Disturbi d'ansia in una relazione dovuta a pensieri ricorrenti
Buongiorno,
sono un ragazzo di 24 anni e da pochi mesi ho iniziato una relazione con una ragazza, nei confronti della quale nutro forti sensi di colpa ogni qualvolta nella mia testa si presenta qualche pensiero che, io credo, a lei possa dar fastidio. Premetto che circa due anni fa ho vissuto la fine di una relazione con un'altra ragazza siccome avevo commesso l'errore di tradirla e quando i sensi di colpa sono diventati troppo forti le ho confessato tutto. Aldilà del mio passato nella storia che sto vivendo adesso mai mi son sognato ne mi sognerò di tradire la mia ragazza perché mi piace tantissimo e sono maturato come persona. Il problema è che i sensi di colpa ora sono dovuti a ciò che la mia testa pensa e io stesso mi rendo conto che sono esagerati. Un giorno per esempio mentre la baciavo mi è capitato di pensare a un'altra ragazza che un po' mi piace, oppure mi è capitato di fare paragoni con la mia ex o con altre ragazze con cui sono stato e subito ho pensato: "Se lei sapesse che ho pensato ad altre ci rimarrebbe male". Mi rendo conto che più non voglio avere questi pensieri, più mi vengono, e continuo a rimuginare cercando di giustificare quello che ho pensato, finendo però quasi sempre ad avere ansia ogni volta che son con lei. Mi rendo anche conto che più do peso a questi pensieri più diventano sempre più difficili da accettare. Molte volte le ho parlato dei pensieri che ho e lei mi ha detto di star tranquillo e subito i pensieri svaniscono. Il problema è che ogni giorno mi succede di pensare a qualcosa di nuovo e di cui spesso non mi va di parlarne con lei, lasciando così il mio disagio invariato. Credo che questi pensieri li abbiano più o meno tutti, il problema è che faccio grande fatica ad accettarli, è come se ogni volta che pensassi a queste cose da un certo punto di vista deludessi la mia ragazza. Ho letto che pratiche come la mindfulness potrebbero aiutarmi, che altri consigli mi dareste?
Grazie in anticipo e arrivederci.
sono un ragazzo di 24 anni e da pochi mesi ho iniziato una relazione con una ragazza, nei confronti della quale nutro forti sensi di colpa ogni qualvolta nella mia testa si presenta qualche pensiero che, io credo, a lei possa dar fastidio. Premetto che circa due anni fa ho vissuto la fine di una relazione con un'altra ragazza siccome avevo commesso l'errore di tradirla e quando i sensi di colpa sono diventati troppo forti le ho confessato tutto. Aldilà del mio passato nella storia che sto vivendo adesso mai mi son sognato ne mi sognerò di tradire la mia ragazza perché mi piace tantissimo e sono maturato come persona. Il problema è che i sensi di colpa ora sono dovuti a ciò che la mia testa pensa e io stesso mi rendo conto che sono esagerati. Un giorno per esempio mentre la baciavo mi è capitato di pensare a un'altra ragazza che un po' mi piace, oppure mi è capitato di fare paragoni con la mia ex o con altre ragazze con cui sono stato e subito ho pensato: "Se lei sapesse che ho pensato ad altre ci rimarrebbe male". Mi rendo conto che più non voglio avere questi pensieri, più mi vengono, e continuo a rimuginare cercando di giustificare quello che ho pensato, finendo però quasi sempre ad avere ansia ogni volta che son con lei. Mi rendo anche conto che più do peso a questi pensieri più diventano sempre più difficili da accettare. Molte volte le ho parlato dei pensieri che ho e lei mi ha detto di star tranquillo e subito i pensieri svaniscono. Il problema è che ogni giorno mi succede di pensare a qualcosa di nuovo e di cui spesso non mi va di parlarne con lei, lasciando così il mio disagio invariato. Credo che questi pensieri li abbiano più o meno tutti, il problema è che faccio grande fatica ad accettarli, è come se ogni volta che pensassi a queste cose da un certo punto di vista deludessi la mia ragazza. Ho letto che pratiche come la mindfulness potrebbero aiutarmi, che altri consigli mi dareste?
Grazie in anticipo e arrivederci.
[#1]
"più mi vengono, e continuo a rimuginare cercando di giustificare quello che ho pensato, finendo però quasi sempre ad avere ansia ogni volta che son con lei. Mi rendo anche conto che più do peso a questi pensieri più diventano sempre più difficili da accettare. "
Gentile ragazzo,
sembrerebbe una dinamica ossessiva, ma le rassicurazioni di altri non funzionano, anche perché se ne parla si sente un po' meglio per poco tempo e poi i pensieri intrusivi e ricorrenti legati alla COLPA ricominciano.
Più che la mindfulness, suggerisco una valutazione psicologica di persona ed eventualmente una psicoterapia attiva e focalizzata come la terapia cognitivo-comportamentale ad esempio, per imparare a gestire ansia e ossessioni.
Cordiali saluti,
Gentile ragazzo,
sembrerebbe una dinamica ossessiva, ma le rassicurazioni di altri non funzionano, anche perché se ne parla si sente un po' meglio per poco tempo e poi i pensieri intrusivi e ricorrenti legati alla COLPA ricominciano.
Più che la mindfulness, suggerisco una valutazione psicologica di persona ed eventualmente una psicoterapia attiva e focalizzata come la terapia cognitivo-comportamentale ad esempio, per imparare a gestire ansia e ossessioni.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per la risposta, son convinto che non essendo pensieri così gravi ed essendo io stesso consapevole che sono solamente pensieri, posso essere io stesso in grado di accettarli e viverli con meno ansia. Secondo lei è così difficile riuscirci senza l'aiuto di uno psicoterapeuta? In caso avrebbe qualche consiglio alternativo da darmi? Se invece proprio mi accorgo che non riesco a diminuire l'ansia secondo lei una eventuale soluzione di uno psicologo convenzionato con l'asl potrebbe essere una soluzione?
Grazie e arrivederci
La ringrazio per la risposta, son convinto che non essendo pensieri così gravi ed essendo io stesso consapevole che sono solamente pensieri, posso essere io stesso in grado di accettarli e viverli con meno ansia. Secondo lei è così difficile riuscirci senza l'aiuto di uno psicoterapeuta? In caso avrebbe qualche consiglio alternativo da darmi? Se invece proprio mi accorgo che non riesco a diminuire l'ansia secondo lei una eventuale soluzione di uno psicologo convenzionato con l'asl potrebbe essere una soluzione?
Grazie e arrivederci
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 26/05/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.