Problemi a relazionarsi
cari medici, sono una ragazza di 15 anni, ho dei problemi a relazionarmi con chiunque mi circonda, non riesco a esprimere ciò che provo e sn quasi sempre sgarbata e aggressiva, anche quando cerco di fare un complimento o essere gentile finisco solo col deridere la persona, ho provato a cambiare senza risultati, non riesco a avere amicizie femminili, trovo che siano troppo stupide, il che è assurdo dato che sono una ragazza, e non riesco neanche a essere a mio agio cn ragazzi (che nn siano amici) addirittura mi capita di provare sensazioni di disgusto mentre bacio i ragazzi non trovo nulla che mi faccia star bene, mi sembra tutto insensato o orrendo. Ah, molti dicono che ho un comportamento infantile, e che mi ritengo al di sopra degli altri.
attendo vostri consigli, grazie in anticipo.
attendo vostri consigli, grazie in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
partiamo dal fatto che sta facendo questa richiesta?
Questo potrebbe significare che questo suo comportamento le inizia a pesare e la infastidisce.
E' già un passo avanti, soprattutto il riuscire a vedersi da fuori: "non riesco a esprimere ciò che provo".
Credo sia questo il centro da cui dovrebbe partire magari per chiedere aiuto a qualcuno.
Ha provato a parlarne con i suoi genitori?
O forse è proprio questo il problema?
Io non credo sia il mostro che si descrive, ma che sta affontando un momento speciale della crescita e che appunto non riesce ad esprimere ciò che prova.
Se la posso aiutare ci provi qui a scrivere qualcosa di più, ma ricordo che sarebbe meglio guardarsi intorno, dove sicuramente ci sarà qualcuno a cui potrà fare queste domande (un familiare, un amico), magari un professionista (psicologo o psicoterapeuta); qualcuno con cui riuscirà a stabilire una relazione vera, qualcuno che saprà andare oltre il suo problema e comprendere il disagio che sta affrontando in questo momento. Qualcuno che saprà vedere le sue parti migliori, sempre che cominci a vederle anche lei..
Cordiali saluti
partiamo dal fatto che sta facendo questa richiesta?
Questo potrebbe significare che questo suo comportamento le inizia a pesare e la infastidisce.
E' già un passo avanti, soprattutto il riuscire a vedersi da fuori: "non riesco a esprimere ciò che provo".
Credo sia questo il centro da cui dovrebbe partire magari per chiedere aiuto a qualcuno.
Ha provato a parlarne con i suoi genitori?
O forse è proprio questo il problema?
Io non credo sia il mostro che si descrive, ma che sta affontando un momento speciale della crescita e che appunto non riesce ad esprimere ciò che prova.
Se la posso aiutare ci provi qui a scrivere qualcosa di più, ma ricordo che sarebbe meglio guardarsi intorno, dove sicuramente ci sarà qualcuno a cui potrà fare queste domande (un familiare, un amico), magari un professionista (psicologo o psicoterapeuta); qualcuno con cui riuscirà a stabilire una relazione vera, qualcuno che saprà andare oltre il suo problema e comprendere il disagio che sta affrontando in questo momento. Qualcuno che saprà vedere le sue parti migliori, sempre che cominci a vederle anche lei..
Cordiali saluti
Dr. Cristina Finocchiaro
Dottore in Psicologia Clinica, Specializzata in Psicoterapia sistemica e relazionale e psicodiagnostica - Roma
[#2]
Ex utente
cara Dottoressa
inanzitutto la ringrazio per la risposta estremamente rapida, volevo soltanto spiegare che pultroppo ho già provato a parlare con qualcuno ( la psicologa della mia scuola) ma non è servito a nulla se non a peggiorare le cose, infatti l'ho trovata molto incompetente come psicologa.
e per i genitori, diciamo che al momento sono un po' presi in altri problmi molto seri..
e comunque mi darebbe solo fastidio dato che non c'è mai stato un vero rapporto. E quindi siccome mi rendevo conto della mia situazione non troppo normale ho deciso di chiedere aiuto su questo sito.
ancora grazie,
cordiali saluti
lola
inanzitutto la ringrazio per la risposta estremamente rapida, volevo soltanto spiegare che pultroppo ho già provato a parlare con qualcuno ( la psicologa della mia scuola) ma non è servito a nulla se non a peggiorare le cose, infatti l'ho trovata molto incompetente come psicologa.
e per i genitori, diciamo che al momento sono un po' presi in altri problmi molto seri..
e comunque mi darebbe solo fastidio dato che non c'è mai stato un vero rapporto. E quindi siccome mi rendevo conto della mia situazione non troppo normale ho deciso di chiedere aiuto su questo sito.
ancora grazie,
cordiali saluti
lola
[#3]
Salve Lola,
le sue osservazioni mi sembrano piuttosto mature, forse un pò troppo. Ha bisogno di aiuto ma non deve pensare che il suo non sia un problema serio rispetto a quelli dei suoi genitori.
Il fatto che i suoi "genitori siano presi in altri problemi molto seri" e che lei "non riesce ad esprimere ciò che prova" potrebbero, secondo me, essere in relazione.
L'unico consiglio che mi sento di darle è di non smettere di chiedere aiuto ai suoi genitori, lei ne ha diritto.
Chissà se una Terapia Familiare potrebbe aiutarti/vi?
Buona giornata
le sue osservazioni mi sembrano piuttosto mature, forse un pò troppo. Ha bisogno di aiuto ma non deve pensare che il suo non sia un problema serio rispetto a quelli dei suoi genitori.
Il fatto che i suoi "genitori siano presi in altri problemi molto seri" e che lei "non riesce ad esprimere ciò che prova" potrebbero, secondo me, essere in relazione.
L'unico consiglio che mi sento di darle è di non smettere di chiedere aiuto ai suoi genitori, lei ne ha diritto.
Chissà se una Terapia Familiare potrebbe aiutarti/vi?
Buona giornata
[#4]
Cara Lola
Quando si hanno problemi alla tua età può essere più difficile venirne a capo, perché non si è ancora completamente autosufficienti. Oltretutto mi pare di capire dalla tua descrizione che non puoi nemmeno godere del supporto dei tuoi genitori.
Per altri versi, però, tieni presente che essere giovani può costituire un'importante risorsa. Molti tipi di disturbi possono essere affrontati decisamente meglio quando si è giovani.
Ritengo che l'iniziativa di rivolgerti al centro ascolto della tua scuola sia stata ottima. E se sei rimasta delusa dalla psicologa con cui hai parlato, ciò non deve lasciarti un senso di delusione verso tutta la psicologia. E nemmeno verso quella psicologa in particolare, perché magari lei riuscirà ad aiutare tanti altri ragazzi.
Il tuo primo tentativo andato male significa solo e soltanto che non è stato possibile stabilire una relazione d'aiuto soddisfacente fra te e lei. A volte succede e non è colpa di nessuno. Anzi, spesso prima di trovare un professionista in grado d'aiutarci davvero è necessario qualche tentativo.
Poi hai preso anche l'iniziativa di scrivere qui, e questo è un altro segno che la spinta a risolvere il tuo problema c'è ancora. Solo che questo servizio può fornirti un orientamento sul da farsi ma non potremo farti una consulenza qui, per motivi di regolamento.
Se me lo permetti, però, vorrei suggerirti un paio di cose. Per prima cosa potresti leggerti quest'articolo tratto dal mio sito, che potrà aiutarti nella scelta di uno psicologo/psicoterapeuta a cui affidarti:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Secondariamente, quando sarai armata di qualche informazione in più, potresti informati alla tua ASL di residenza e chiedere se esiste un servizio di psicologia, che dovrebbe permetterti di fare un primo colloquio gratuito nel quale potrai esporre il tuo problema. Da lì sarà poi possibile consigliarti quale potrebbe essere un percorso d'aiuto adatto a te.
Ma ti esorto a non scoraggiarti.
Cordiali saluti
Quando si hanno problemi alla tua età può essere più difficile venirne a capo, perché non si è ancora completamente autosufficienti. Oltretutto mi pare di capire dalla tua descrizione che non puoi nemmeno godere del supporto dei tuoi genitori.
Per altri versi, però, tieni presente che essere giovani può costituire un'importante risorsa. Molti tipi di disturbi possono essere affrontati decisamente meglio quando si è giovani.
Ritengo che l'iniziativa di rivolgerti al centro ascolto della tua scuola sia stata ottima. E se sei rimasta delusa dalla psicologa con cui hai parlato, ciò non deve lasciarti un senso di delusione verso tutta la psicologia. E nemmeno verso quella psicologa in particolare, perché magari lei riuscirà ad aiutare tanti altri ragazzi.
Il tuo primo tentativo andato male significa solo e soltanto che non è stato possibile stabilire una relazione d'aiuto soddisfacente fra te e lei. A volte succede e non è colpa di nessuno. Anzi, spesso prima di trovare un professionista in grado d'aiutarci davvero è necessario qualche tentativo.
Poi hai preso anche l'iniziativa di scrivere qui, e questo è un altro segno che la spinta a risolvere il tuo problema c'è ancora. Solo che questo servizio può fornirti un orientamento sul da farsi ma non potremo farti una consulenza qui, per motivi di regolamento.
Se me lo permetti, però, vorrei suggerirti un paio di cose. Per prima cosa potresti leggerti quest'articolo tratto dal mio sito, che potrà aiutarti nella scelta di uno psicologo/psicoterapeuta a cui affidarti:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Secondariamente, quando sarai armata di qualche informazione in più, potresti informati alla tua ASL di residenza e chiedere se esiste un servizio di psicologia, che dovrebbe permetterti di fare un primo colloquio gratuito nel quale potrai esporre il tuo problema. Da lì sarà poi possibile consigliarti quale potrebbe essere un percorso d'aiuto adatto a te.
Ma ti esorto a non scoraggiarti.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 27/11/2008.
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