Ansia e dubbi
Salve,sono una ragazza di 26 anni e da circa 6/7 anni vivo un incubo che si ripete frequentemente,in particolare quando sono piu stressata.
Preciso che ho vissuto e vivo in una situazione familiare dove mio padre è un tipo sempre nervoso/scontroso che urla e fa un problema di tutto,mentre mia madre è una donna debole e un pò infantile (spesso sono io a farle da madre).. quindi non hanno fatto crescere me e mio fratello nella sicurezza e non ci hanno mai spinti a fare qualcosa che ci potesse fare star bene.
All' età di 17 anni ho avuto la mia prima storia amorosa che non ho potuto vivere bene a causa di mio padre che non mi ha permesso di fare esperienza e di sbagliare.. successivamente questo ragazzo ha deciso di prendere la sua strada ed io sono caduta in un tunnel di stress che accumulato agli esami di stato mi ha fatto entrare in crisi.
Dopo il diploma,che ho preso con tutte le mie forze (ho fatto la scuola imposta dai miei e non sono mai stata invogliata a fare ciò che mi piacesse), ho conosciuto il mio attuale ragazzo con cui sto da quasi 7 anni.
Inizialmente avevo un po d terrore a fargli conoscere la mia famiglia,ero sempre in ansia per qualche brutto gesto o parola di mio padre,poi la cosa ha preso normalità fino a quando, dopo 4 mesi di ristrutturazione a casa mia, ho subito uno stress assurdo che mi ha portato a chiedermi se realmente amavo questo ragazzo. PANICO,ANSIA,DUBBI, in continuazione in cerca di certezze e di rassicurazione da tutti,ho preso per qualche mese dei farmaci per l ansia prescritti da uno specialista (La spinta e il sostegno SOLO del mio ragazzo mi ha dato la forza di affrontare questi malesseri)dopo un po di tempo tutto sembrava scemato...
Nel 2014 mio padre ha avuto un infarto ed ho assimilato paura,responsabilità,e incertezze..sempre in preda al controllo dell alimentazione e dei sintomi degli altri,successivamente dopo vari lutti ho cominciato ad avere paura della morte a rimurginarci sempre ad ogni minimo imput.(capitava anche sui miei sentimenti qualche volta).Ad oggi mi trovo con lo stress dei parenti del mio fidanzato che si lamentano che non ha un lavoro sicuro per crearsi un futuro a 28 anni,io mi sono successivamente accanita ad aiutarlo a cercare un lavoro fisso,ma senza buoni risultati (lavoriamo insieme in un call center ma io sono un eterna insoddisfatta),tra altro non trovo cosa voglio fare per realizzarmi io come,non vedo un futuro sia sull ambito lavorativo che sentimentale,se penso ad un futuro anche insieme mi viene l ansia.
L ultima volta che sono andata da uno psicologo per l ansia della morte mi ha fatto accanire sul fatto che il problema alla base è il mio sentimento poco sicuro e quindi rispecchia il pensiero di morte,ma io se c penso piango e ho ansia,non vedo una vita senza lui,i miei atteggiamenti sono sempre gli stessi nei suoi confronti.e se non volessi accettare la fine?ho sempre pensato fosse doc ma lo psico smentisce.ho testa piena di pensieri assidui e tanta tanta ansia. help me :(
Preciso che ho vissuto e vivo in una situazione familiare dove mio padre è un tipo sempre nervoso/scontroso che urla e fa un problema di tutto,mentre mia madre è una donna debole e un pò infantile (spesso sono io a farle da madre).. quindi non hanno fatto crescere me e mio fratello nella sicurezza e non ci hanno mai spinti a fare qualcosa che ci potesse fare star bene.
All' età di 17 anni ho avuto la mia prima storia amorosa che non ho potuto vivere bene a causa di mio padre che non mi ha permesso di fare esperienza e di sbagliare.. successivamente questo ragazzo ha deciso di prendere la sua strada ed io sono caduta in un tunnel di stress che accumulato agli esami di stato mi ha fatto entrare in crisi.
Dopo il diploma,che ho preso con tutte le mie forze (ho fatto la scuola imposta dai miei e non sono mai stata invogliata a fare ciò che mi piacesse), ho conosciuto il mio attuale ragazzo con cui sto da quasi 7 anni.
Inizialmente avevo un po d terrore a fargli conoscere la mia famiglia,ero sempre in ansia per qualche brutto gesto o parola di mio padre,poi la cosa ha preso normalità fino a quando, dopo 4 mesi di ristrutturazione a casa mia, ho subito uno stress assurdo che mi ha portato a chiedermi se realmente amavo questo ragazzo. PANICO,ANSIA,DUBBI, in continuazione in cerca di certezze e di rassicurazione da tutti,ho preso per qualche mese dei farmaci per l ansia prescritti da uno specialista (La spinta e il sostegno SOLO del mio ragazzo mi ha dato la forza di affrontare questi malesseri)dopo un po di tempo tutto sembrava scemato...
Nel 2014 mio padre ha avuto un infarto ed ho assimilato paura,responsabilità,e incertezze..sempre in preda al controllo dell alimentazione e dei sintomi degli altri,successivamente dopo vari lutti ho cominciato ad avere paura della morte a rimurginarci sempre ad ogni minimo imput.(capitava anche sui miei sentimenti qualche volta).Ad oggi mi trovo con lo stress dei parenti del mio fidanzato che si lamentano che non ha un lavoro sicuro per crearsi un futuro a 28 anni,io mi sono successivamente accanita ad aiutarlo a cercare un lavoro fisso,ma senza buoni risultati (lavoriamo insieme in un call center ma io sono un eterna insoddisfatta),tra altro non trovo cosa voglio fare per realizzarmi io come,non vedo un futuro sia sull ambito lavorativo che sentimentale,se penso ad un futuro anche insieme mi viene l ansia.
L ultima volta che sono andata da uno psicologo per l ansia della morte mi ha fatto accanire sul fatto che il problema alla base è il mio sentimento poco sicuro e quindi rispecchia il pensiero di morte,ma io se c penso piango e ho ansia,non vedo una vita senza lui,i miei atteggiamenti sono sempre gli stessi nei suoi confronti.e se non volessi accettare la fine?ho sempre pensato fosse doc ma lo psico smentisce.ho testa piena di pensieri assidui e tanta tanta ansia. help me :(
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Cara ragazza, mi domando se anche con l'aiuto del suo psicologo Lei stia facendo qualcosa per uscire dal tunnel dell'incertezza relativa al lavoro . Perchè la cosa principale pare sia quella, Cercare soluzioni .. altre.. significa anche per esempio specializzarsi, imparare ad essere più bravi , più competenti degli altri.. Comprendo la preoccupazione per suo padre, nonostante il rapporto complesso che avete,, ma la salvezza è il futuro, la voglia disperata di uscire da questo tunnel, cercando di essere .. migliori .. migliori di sè stessi e migliori degli altri.
Il passato brutto che c'è alle spalle , va superato , non può diventare un alibi per restare fermi là , ma essere la spinta per cambiare..per informarsi, leggere, catturare nuove idee, prerequisito di nuove possibili svolte..
Vorrei incoraggiarla ad avere coraggio, mi sembra una ragazza intelligente, si dia aiuto.. ! Con molti auguri..
Il passato brutto che c'è alle spalle , va superato , non può diventare un alibi per restare fermi là , ma essere la spinta per cambiare..per informarsi, leggere, catturare nuove idee, prerequisito di nuove possibili svolte..
Vorrei incoraggiarla ad avere coraggio, mi sembra una ragazza intelligente, si dia aiuto.. ! Con molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
Gentile dottoressa,intanto la ringrazio per la sua risposta e i suoi consigli ne ho veramente bisogno!
Il mio psicologo sa che alla base il mio problema è la voglia di realizzarmi come persona e che mi lascio coinvolgere molto da ciò che fanno e dicono gli altri pensando sempre di non essere abbastanza,mentre mi viene detto sempre il contrario.
Di recente mio specialista mi ha fatto capire che devo aprirmi alla mia vita però contemporaneamente mi ha detto di riflettere se il mio malessere può essere anche la fine del mio sentimento per il mio ragazzo. Per questo motivo è da 10 giorni che non mi do pace,vivo perennemente di ansia e mille domande perche ho paura che sia così, è vero che anche la mancanza di lavoro del mio ragazzo mi ha stressata parecchio ma infondo con lui non ho mai avuto problemi,anzi ci siamo sempre sostenuti a vicenda.
Il mio psicologo sa che alla base il mio problema è la voglia di realizzarmi come persona e che mi lascio coinvolgere molto da ciò che fanno e dicono gli altri pensando sempre di non essere abbastanza,mentre mi viene detto sempre il contrario.
Di recente mio specialista mi ha fatto capire che devo aprirmi alla mia vita però contemporaneamente mi ha detto di riflettere se il mio malessere può essere anche la fine del mio sentimento per il mio ragazzo. Per questo motivo è da 10 giorni che non mi do pace,vivo perennemente di ansia e mille domande perche ho paura che sia così, è vero che anche la mancanza di lavoro del mio ragazzo mi ha stressata parecchio ma infondo con lui non ho mai avuto problemi,anzi ci siamo sempre sostenuti a vicenda.
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Utente
Le persone che conoscono la mia vita mi dicono che mi sto fissando con il mio fidanzato perché attualmente è l unica certezza che ho nella vita..ma nonostante io ne sia consapevole,il mio cervello continua a farsi domande in preda alla ansia per paura che lo specialista al di fuori possa averlo intuito come problema..
Ieri ad esempio cercavo di non pensare ma l ansia mi spingeva a farlo.. ho pensato che non vedo un futuro insieme al mio lui, solo confusione e negatività. Ho paura che non ne uscirò più,che rovino la mia vita,sono sempre in preda al tempo che passa e mi faccio sempre i conti dell' età sia mia che dei miei.mi aiuti a darmi dei consigli pratici per farmi forza a reagire ... Grazie ancora
Ieri ad esempio cercavo di non pensare ma l ansia mi spingeva a farlo.. ho pensato che non vedo un futuro insieme al mio lui, solo confusione e negatività. Ho paura che non ne uscirò più,che rovino la mia vita,sono sempre in preda al tempo che passa e mi faccio sempre i conti dell' età sia mia che dei miei.mi aiuti a darmi dei consigli pratici per farmi forza a reagire ... Grazie ancora
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Mia cara, ma ha 26 anni , perchè drammatizza la questione dell'età ? valuti bene i sentimenti che vi legano , dovete parlarne voi due e confrontare le aspettative, i progetti, i sogni che avete verso la vita.. E' fondamentale guardare dalla stessa parte! Sguardi diversi e troppo contrapposti conducono a discussioni e delusioni, come il Collega che la segue certamente le dice..
Cosa fa questo lui, per migliorare la situazione ?Ho come la sensazione che al momento la vostra situazione sia stagnante, ma forse, così da lontano mi sbaglio.. Coraggio !
Cosa fa questo lui, per migliorare la situazione ?Ho come la sensazione che al momento la vostra situazione sia stagnante, ma forse, così da lontano mi sbaglio.. Coraggio !
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Utente
Le dico che siamo una coppia che parliamo di tutto, abbiamo avuto fino adesso entrambi la stessa meta,ma da quando lo psicologo mi ha fatto pensare non fosse veramente un desiderio da parte mia sono entrata in un tunnel d ansia e crisi.. non riesco nemmeno a mangiare. Preciso che la mia vita ha avuto a che fare con altri tipi di fissazioni e paure ma questa mi sta distruggendo.. sta durando di più. È vero che lui ha un carattere diverso dal mio.. prende le cose con leggerezza,non si scoraggia e pensa sempre che qualcosa possa migliorare.. al contrario mio,sono completamente diversa è ogni tanto ( essendo precisa) mi ha infastidita. Ma poi penso se fossimo uguali saremmo rovinati no? :) Lui compensa il fatto che ha le qualità che mancano a me e penso sia una cosa buona per me.
Io purtroppo assimilo molto,sono molto insicura e riflessiva e mi distruggo..
Cmq perché non riesco a superare i miei limiti imposti dalla ansia? Perché non vedo un percorso e non trovo ciò che realmente mi piacerebbe fare?
Io purtroppo assimilo molto,sono molto insicura e riflessiva e mi distruggo..
Cmq perché non riesco a superare i miei limiti imposti dalla ansia? Perché non vedo un percorso e non trovo ciò che realmente mi piacerebbe fare?
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Utente
Lei non pensare che si tratti di doc relazionale tutto questo continuo farmi domande? Mio fratello ad esempio ha la fissazione dello sporco e che gli possano venire infezioni e malattie.. il suo collega mi ha detto che non esiste genetica su queste cose e che non c è presenza di doc nella mia situazione. Però io mi vedo tanto nei sintomi.. nel continuo chiedere e pensare se fosse .. se è veramente..e se magari.. ogni cosa negli ultimi tempi mi mette dubbi e ansie,in primis i miei sentimenti. Scusi se mi prolungo un po' ma cerco d essere più chiara
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Utente
Dottoressa scusi se la sto disturbando ulteriormente, poche ore fa ho cominciato a riflettere sulla mia storia sentimentale, ed è emerso che alla base io mi sia accanita anche con lui per il lavoro a causa della pressione dei suoi parenti e che alla fine ne sto pagando le conseguenze di non provare i sentimenti di una volta. Ho paura che alla base del mio malessere il problema sia il non voler accettare la fine, in quanto siamo sempre stati una coppia legatissima, in realtà non c sarebbe un motivo valido alla nostra separazione se non il mio accanirmi su tutto anche su lui,ma se penso a noi ho troppa ansia. Crisi del 7 anno ? Che mi consiglia.. cerco e ricerco delle risposte.. che situazione :(
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Carissima, ha ricevuto già molte risposte, provi a pensare di farsi aiutare dal Collega , per chiarirsi le idee e riuscire a .. svoltare, ad avere il coraggio di non stare lì ferma a tormentarsi.. la questione è semplice.. insomma , voi due ragazzi, vi amate o no , o è una scelta d'appoggio , cioè di ricerca di sicurezza.. ?'
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2.5k visite dal 24/05/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.