Relazione con narcisista patologico? come liberarsene

Buon pomeriggio Dottori,

ho una relazione stabile da 1 anno e mezzo, di cui 1 anno di convivenza, con un ragazzo. Premetto che lo conosco da molto tempo, almeno 9 anni, e siamo sempre stati ottimi amici prima che scoppiasse questo amore che ci ha avvicinati in un modo diverso dal vecchio rapporto di amicizia che ci legava.

Purtroppo, col passare del tempo, si sono manifestati comportamenti da parte sua che mi hanno completamente destabilizzato. Ammetto io stesso di non avere una indole facile e sono conscio dei miei limiti (scarsissima autostima, fobia della solitudine intesa come scarsa o nulla aspettativa di avere un partner stabile al mio fianco e, suppongo, anche una buona dose di dipendenza affettiva).

Nel corso del tempo ho potuto notare come, da che ero la sua ragione di vita, la cosa più bella che potesse essergli capitata, una specie di tesoro da proteggere e curare, io per lui sia diventato, per sua stessa ammissione, l'unico guaio della sua vita. Sono vittima di continue illazioni, abusi verbali (e ahimè anche fisici, ai quali non rispondo perché non riesco a far del male fisicamente alla persona che, devo dire ahimè, amo), sfoghi di rabbia terribile che quasi mai trovano ragione in miei comportamenti in cui vengo sminuito, denigrato, insultato e colpito nei miei punti deboli che lui ben conosce.

Spessissimo, per causare reazioni inconsulte da parte sua, basta anche semplicemente dissentire dalle sue opinioni o dalle sue idee o fargli notare, con garbo e timore -perché ormai sono terrorizzato persino dal parlargli o dall'esprimere io stesso una opinione mia-, che probabilmente sta sbagliando punto di vista o, ancora, che ciò che dice non corrisponde al vero.
Ha pretese assurde ed ingestibili come, ad esempio, il volere che io gli procuri un nuovo lavoro perché il suo non gli piace e gli causa frustrazione, accusandomi ed insultandomi per questo di non dimostrargli amore, dedizione e così via.

Ancora, nonostante anche io abbia un mio lavoro -ormai piuttosto limitato perché mi sento completamente sfiancato mentalmente ed in preda all'ansia ed al terrore della sua persona e delle sue reazioni- l'ho sempre sostenuto prodigandomi a svegliarmi di notte per rendergli meno faticoso l'inizio del turno e allorquando ho manifestato semplice stanchezza fisica per questa cosa, la sua risposta è stata quella di lanciarmi addosso oggetti, vestiti, grucce e cacciarmi di casa (e non era la prima volta che accadeva), ferendomi anche con gli oggetti che mi lanciava addosso, per poi pregarmi con pianti a dirotto di ritornare a convivere giurandomi che non l'avrebbe più fatto -e ci sono cascato.

Oggi l'ultimo atto di un dramma che va avanti da mesi: l'accusa di una serie di tradimenti che non ho nemmeno pensato di commettere, con insulti ed umiliazioni irripetibili, ed il mio definitivo ignorarlo sta scatenando una serie di messaggi minatori al limite dello stalking.
Chiedo aiuto... non posso più gestire questa relazione... sto male.
Attendo vostre.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Oggi l'ultimo atto di un dramma che va avanti da mesi: l'accusa di una serie di tradimenti che non ho nemmeno pensato di commettere, con insulti ed umiliazioni irripetibili, "

È un tipico comportamento del narcisista!
Mi chiedo invece, perché lei si fa insultare?
Perché lei gli consente ciò?
Cosa le manca?
Cosa le da questo legame così tossico?

Non accetta altro, oltre se.
O lei rimane la sua "costola"; sottomesso e zitto, o sarà il suo maggior nemico.
Ma non la lascerà in pace facilmente..
Di faccia aiutare, anche da un racisista si più guarire!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Utente
Utente

Gentile dr.ssa Randone,
anzitutto grazie per il Suo intervento.
Alle sue domande non so di poter dare una risposta sensata, posso solo guardarmi dentro e dirLe che: provo/provavo un amore immenso per questa persona, in uno ad una grande sensazione di tenerezza e protezione perché è stato molto maltrattato, in età infantile, adolescenziale e da giovane adulto, dai suoi genitori e non so queste cose de relato, bensì anni fa vi ho assistito.
Un padre-padrone violento, verbalmente e fisicamente, ed una madre succube di quest'ultimo che non lo ha mai protetto e difeso, nemmeno oggi che è alla soglia dei 30 anni quando il padre ancora lo vessa con potenti angherie psicologiche, ricatti morali, e privazioni morali e materiali.
Per questo motivo, credo, ho implicitamente accettato il compromesso di divenire io il suo capro espiatorio: adotta con me gli stessi comportamenti che ha verso la madre, solo che con lei tende al riappacificarsi -credo pro forma- ogni volta che vi si scontra, mentre con me è un continuo di angherie e soprusi in cui si finisce per far pace solo quando io sono sfiancato e alzo bandiera bianca e lui ricomincia a darmi lo zuccherino della tenerezza, che poi si ritrasforma in amaro fiele a cicli di 7-8 giorni ormai costanti.
Ormai sono due giorni che ignoro completamente tutti i suoi tentativi di riavvicinamento: ha prima iniziato con insulti a me quale persona, compagno e professionista, per poi evolversi in minacce concrete, causando un'enorme stato di ansia e di terrore a me tanto che ieri, essendomi ritrasferito dai miei, nel leggere che sarebbe venuto a casa, sono scappato in preda alla paura, ed ai miei genitori, involontariamente da lui coinvolti, per poi concludere col love bombing in cui si sta sperticando in espressioni amorose melense e patetiche alle quali non segue alcuna risposta da parte mia.
Posso solo dire che in due giorni ho ricevuto quasi 400 chiamate dal suo numero, da numeri anonimi e da chiamanti sconosciuti, circa 800 sms e almeno 300 messaggi su whatsapp, 30 email e si è persino iscritto su Facebook per acuire le molestie: comune denominatore è che il contenuto delle comunicazioni è sussumibile nella parabola di comportamenti sopra enunciati.
Stamani ha telefonato allo studio di mio padre dicendogli cose assurde, distorcendo completamente la realtà ed affermando che lui non ce la fa più perché io da due giorni lo subisso di telefonate, sms, messaggi whatsapp ed email e non è vero, asserendo addirittura che il mio scopo sarebbe quello di volerlo incontrare per farmi mettere le mani addosso e denunciarlo, quando io non sto replicando in nessun modo ai suoi tentativi molesti e persecutorii neppure dicendogli di smetterla proprio per non alimentare ulteriormente la sua furia.
Ho sbagliato io a consentirgli di farmi questo, lo so. Dovevo capirlo prima e subito ed evitare che mi gettasse dentro la sua tela, ma cosa potevo fare se ero innamorato?
La prego, Vi prego.. datemi un consiglio, una parola di conforto, sono annientato, terrorizzato e completamente preda dell'ansia che già normalmente mi disturba: non dormo, non mangio, ho paura di restare solo a casa al pensiero che possa bussare alla porta e fare scenate in cui denigrarmi per farmi vergognare....
Aiutatemi...

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Posso solo dire che in due giorni ho ricevuto quasi 400 chiamate dal suo numero, da numeri anonimi e da chiamanti sconosciuti, circa 800 sms e almeno 300 messaggi su whatsapp, 30 email e si è persino iscritto su Facebook per acuire le molestie"

Niente di nuovo sotto il sole.
È il solito copione dei narcisisti e degli amori letali.

Clinici per lei, e carabinieri per lui.
[#4]
Utente
Utente
Gentile dr.ssa Randone,
ma se lo denuncio quello mi si apposta sotto casa e mi fa fuori...
E' persino dedito all'uso, smodato, di sostanze stupefacenti: ex cocainomane ed ancora oggi invece fortissimo consumatore di cannabis...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Faccia lei, la pelle é sua, ed anche la salute psichica

Le donne che muoiono per femmicidio ragionano esattamente come lei.

Il silenzio uccide.

Se desidera approfondire questo tema nel mio blo è sito trova davvero tanto materiale sulla violenza in amore
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Utente
Utente
Grazie dottoressa...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di averla ascoltata.
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