Depressione mascherata

Gentili dottori,
Qualche mese fa, è venuto a mancare una persona a me molto cara, con la quale ho trascorso gran parte delle mie giornate in particolare negli ultimi dieci anni; era come un padre per me ma le persone muoiono, è normale e poi io non ho nessun rimpianto visto che gli sono sempre stata accanto, tranne negli ultimi giorni di vita perché non ne ho avuto il coraggio.

Ad ogni modo, dopo la sua morte ho cominciato ad essere un po` ipocondriaca, ansiosa lo sono sempre stata ma sono sempre riuscita a controllarmi e se ho attraversato qualche momento difficile ho sempre cercato di non perdere il coraggio.

Ho pochi amici perché non amo circondarmi di persone false, frequento l'università, non sono una studentessa modello ma mi dedico con piacere allo studio.

Ultimamente avverto dei fastidiosi ma non troppo forti dolori, anzi fitte al torace in particolare nella parte sinistra, al braccio sinistro, nelle spalle e al collo.

Soffrendo anche di una gastrite da reflusso biliare (documentata da una endoscopia digestiva) e quindi di disturbi digestivi, il medico di base ha pensato bene di prescrivermi delle gocce "escitalopram ". Sono un po` spaventata da questi dolori ma visto che sono passati giorni e sono ancora viva, non credo che mi stia venendo un infarto e poi ho fatto un elettrocardiogramma al PS nel mese di novembre scorso proprio a causa di questi dolori e non è emerso nulla di significativo.

Poiché di notte dormo, esco senza problemi, non ho attacchi di panico (mai avuti in vita mia), non ho mai pensato di suicidarmi anzi credo che la vita sia meravigliosa con tutte le sue contraddizioni e anche con gli eventi spiacevoli che inevitabilmente accadono, è possibile che io soffra di una depressione mascherata e non me ne rendo conto?
Vi ringrazio per l'attenzione.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

al di là delle etichette diagnostiche, se lei ha sviluppato una serie di sintomi dopo che suo nonno è mancato si può pensare che il quadro clinico attuale rappresenti la sua reazione alla perdita e che sia quindi alimentato dal lutto, oltre che dalla paura che una persona già ansiosa prova quando muore qualcuno a lei vicino.

Di preciso per quale motivo è venuto a mancare?
Ha avuto un attacco cardiaco?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
il fegato, i polmoni e i reni hanno smesso di funzionare, probabilmente perché è ricorso agli psicofarmaci per molti anni a causa di una sindrome ansioso-depressiva . Aveva intorno agli 80 anni
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Probabilmente questa morte l'ha molto colpita e impressionata e il suo medico ha ragione ad attribuire al lutto i suoi malesseri, se non ha riscontrato alcuna causa organica che li giustifichi.

Le suggerisco di parlarne con uno psicologo per fare chiarezza su quello che le sta succedendo e valutare le possibili soluzioni.

Le faccio tanti auguri,