Somatizzazione dei sintomi:

Buongiorno,
Due dati perchè possiate capire: Domenica (19.03.17) andavo a prendere la posta visto che non riuscivo a vedere dentro la buca ho accennato un salto e sfortunatamente colpivo la trave di legno sovrastante. Per uno scrupolo ho sentito la guardia medica la quale riporta: lieve trauma cranico contusivo in zona parieto frontale dx. no perdita di coscienza. al momento orientato s/t, nega dolore. no ferite esterne, lieve tumefazione nella zona dell'urto. pa0 130/80 fc 70 zp02 97%. eon: nervi cranici indenni, pupille normoreagenti, non deficiti di lobo, nervi cranici indenni. rachide mobile no dolore nella digito pressione. nega nausea, vomito e vertigini. Mi ha detto che se nessun sintomo si fosse presentato di andare a dormire tranquillo. le ho fatto notare che nella zona della tumefazione c'era una piccolo avvallamento/disformità(fossetta di ampiezza di una impronta digitale max). Mi ha detto che è dovuta alla tumefazione e che se sentivo tensione al collo era dovuto ad un probabile stiramento. non ho avuto sintomi.Inizialmente la farmacista mi ha detto di mettere l'ematonil e che possono verificarsi dei sanguinamenti(ematomi subdurale, emorraggia intracranica,....). Mi ha poi detto che ogni giorno bisogna controllare le pupille, la pressione, e fare i test che mi ha fatto fare la dottoressa(e ogni giorno è diventato una mania). Chiedo a mio fratello di giardarmi le pupille perchè sono arrivato al punto che a semrano diverse(ho effettuato una visita oculistica completa che avevo programmato prima dell'accaduto e non è emerso nulla). I vs colleghi che mi hanno risposto mi hanno tranquillizzato su eventuali complicanze. Sono passati 66 giorni dall'accaduto e credetemi ogni giorno che passa per me è un ansia. Ogni volta che il mio corpo mi trasmette qualcosa (fitte, intorpidimenti mano e gamba , nausea sporadiche(soffro di mrge ) penso subito a quel giorno. Sono sempre sul chi va la perché penso che mi stia per capitare qualcosa di grave nonostante i giorni siano passati. Purtroppo non ho resistito e ho letto un sacco di cose su internet che mi hanno fatto stare ancora più in ansia).Mi accorgo che nonostante non sia la prima volta che batto la testa(chissà quante volte da piccolo in maniera forse più accentuata) continuo a rimandarmi a quel giorno pensando a che cosa stia capitando nel mio cervello. Ammetto non sono mai stato così ansioso e ogni tanto mi aiuto con magnesio e prodotti erboristici ma vedo in quell episodio una cosa non superata. Sono stato dal mio medico che non ha dato troppo peso alla cosa visto che ho riferito che quella disformità che ho ancora si è sicuramente riassorbita dicendomi che il sangue sotto la cute a volte si organizza e ci vuole molto tempo a riassorbirsi. Anche su pareri della farmacia nel mio circondario le ho passate tutte. Poi più ci penso e tutti i vari sintomi sembrano che si presentino.....Sicuramente il comparire di questi "sintomi" sono aiutati dal fatto che non è un periodo tranquillo per me,...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

da quanto scrive sembra proprio che l'accaduto abbia costituito per lei un evento traumatico che non ha ancora superato a oltre 2 mesi di distanza:

"Sono passati 66 giorni dall'accaduto e credetemi ogni giorno che passa per me è un ansia. Ogni volta che il mio corpo mi trasmette qualcosa (fitte, intorpidimenti mano e gamba , nausea sporadiche penso subito a quel giorno"

forse perchè è un soggetto ansioso e perchè il periodo non tranquillo della sua vita non la aiuta a riprendersi pienamente.

Perchè non consulta di persona uno psicologo, in modo tale da poter approfondire adeguatamente il discorso?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,
la ringrazio per la risposta. Penso che il motivo per cui non sono ho ancora affrontato la cosa è perchè penso sempre che ciò su cui mi soffermo giornalmente(sintomi do varia natura) siano comunque oggettivi. Tuttavia però mi accorgo che quando non ci penso questi non sono evidenti, penso proprio alcune volte che non sia più razionale il mio ragionare. Secondo lei, come posso lasciarmi alle spalle questo episodio. Purtroppo le parole della farmacista e di conseguenza tutto ciò che ho letto su internet non mi lasciano ragionare obbiettivamente.
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Utente
Utente
Buongiorno,
non vorrei seccarla. In attesa di rivolgermi ad uno psicologo vorrei chiederle quale consiglio può darmi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro utente,

è trascorso qualche giorno e spero che nel frattempo lei si sia effettivamente rivolto di persona ad un mio collega.

Non esistono soluzioni preconfezionate che le si possano comunicare in un consulto orientativo online: il quadro dev'essere approfondito e il malessere trattato di persona.

Mi faccia sapere!