel buio più totale,leggevo informazioni,e il pensiero mi faceva tremare....
In questi giorni,il mio bimbo,ha febbre per gola arrossata,(vista dal pediatra)e io tremo ogni volta che lo sento accaldato.
"E se questa febbre nasconde altro?cosa può avere?....."e l'ansia aumenta.
Anche il mese scorso ha avuto febbre alta per tonsillite(prima volta in assoluto di febbre alta)al PS hanno fatto anche il prelievo del sangue,ed io mi spingo a ricercare su internet se da quegli esami si può escludere ogni mia paura,quasi tentata di ripeterli.
Provo rabbia nei miei confronti,perché vorrei riuscire ad essere libera,godermi senza "maschera" le miei giornate..vorrei essere serena e non provare quasi "invidia" per mamme che, almeno ai miei occhi,lo sono...
Vorrei non cadere in continuazione...
Quattro anni fa,seguita da uno psichiatra,ho iniziato una cura di psicofarmaci per un anno.
Sono stata bene,per poi ricadere due anni dopo...
Vorrei tanto star bene..tanto...
Grazie mille.
[#3]
La ringrazio molto per le risposte,
Lei è stata chiarissima nella sua prima richiesta. Ero io che avevo bisogno di porle quelle domande per cercare di comprendere meglio (con i limiti che lei ben comprenderà di un consulto online).
Veniamo al dunque: lei ha paura che suo figlio possa morire. Per gestire questa ansia, lei utilizza strategie disfunzionali e non utili:
- gira su internet alla ricerca di chissà quale patologia nascosta...
- si alza, in modo ossessivo (continuativo) di notte, per controllarlo.
- Vorrebbe sottoporlo nuovamente ad esami clinici per escludere ciò che teme MA SOPRATTUTTO PER RASSICURARSI. ma le rassicurazioni all'ansia fanno poco e niente. Infatti, come forse avrà notato, la notte si alza la prima volta per controllare che tutto stia bene e una volta accertatasi, si tranquillizza. Ma per quanto tempo? Dopo un po ci ritorna perché l'ansia "le dice" di tornare a controllare. Detto ciò: le rassicurazioni (di qualsiasi tipo) non curano l'ansia. E le strategie che usa, altro non fanno, che farla restare in un doloroso circolo vizioso ansioso che sarebbe il caso di rompere per il VOSTRO benessere.
Lei ci dice anche di essere una mamma molto attiva, che condivide giochi e tempo con suo figlio. E queste sono importanti risorse a suo favore. Tenga conto però, che pur "indossando una maschera emotiva" durante il giorno (per poi toglierla la notte), suo figlio avverte comunque le sue emozioni dolorose durante il giorno. Perché le emozioni "passano" da una persona all'altra e ancora di più tra madre e un figlio che è cresciuto nella sua pancia per 9 mesi...
Un'altra cosa: "vorrei essere serena e non provare quasi "invidia" per mamme che, almeno ai miei occhi,lo sono...". Dice bene quando dice: "almeno ai miei occhi". Infatti, chi glielo dice che altre mamme non abbiano preoccupazioni per i propri figli?
Ecco. Credo credo che sia arrivato il momento che lei inizi a prendersi cura di sé stessa. Perché prendendosi cura di sé, inevitabilmente farà del bene a lei con delle ricadute positive sul benessere di suo figlio e sulla vostra relazione diadica.
Il mio suggerimento è questo:
- ricontatti lo psichiatra per riprendere eventualmente la terapia farmacologica.
- contatti un/a collega Psicologo Psicoterapeuta.
La terapia combinata: farmacologica e psicoterapica rappresenta il Gold standard nella cura dei malesseri psichici.
Si avvalga del sito dell'ordine nazionale psicologi www.psy.it, per cercare nella sua regione e nella sua zona, il/la collega a lei più congeniale.
Le allego una miniguida di orientamenti psicoterapici che potrà leggere e optare per quello a lei più congeniale https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Saluti cari
Un bacio a suo figlio :-)
Ps: ci faccia sapere come va se lo desidera
Lei è stata chiarissima nella sua prima richiesta. Ero io che avevo bisogno di porle quelle domande per cercare di comprendere meglio (con i limiti che lei ben comprenderà di un consulto online).
Veniamo al dunque: lei ha paura che suo figlio possa morire. Per gestire questa ansia, lei utilizza strategie disfunzionali e non utili:
- gira su internet alla ricerca di chissà quale patologia nascosta...
- si alza, in modo ossessivo (continuativo) di notte, per controllarlo.
- Vorrebbe sottoporlo nuovamente ad esami clinici per escludere ciò che teme MA SOPRATTUTTO PER RASSICURARSI. ma le rassicurazioni all'ansia fanno poco e niente. Infatti, come forse avrà notato, la notte si alza la prima volta per controllare che tutto stia bene e una volta accertatasi, si tranquillizza. Ma per quanto tempo? Dopo un po ci ritorna perché l'ansia "le dice" di tornare a controllare. Detto ciò: le rassicurazioni (di qualsiasi tipo) non curano l'ansia. E le strategie che usa, altro non fanno, che farla restare in un doloroso circolo vizioso ansioso che sarebbe il caso di rompere per il VOSTRO benessere.
Lei ci dice anche di essere una mamma molto attiva, che condivide giochi e tempo con suo figlio. E queste sono importanti risorse a suo favore. Tenga conto però, che pur "indossando una maschera emotiva" durante il giorno (per poi toglierla la notte), suo figlio avverte comunque le sue emozioni dolorose durante il giorno. Perché le emozioni "passano" da una persona all'altra e ancora di più tra madre e un figlio che è cresciuto nella sua pancia per 9 mesi...
Un'altra cosa: "vorrei essere serena e non provare quasi "invidia" per mamme che, almeno ai miei occhi,lo sono...". Dice bene quando dice: "almeno ai miei occhi". Infatti, chi glielo dice che altre mamme non abbiano preoccupazioni per i propri figli?
Ecco. Credo credo che sia arrivato il momento che lei inizi a prendersi cura di sé stessa. Perché prendendosi cura di sé, inevitabilmente farà del bene a lei con delle ricadute positive sul benessere di suo figlio e sulla vostra relazione diadica.
Il mio suggerimento è questo:
- ricontatti lo psichiatra per riprendere eventualmente la terapia farmacologica.
- contatti un/a collega Psicologo Psicoterapeuta.
La terapia combinata: farmacologica e psicoterapica rappresenta il Gold standard nella cura dei malesseri psichici.
Si avvalga del sito dell'ordine nazionale psicologi www.psy.it, per cercare nella sua regione e nella sua zona, il/la collega a lei più congeniale.
Le allego una miniguida di orientamenti psicoterapici che potrà leggere e optare per quello a lei più congeniale https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Saluti cari
Un bacio a suo figlio :-)
Ps: ci faccia sapere come va se lo desidera
[#4]
Utente
Buongiorno,
Ho letto la Vostra risposta più e più volte...
Grazie per i suggerimenti,che metterò in atto quanto prima,anche se comporta un grande sforzo,perché vuol dire prendere ancora più consapevolezza di avere un problema,di essere "caduta" nuovamente.
Volevo specificare solo riguardo una cosa,dove ovvimamente io,non mi sono espressa chiaramente.
La notte,mi sveglio,si,per guardare anche lui,ma più che altro metto in atto una sorta di rituale:
Lavare mani un tot di volte,spostare un determinato Oggetto,toccarne un altro...insomma delle manie che la mia testa "impone"di fare quasi in senso scaramantico(termine forse nn propriamente adatto,ma utile per capire il senso!).
Voglio liberarmi di tutto questo,voglio liberarmi di pensieri negativi che prendono il sopravvento...
Ringrazio nuovamente per aver dedicato un po' del suo tempo.
Ho letto la Vostra risposta più e più volte...
Grazie per i suggerimenti,che metterò in atto quanto prima,anche se comporta un grande sforzo,perché vuol dire prendere ancora più consapevolezza di avere un problema,di essere "caduta" nuovamente.
Volevo specificare solo riguardo una cosa,dove ovvimamente io,non mi sono espressa chiaramente.
La notte,mi sveglio,si,per guardare anche lui,ma più che altro metto in atto una sorta di rituale:
Lavare mani un tot di volte,spostare un determinato Oggetto,toccarne un altro...insomma delle manie che la mia testa "impone"di fare quasi in senso scaramantico(termine forse nn propriamente adatto,ma utile per capire il senso!).
Voglio liberarmi di tutto questo,voglio liberarmi di pensieri negativi che prendono il sopravvento...
Ringrazio nuovamente per aver dedicato un po' del suo tempo.
[#5]
"anche se comporta un grande sforzo,perché vuol dire prendere ancora più consapevolezza di avere un problema,di essere "caduta" nuovamente."
*È più importante e utile diventare consapevoli di essere "caduti", perché la consapevolezza porta a trovare la soluzione per "rialzarsi". Rimanere inermi, facendo finta che tutto vada bene, nel tempo peggiora solo le situazioni...
"La notte,mi sveglio,si,per guardare anche lui,ma più che altro metto in atto una sorta di rituale:
Lavare mani un tot di volte,spostare un determinato Oggetto,toccarne un altro...insomma delle manie che la mia testa "impone"di fare quasi in senso scaramantico(termine forse nn propriamente adatto,ma utile per capire il senso!)".
* verosimilmente si tratta di rituali ossessivi che lei mette in atto ,con la credenza, che possano abbassare il suo livello di ansia nei momenti in cui avverte pensieri ed emozioni spiacevoli.
(Questo è bene che sia valutato di persona da un collega)
Nell'articolo che le ho postato, come avrà modo di leggere, ci sono terapie come la cognitivo comportamentale o la terapia strategica breve, che consentono di imparare a gestire l'ansia in tempi brevi attraverso l'utilizzo di strategie specifiche.
Lieto di esserle stato d'aiuto
Buona giornata!
*È più importante e utile diventare consapevoli di essere "caduti", perché la consapevolezza porta a trovare la soluzione per "rialzarsi". Rimanere inermi, facendo finta che tutto vada bene, nel tempo peggiora solo le situazioni...
"La notte,mi sveglio,si,per guardare anche lui,ma più che altro metto in atto una sorta di rituale:
Lavare mani un tot di volte,spostare un determinato Oggetto,toccarne un altro...insomma delle manie che la mia testa "impone"di fare quasi in senso scaramantico(termine forse nn propriamente adatto,ma utile per capire il senso!)".
* verosimilmente si tratta di rituali ossessivi che lei mette in atto ,con la credenza, che possano abbassare il suo livello di ansia nei momenti in cui avverte pensieri ed emozioni spiacevoli.
(Questo è bene che sia valutato di persona da un collega)
Nell'articolo che le ho postato, come avrà modo di leggere, ci sono terapie come la cognitivo comportamentale o la terapia strategica breve, che consentono di imparare a gestire l'ansia in tempi brevi attraverso l'utilizzo di strategie specifiche.
Lieto di esserle stato d'aiuto
Buona giornata!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 29/05/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.