In passato circa 1 anno e mezzo fa aveva già avuto un periodo di depressione

Buongiorno,
ho deciso di chiedere il vostro aiuto perché sono in una situazione in cui non so come comportarmi. Sono fidanzata da 5 anni, e credo che il mio ragazzo sia depresso.
In passato circa 1 anno e mezzo fa aveva già avuto un periodo di depressione, in quel periodo i genitori lo avevano portato da uno psichiatra il quale gli aveva dato degli psicofarmaci che lo avevano aiutato molto, sotto mio consiglio si era rivolto anche a uno psicologo, tutt'ora continua a andare da lui 2 volte al mese. Recentemente dal nulla mi ha detto di avere pensieri suicidi e di essere quasi arrivato al punto di farlo davvero. Sono estremamente preoccupata perché ignoravo il fatto che stesse male, non può confidarsi con nessun componente della sua famiglia perché peggiorerebbero sicuramente la situazione, lo ha detto solo a me e sono preoccupata che non ne parlerà con il suo psicologo. Il mio ragazzo ha 21 anni e non ha nessun motivo per stare male, l'unico problema che ha in questo momento è il lavoro, perché il capo non lo paga e non gli piace quello che fa. L'unica cosa che mi ha confidato come motivo del suo malessere è il fatto di sentirti inadatto a qualsiasi contesto.
Vorrei chiedervi come mi dovrei comportare per aiutare il mio fidanzato.
Grazie mille in anticipo!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

prima di tutto le sconsiglio di pensare che il suo ragazzo non abbia motivo per stare male, perché questo pensiero può portarla a dirgli frasi poco opportune e a non farlo sentire capito né supportato (infatti le ha nascosto molto bene il suo reale stato d'animo fino ad ora, quando ha deciso di parlarle senza che lei sospettasse nulla).

Cerchi di pensare che una persona che sta male senza apparente motivo si dice già da sola che è insensato stare così, e questo peggiora il suo stato d'animo: provi a immaginare che ci possano essere cause non evidenti, ad esempio inconsce o nascoste nel passato del ragazzo, che stanno dando effetti nefasti e che non sono per così dire sindacabili.

Gli riconosca la sofferenza che prova senza cercare di convincerlo che non ha motivo per star male e ragioni con lui sulla necessità di parlare allo psichiatra che lo segue (o seguiva) di quello che sta pensando di fare.

Ha idea di che diagnosi abbia ricevuto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per avermi risposto. Comunque non sono a conoscenza della diagnosi precisa, so solamente che lo psichiatra gli aveva identificato una depressione. Mi ha detto che non riesce a capire quale sia il motivo per cui sta male, ma il percorso è lungo e con il suo psicologo non l'hanno ancora identificato. Io vorrei sapere se ci sono dei modi per tenere sotto controllo il suo benessere psicologico e qual è il modo migliore per stargli vicino.
Grazie ancora per la disponibilità e la cortesia
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Senza conoscere da vicino la situazione è difficile darle dei consigli.
Mi sentirei di dirle che l'importante è che sia seguito e che lo sia dal punto di vista sia psicologico, sia medico-psichiatrico.

Potrebbe essere utile che lei facesse spezio dentro la sua mente per il pensiero che una persona che apparentemente non ha motivi per stare male può stare invece molto male, senza che da fuori trapeli nulla - soprattutto se si tratta di una persona abituata a mantenere a tutti i costi una facciata sociale solidamente positiva e/o non ha mai avuto la possibilità di essere accolto e compreso in famiglia.

Provi a stargli vicino ascoltandolo senza giudicare e senza dirgli che non ha motivi per stare così, perchè se in fondo il ragazzo si sente profondamente inadeguato dirgli che esagera può solo confermare questa percezione negativa di sè, come di una persona non capace affrontare la realtà e non capace di stare bene nemmeno quando la sua vita non presenta particolari problemi (dal punto di vista esteriore ed oggettivo).