Padre separato maltrattato dai figli
Buongiorno scrivo in merito alla situazione che io e il mio compagno stiamo vivendo.
Lui é separato ed ha due figli di 15 e 9 anni che purtroppo non lo rispettano e lo trattano in malo modo! Non hanno considerazione di lui né come padre né come uomo!
Premetto che questi problemi risalgono fin da quando questi figli erano piccoli, poiché lui li sgridava per qualcosa che non andava fatto é la sua ex moglie dava contro a lui e quindi i figli lo hanno visto sempre come il diverso, quello sbagliato!
Ora però le cose stanno diventando sempre peggio! Il figlio maggiore vuole ordinare al padre ciò che deve fare, esce senza il suo consenso spalleggiato dalla madre! Il piccolo inventa bugie del tipo che lui parla male del figlio grande con nonni e con me facendo scatenare un putiferio, con la sua ex moglie che lo ha minacciato di denuncia poiché aveva dato uno schiaffo al figlio più grande. Sinceramente vedo il mio compagno andare sempre più giù!
Ora é una settimana che non li sente e non li vede! LOro ovviamente non hanno chiamato per chiedere scusa, si credono nel giusto! io sono preoccupata di questa situazione! Secondo voi é giusto che i figli capiscano che stanno sbagliando e siano loro a farsi vivi? Faccio una premessa tutte le volte che sono successe queste cose il figlio più grande gli diceva che lui tanto era un debole e poi li avrebbe ricercati per implorarli di ritornare da lui, ed é stato così!
Ora lui, che si sta facendo seguire da una psicologa, ha adottato questa "strategia" di aspettare e vedere! Io da profana in materia vi chiedo può dare dei frutti? Può smuovere qualcosa? Sennò come ci si dovrebbe muovere? Ringrazio tutti coloro che vorranno rispondere!
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A quell'età i figli capiscono soprattutto quello che i genitori fanno o non fanno loro capire. Se il suo compagno non riesce a farsi rispettare dai figli uno adolescente e l'altro ancora bambino, deve essere certo motivo di preoccupazione. Perché se non riesce a gestirli oggi, si figuri fra qualche anno.
Ma dev'essere lui a rendersene conto e a decidere di fare qualcosa in merito. Lei può farglielo presente, ma alla fine si tratta di una sua (di lui) responsabilità.
"Aspettare e vedere" mi sembra l'antitesi di ciò che sembrerebbe necessario fare e dubito che una simile strategia possa essergli stata suggerita da una psicologa.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Potrebbe trattarsi di un caso di alienazione genitoriale, cioè la madre potrebbe aver contribuito nel creare un clima avvelenato nella relazione fra i figli e il padre, cosicché ora loro lo vedono come un mostro. Ma ripeto, sono casi troppo delicati per trattarli via email senza conoscere direttamente le parti coinvolte.
L'aiuto più utile potrà solo venirvi da un collega nel mondo reale. E se doveste vedere che con la psicologa attuale non state riuscendo a fare progressi, potete sempre pensare di cambiarla.
Ma anche se la madre dovesse aver effettivamente avuto un ruolo nel creare questo stato di cose, il padre deve in ogni caso essere motivato a farsi rispettare dai figli e a recuperare una relazione con loro.
"aspettare e vedere" a mio parere invece è una strategia utile in quanto serve proprio a rompere quello schema comportamentale che il figlio 15enne ha bene individuato:
"figlio più grande gli diceva che lui tanto era un debole e poi li avrebbe ricercati per implorarli di ritornare da lui"
Lo schema di cui sopraper essere portato a termine richiede la cooperazione di tutte le parti coinvolte, e quindi, per rompere lo schema, la psicologa può solo agire sul Suo compagno facendogli fare qualcosa di diverso rispetto al solito.
In questo modo il Suo compagno vedrà che può essere forte e non dove "implorare" i figli.
Ed ha fatto bene il Suo compagno a farsi tutelare da un avvocato, dato che le implicazioni di qualsiasi comportamento sono anche sul piano legale.
Poi, per quanto riguarda i figli... beh, difficile imporre loro qualcosa. Forse potranno capire qualcosa quando saranno grandi o quando avranno bisogno loro del padre, ed a quel punto sarà il padre ad aver imparato, aspettando e vedendo, che può dilatare i tempi con i figli della storia precedente, per dedicarsi alla storia presente.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
credo che il Suo compagno possa continuare il lavoro psicologico intrapreso portando la propria emotività ed il proprio vissuto presente. Il Suo compagno ha fatto qualcosa di diverso rispetto a quello che faceva prima. E' importante quindi che questo nuovo comportamento venga valutato da lui.
Si sente ancora debole, si sente meno debole? In base a come si sente, può decidere come procedere.
C'è una situazione conflittuale in corso, c'è competizione non solo tra padre e figlio, ma anche una specie di competizione tra maschio adulto e maschio giovane che diventa indipendente. I 15 anni sono una fase importante comincia il processo di crescita e di indipendenza.
Ed è anche importante concentrarsi e dedicare tempo anche alla vostra storia presente, per continuare a costruire quel qualcosa di nuovo tra di voi.
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