Attacchi d'ansia, depressione, giramenti di testa.
salve dottori, sono una ragazza di 25 anni e credetemi non saprei da dove cominciare a raccontarmi.
soffro di depressione, all'inizio unita ad anoressia nervosa, dal 2011. non so dirvi se nell'arco di questi 6 anni sia mai uscita dalla depressione anche per un breve arco di tempo, ma posso per certo dirvi che sì, c'è stato un periodo in cui sentivo di potercela fare e durante il quale sono riuscita a fare grandi passi avanti. questo accadeva quest'estate, ora siamo a maggio e sono tre mesi che tutto si è capovolto.
mi sveglio ogni notte in preda ad attacchi d'ansia o di panico che non mi permettono neanche di respirare e dai quali faccio fatica ad uscirne; comincio a sudare; continui giramenti di testa e fisicamente abbattuta con difficoltà a camminare e a svolgere semplici attività quotidiane (tengo a precisare che attualmente non mi trovo in una situazione di sottopeso); tutto ciò che mi circonda è per me una minaccia.. è come vivere con una pistola puntata alla testa, sempre con la sensazione che un colpo possa partire da un momento all'altro; tutto ciò che mi circonda l'avverto come una sorta di una minaccia non sono all'altezza di niente e di nessuno. gli attacchi di panico mi accompagnano per tutta la giornata fino a provocarmi dolori al torace. non vivo più, è questa la realtà.
sono stanca di prendere farmaci, di vivere così. è possibile uscirne? davvero arriverà il giorno in cui qualcosa in me scatterà e tutto finirà.
ed ecco che nel momento in cui cerco di esternare il tutto, quest'ultimo appare irrimediabilmente banale.
soffro di depressione, all'inizio unita ad anoressia nervosa, dal 2011. non so dirvi se nell'arco di questi 6 anni sia mai uscita dalla depressione anche per un breve arco di tempo, ma posso per certo dirvi che sì, c'è stato un periodo in cui sentivo di potercela fare e durante il quale sono riuscita a fare grandi passi avanti. questo accadeva quest'estate, ora siamo a maggio e sono tre mesi che tutto si è capovolto.
mi sveglio ogni notte in preda ad attacchi d'ansia o di panico che non mi permettono neanche di respirare e dai quali faccio fatica ad uscirne; comincio a sudare; continui giramenti di testa e fisicamente abbattuta con difficoltà a camminare e a svolgere semplici attività quotidiane (tengo a precisare che attualmente non mi trovo in una situazione di sottopeso); tutto ciò che mi circonda è per me una minaccia.. è come vivere con una pistola puntata alla testa, sempre con la sensazione che un colpo possa partire da un momento all'altro; tutto ciò che mi circonda l'avverto come una sorta di una minaccia non sono all'altezza di niente e di nessuno. gli attacchi di panico mi accompagnano per tutta la giornata fino a provocarmi dolori al torace. non vivo più, è questa la realtà.
sono stanca di prendere farmaci, di vivere così. è possibile uscirne? davvero arriverà il giorno in cui qualcosa in me scatterà e tutto finirà.
ed ecco che nel momento in cui cerco di esternare il tutto, quest'ultimo appare irrimediabilmente banale.
[#1]
>>> davvero arriverà il giorno in cui qualcosa in me scatterà e tutto finirà
>>>
E chi può dirlo. Di certo arriverà più facilmente se nel frattempo starai seguendo delle cure appropriate. Che potrebbero consistere non di soli farmaci.
Sei mai stata in psicoterapia?
>>>
E chi può dirlo. Di certo arriverà più facilmente se nel frattempo starai seguendo delle cure appropriate. Che potrebbero consistere non di soli farmaci.
Sei mai stata in psicoterapia?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
sono stata per un anno in terapia da una psicologa con la quale ho intrapreso un percorso di tipo cognitivo per risollevarmi, all'epoca dall'anoressia alla quale come può ben immaginare andava di pari passo con la depressione.
credo che il mio più grande errore sia stato peccare di presunzione e aver "mollato" il tutto nel momento in cui mi sono sentita meglio sia a livello fisico che mentale.
ho seguito una terapia a base di DAPAROX da 20mg 2 compresse al dì (ora ne prendo 1/4 al giorno,so che è sbagliato, ma non avendo risultati ho deciso di toglierla e lo sto facendo in maniera graduale), e ho preso l' EN da 2mg anche 2 volte al dì ( è da poco più di un mese che l'ho sospesa). immagino cosa pensa di me. ci sono ricaduta e la colpa è solo mia.il problema è che pur avendo bisogno di aiuto non riesco a trovare il "coraggio" di chiederlo.
credo che il mio più grande errore sia stato peccare di presunzione e aver "mollato" il tutto nel momento in cui mi sono sentita meglio sia a livello fisico che mentale.
ho seguito una terapia a base di DAPAROX da 20mg 2 compresse al dì (ora ne prendo 1/4 al giorno,so che è sbagliato, ma non avendo risultati ho deciso di toglierla e lo sto facendo in maniera graduale), e ho preso l' EN da 2mg anche 2 volte al dì ( è da poco più di un mese che l'ho sospesa). immagino cosa pensa di me. ci sono ricaduta e la colpa è solo mia.il problema è che pur avendo bisogno di aiuto non riesco a trovare il "coraggio" di chiederlo.
[#3]
>>> credo che il mio più grande errore sia stato peccare di presunzione e aver "mollato" il tutto nel momento in cui mi sono sentita meglio
>>>
[...]
>>> il problema è che pur avendo bisogno di aiuto non riesco a trovare il "coraggio" di chiederlo
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Potrebbe non trattarsi di presunzione o di mancanza di coraggio, ma semplicemente del fatto che chi soffre d'ansia sul versante ossessivo spesso è convinto di dover "farcela da solo":
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
Infatti ossessività e rigidità si ritrovano anche in molti quadri di anoressia. Non così spesso invece la depressione.
Da ciò consegue che, sì, è stato probabilmente un errore smettere la psicoterapia appena ti sei sentita meglio. Così come ti raccomanderei di sentire il tuo psichiatra per concordare insieme l'interruzione dei farmaci.
Altrimenti il rischio è di rimanere per sempre nel paradosso, fin troppo comune, del "ce la devo fare da sola ma con l'aiuto dello specialista".
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>>> il problema è che pur avendo bisogno di aiuto non riesco a trovare il "coraggio" di chiederlo
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Potrebbe non trattarsi di presunzione o di mancanza di coraggio, ma semplicemente del fatto che chi soffre d'ansia sul versante ossessivo spesso è convinto di dover "farcela da solo":
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
Infatti ossessività e rigidità si ritrovano anche in molti quadri di anoressia. Non così spesso invece la depressione.
Da ciò consegue che, sì, è stato probabilmente un errore smettere la psicoterapia appena ti sei sentita meglio. Così come ti raccomanderei di sentire il tuo psichiatra per concordare insieme l'interruzione dei farmaci.
Altrimenti il rischio è di rimanere per sempre nel paradosso, fin troppo comune, del "ce la devo fare da sola ma con l'aiuto dello specialista".
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 25/05/2017.
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