Mia madre a 29 anni vuole avere il controllo della mia vita
Non so più che fare, sono disperata.... ho 29 anni e vivo da sola, ho un lavoro che mi permette seppur con dei sacrifici di arrivare a fine mese... ma mia mamma vuole controllare la mia vita. Pretende di sapere con chi esco, dove sono...critica tutto, soprattutto me ed il mio nuovo amore, che gli avrei tenuto volentieri nascosto per prendermi la mia libertà, ma con mia madre è impossibile, anche con una telefonata mi fa sentire controllata. Ieri dopo l'ultimo litigio, mi scrive offese rivolte sia a me che a lui, mi dice che sono idiota e che non capisco niente di uomini che lui è bruttissimo, che non capisce cosa possa piacermi e le sue parole il più delle volte suonano come ordini. ogni volta che penso alle sue parole per me è una pugnalata. Trovo che stia peccando di superficialità, considerando anche che non lo conosce neanche, l'ha visto una sola volta. Qualsiasi decisione io debba prendere, anche stupida come andare fuori per il fine settimana, soffro di ansia per giorni...e vivo nella paura di dirglielo perché temo che lei possa impedirmelo o essere criticata. Io non riesco a liberarmi da questo che per me oggi è diventata una zavorra troppo grande per vivere la mia vita serenamente...letteralmente non sto vivendo per pensare alle sue critiche ed opinioni, mi sento intrappolata e senza la libertà di poter scegliere per me.
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Ovviamente non puoi risolvere il tuo problema online. È necessario che ti affidi a uno specialista se non sei riuscita finora da sola a liberarti di questo peso.
Che bada bene, non è tua madre, ma la qualità della relazione morbosa e invischiata che con tutta probabilità c'è fra voi due. Lei ha questo grande potere patogeno su di te perché continui a farle da sponda, come si dice. Le dai corda, stai sempre sulla difensiva e probabilmente passi le giornate a scervellarti su come potresti fare per essere una figlia migliore, come potresti fare a piacerle a a farle piacere le tue scelte.
Ebbene, se questo è il caso ho una notizia per te: non devi.
A 29 anni si è adulti e quello che i genitori pensano o non pensano di noi e della nostra vita dev'essere un problema che riguarda solo loro. Ma anche se sei in grado di capirlo, non sei in grado di sentirlo davvero. Per questo hai bisogno di rivolgerti a un professionista.
Che bada bene, non è tua madre, ma la qualità della relazione morbosa e invischiata che con tutta probabilità c'è fra voi due. Lei ha questo grande potere patogeno su di te perché continui a farle da sponda, come si dice. Le dai corda, stai sempre sulla difensiva e probabilmente passi le giornate a scervellarti su come potresti fare per essere una figlia migliore, come potresti fare a piacerle a a farle piacere le tue scelte.
Ebbene, se questo è il caso ho una notizia per te: non devi.
A 29 anni si è adulti e quello che i genitori pensano o non pensano di noi e della nostra vita dev'essere un problema che riguarda solo loro. Ma anche se sei in grado di capirlo, non sei in grado di sentirlo davvero. Per questo hai bisogno di rivolgerti a un professionista.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta, in effetti mi ritrovo in pieno in ciò che lei ha scritto. E' vero vorrei sempre prendere le decisioni giuste, ma non sulla base di ciò che voglio realmente io ma solo per compiacere ed avere l'appoggio di mia madre.
Lo so benissimo, ma purtroppo non riesco ad accettarlo in pieno ed evito sempre di esporle ciò che realmente penso solo per non provocarle un dispiacere ma questo mi causa disagi.
Grazie ancora per la sua risposta....
Lo so benissimo, ma purtroppo non riesco ad accettarlo in pieno ed evito sempre di esporle ciò che realmente penso solo per non provocarle un dispiacere ma questo mi causa disagi.
Grazie ancora per la sua risposta....
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>>> evito sempre di esporle ciò che realmente penso solo per non provocarle un dispiacere ma questo mi causa disagi
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Questo potrebbe anche andar bene, si chiama "quieto vivere". Che nel caso di una persona molto polemica, come può essere ad esempio tua madre, può servire a evitare dispiaceri non solo a lei, ma soprattutto a te, dalle risposte che otterresti.
Il problema è che non riesci comunque a uscire dal ruolo di brava figlia che affannosamente e ossessivamente ti stai cercando di ritagliare. Spendi più energie per compiacere tua madre che per andare avanti e perseguire i tuoi obiettivi. E questo non è sano.
Perciò fa' la cosa giusta, e interpella un collega.
Molti auguri
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Questo potrebbe anche andar bene, si chiama "quieto vivere". Che nel caso di una persona molto polemica, come può essere ad esempio tua madre, può servire a evitare dispiaceri non solo a lei, ma soprattutto a te, dalle risposte che otterresti.
Il problema è che non riesci comunque a uscire dal ruolo di brava figlia che affannosamente e ossessivamente ti stai cercando di ritagliare. Spendi più energie per compiacere tua madre che per andare avanti e perseguire i tuoi obiettivi. E questo non è sano.
Perciò fa' la cosa giusta, e interpella un collega.
Molti auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 23/05/2017.
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