Tutto ciò è legato al disturbo d'ansia generalizzato
Gentili dottori,sono una ragazza di 19 anni e ormai preoccupata della situazione che sto vivendo. I miei problemi sono iniziati 6 mesi fa, in concomitanza con l'inizio del primo anno di università. Avvertivo nausee,giramenti di testa e ho passato 2 settimane senza forze. Dopo queste due settimane mi sono recata al Pronto Soccorso,e dopo ore di attesa sono stata dimessa. Il medico del Pronto soccorso ha parlato di ansia generalizzata con somatizzazione e mi ha detto che clinicamente era tutto apposto,ma il cambiamento per stare bene doveva iniziare da me stessa. Sollevata,credevo di poter superare la situazione. Ma ogni volta che uscivo di casa avevo fortissimi giramenti di testa,nausee e sensazione di svenimento. In quel periodo mi ero anche lasciata con il mio ragazzo,dopo 4 anni di relazione,e questo mi faceva stare molto male, finchè a dicembre lui è tornato da me e siamo tornati insieme. Per un periodo sembrava che tutti quei sintomi fossero passati,pensavo solo a godermi la mia storia. Ma a gennaio le lezioni all'università sono riprese e a riprendere sono stati anche i miei malesseri. Avrei dovuto sostenere due esami a febbraio,e pochi giorni prima che li sostenessi ho cominciato anche ad avvertire una sensazione di mancanza di aria e come una tensione dei muscoli della gola. Pensando che tutta questa preoccupazione fosse causata dall'università,a marzo ho deciso di lasciare, ma la situazione non è migliorata. Continuavo a sentire questo nodo in gola,nausee,debolezza,avevo paura di uscire per paura di sentirmi male. Oltre a ciò,due settimane fa il mio ragazzo mi ha lsciata per la seconda volta,dicendo di voler abbracciare completamente la religione e di non aver trovato in me la ragione della sua felicità. Ora mi sento avvilita,non ho entusiasmo per nulla, preferisco stare a casa sempre per quella paura di sentirmi male e quando esco ho come unico pensiero quello di tornare a casa,dove sto decisamente meglio. Sono stata sempre una ragazza attiva,ma questa situazione che va avanti da ormai 6 mesi mi fa stare male,mi porta ad essere pessimista e credo davvero a volte che non ne uscirò più. Ho paura che possa trasformarsi in depressione. Voi che dite? Tutto ciò è legato al disturbo d'ansia generalizzato? Vi ringrazio per una futura risposta.
[#1]
Gent.le Ragazza,
attraverso una consulenza on line non è possibile fare valutazioni diagnostiche e tanto meno previsioni sull'eventuale evoluzione del tuo disagio.
L'inizio dell'università e la rottura della relazione di coppia sono i cambiamenti significativi con i quali ti stai confrontando in questo momento della tua vita e che ti stanno mettendo alla prova.
L'evitamento della situazione ansiogena può sembrarti la soluzione a portata di mano ma, in realtà, contribuisce a rinviare il momento in cui avviare un processo di cambiamento.
Scrivendoci hai fatto il primo passo, ora sarebbe importante proseguire in questa direzione, ad esempio rivolgendoti al Consultorio Familiare della tua ASL per un primo colloquio con lo psicologo.
La relazione terapeutica può offrirti l'opportunitò di vivere la vulnerabilità non più come una "colpa" ma, al contrario, come espressione dei tuoi bisogni affettivi più profondi.
attraverso una consulenza on line non è possibile fare valutazioni diagnostiche e tanto meno previsioni sull'eventuale evoluzione del tuo disagio.
L'inizio dell'università e la rottura della relazione di coppia sono i cambiamenti significativi con i quali ti stai confrontando in questo momento della tua vita e che ti stanno mettendo alla prova.
L'evitamento della situazione ansiogena può sembrarti la soluzione a portata di mano ma, in realtà, contribuisce a rinviare il momento in cui avviare un processo di cambiamento.
Scrivendoci hai fatto il primo passo, ora sarebbe importante proseguire in questa direzione, ad esempio rivolgendoti al Consultorio Familiare della tua ASL per un primo colloquio con lo psicologo.
La relazione terapeutica può offrirti l'opportunitò di vivere la vulnerabilità non più come una "colpa" ma, al contrario, come espressione dei tuoi bisogni affettivi più profondi.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua chiarezza e disponibilità. Sicuramente seguirò il suo consiglio, ma ho davvero tanta preoccupazione se si trattasse di depressione, ma in realtà la mia mancata voglia di uscire è collegata ai brutti pensieri di potermi sentire male. Dice che me riuscirò ad uscire da questo brutto periodo e riprendere la mia vita di sempre?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 17/05/2017.
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