Depressione ciclica nelle relazioni

lve gentili dottori,
Vi scrivo in merito ad un quadro problematico e frustrante che si ripete ormai da diversi anni con lo stesso copione, facendo una piccola anamnesi.
Tutto inizió alla fine delle scuole superiori intorno ai 18 anni, quando ebbi il mio primo episodio depressivo. Apparentemente senza motivo, da un giorno all'altro(in maniera apparentemente repentina) iniziai ad accusare tutti i sintomi di una depressione.A quel tempo mi trovavo in una relazione con una ragazza(che durava da circa 6 mesi) e scelsi di troncare in quanto la situazione non era più sostenibile ed ero impaurito per quello che mi stava accadendo.L'episodio depressivo duró ulteriori 3 mesi e poi si concluse grazie alla vicinanza delle persone a me care, senza l'ausilio di farmaci.La mia vita trascorse da allora in apparente serenità e circa 2 anni dopo intrapresi un'altra relazione.Quest'ultima duró circa un anno senza particolari problemi(eccetto una mia non completa soddisfazione a livello sessuale), dopodiché la depressione si ripresentó(sempre da un giorno all'altro) e conclusi nuovamente la relazione...con sofferenza, ma questa volta l'episodio depressivo svanì nel giro di qualche giorno. Questo esatto copione si ripetette anche con la mia successiva ragazza, con la quale tutto sembrava filare liscio(eccetto anche con lei una non completa soddisfazione a letto)...dopo circa 9 mesi, anche con lei, subentró una depressione inspiegabile e repentina e ci lasciammo(anche in quel caso l'episodio depressivo svanì in qualche giorno).Attualmente sono in una nuova relazione da 5 mesi...lei è fantastica, non abbiamo alcun problema di natura sessuale e per la prima volta nella mia vita mi sento di condividere con una persona un percorso di vita serio. Ed ecco che ieri, come da copione,si ripresenta la stessa identica sensazione...per adesso solo una sensazione ma tutti i sintomi chiave e i disturbi del sonno, conoscendomi, non tarderanno ad arrivare...ma io non ne voglio sapere di mollare la presa questa volta perché sono convinto che alla base ci sia qualche problema più grande di me.
Che sia una paura inconscia di impegnarsi in una relazione seria? Che sia tutto ciò compatibile con un disturbo di personalità o qualche profilo particolare?Che sia la depressione causa del mio voler troncare(con un malfunzionamento biochimico cerebrale) o la depressione sia conseguente a qualche forma di insoddisfazione nascosta? Inoltre, pensate che i farmaci possano aiutarmi? E cosa ancora più importante, pensate che sia già il caso di parlarne alla mia ragazza?
Circa un anno fa ebbi un consulto con uno psichiatra che mi diagnosticó una distimia e mi prescrisse una terapia con 5 gocce di sintopram....terapia che, ahimè, non ho mai iniziato.
Ma questa volta sono deciso a venirne a capo e a tentare anche l'uso dei farmaci se necessario...non voglio per nessun motivo rovinare la mia relazione attuale.
Un sentitissimo Grazie a chiunque mi voglia prestare attenzione
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
È abbastanza evidente dalla descrizione che ci offre, nonché dalla lettura delle passate richieste di consulto, che lei soffre d'ansia. Ipotizzo che sia una persona suscettibile alla rimuginazione e quindi la distimia che le arriva ogni tanto potrebbe essere, come spesso accade, un effetto di "esaurimento" dovuto al non essere riusciti a cavare un ragno dal buco attraverso le rimuginazioni.

Perciò credo che le occorra una cura adeguata, che può consistere in farmaci e/o psicoterapia, ma che in ogni caso dovrà portare a un diverso modo di rapportarsi al mondo e con se stesso.

Tutte le domande che pone mi sembrano secondarie rispetto a questo nodo centrale, cioè l'ansia. Se non risolve prima questa, come a ogni bravo ansioso che si rispetti di domande e dubbi continueranno a venirgliene sempre di nuovi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com