Non desidero una stabilità con il mio ragazzo

Buonasera dottori,
vi chedo quanto possibile di aiutarmi per una situazione che mi sta di giorno in giorno affligendo sempre di più e della quale non so con chi parlarne. Ho 29 anni e sono fidanzata da 6 anni e mezzo con una ragazzo premuroso e innamorato, compìto con me e la mia famiglia. Sin dal principio ho vissuto questa relazione sempre sul piano razionale siccome non ho mai avuto il batticuore per lui e le cosidette farfalle nello stomaco o comunque tutte quelle sensazioni che accompagnano la fase dell'innamoramento. Ad oggi mi sento insoddisfatta, angosciata all'idea di sposarlo, di sigillare in qualche modo il rapporto, di fare una famiglia con lui. La cosa che mi fa più angosciare, stranamente, è dare certezze alla sua famiglia. Sono arrivata al punto che mi sento tremolare, mi sento calore alle gambe e una sensazione di ansia che mi parte dallo stomaco se sto con la sua famiglia o se la sorella, ad esempio, mi invita a cena con loro. Cioè se io penso di poter essere fidanzata eternamente con questa persona senza il vincolo del matrimonio o di una convivenza, io mi sentirei molto meglio e stramente starei meglio anche se raccontassi tutte queste sensazioni alla sua famiglia cioè anche se agli occhi della sua famiglia questa storia non fosse sigillata.
Ecco in parole povere queste sono le miei sensazioni, ora io vi domando secondo voi possono dipendere dal fatto che ho sempre vissuto razionalmente la mia storia, cioè dal fatto che mi sono fidanzata con lui solo perchè lui mi sembrava la persona giusta oltre che un bel ragazzo, ma non c'era quel grande trasporto emotivo? Oppure questo non è sufficiente e ci sarà dell'altro?
Io lo so che voi mi risponderete di andare ad approfondire questo problema con uno psicoterapueta e non vi nascondo che lo desidero tanto, ma purtroppo le possibilità economiche non ce l'ho.
Vi ringrazio in anticipo