Doc da controllo che interessala salute

In un contesto di ansia generalizzata ed emetofobia, l'inverno scorso ho avuto un peggioramento manifestatosi con una sempre maggiore attenzione ai segnali del corpo, di una eventuale malattia in atto, soprattutto tumori, e di conseguenza richiesta continua di controlli medici...e utilizzo di questo sito. Ho avuto una crisi che mi ha portato a sospendere la terapia, ora l'ho ripresa, ma sono di nuovo ferma per assenza della psicologa per gravi motivi personali.
La psicologa dice che ho un leggero tratto ossessivo compulsivo, e ritengo che le modalità con cui si sviluppa la mia attenzione al corpo possa rientrare in un DOC : mi fisso su una caratteristica del corpo, un sintomo (un neo, un fastidio alla gola), inizio ad osservare la zona più volte, cerco sintomi su internet, l'ansia cresce e chiedo consulto al medico. Nell'attesa della visita sto malissimo, non penso ad altro.....ho abbandonato tutte le mie passioni, sono in ansia sempre e non riesco più nemmeno a concentrarmi sul lavoro. Dopo la visita medica, ovviamente negativa, alcuni giorni di totale benessere e poi l'attenzione si sposta verso un altro sintomo, e tutto ricomincia. Ritengo sia un doc perchè le modalità con cui controllo il corpo sono continue, non riesco a farne a meno e allo stesso tempo più lo faccio più sto male e vorrei non farlo. Nello specifico ho paura dei tumori e ho paura, inconsciamente, che se non controllo il corpo, mi possano sfuggire i segni iniziali di un tumore, e non me lo perdonerei mai..immaginate come posso stare nei confronti di tutti i distretti corporei che non si possono controllare!
La psicologa mi ha chiesto più volte cosa sia successo in particolare l'autunno scorso quando ho sviluppato questo problema, e non so darle risposta perchè mi sembra non sia successo niente, in quel periodo. Però ho fatto un'ipotesi, su cui chiedo il vostro parere.
Due anni prima ero andata a fare un controllo ginecologico. Tutta la visita è stata strana, la dottoressa mi faceva domande sulla mia situazione sentimentale, sulla sessualità e mi mise fortemente in imbarazzo. Dalla visita è emerso un polipo endometriale, la dottoressa mi disse con modi bruschi che andava operato, in anestesia totale, e solo nella sua clinica privata in altra città perchè nell'ospedale della mia città "non erano capaci". Spaventatissima, ho chiesto un secondo parere ad un altro ginecologo, che mi ha tranquillizzato, e dopo alcuni mesi mi sono operata nel mio ospedale cittadino, sostenuta perfettamente dalla mia psicologa. Quindi, a parte lo spavento iniziale, ritengo di aver superato benissimo l'episodio....però ora mi chiedo se, anche se non sembra, non mi abbia lasciato strascichi, una sorta di trauma,anche se razionalmente non lo avverto come tale, ed emerso anni dopo, Può succedere?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

non esistono due pazienti uguali e non esiste la causalità lineare in psicoterapia, quindi l'unica dalla quale può ottenere la risposta che cerca è la Sua psicologa, che spero sia anche psicoterapeuta.

Diciamo che se un soggetto non è predisposto all'ansia, nonostante la diagnosi e il modo in cui riferisce sia stata comunicata, non dovrebbe arrivare a monitorare costantemente ogni piccola attivazione somatica, ma è in grado perfettamente di leggerla e modularla...

Che tipo di trattamento sta facendo con la psicologa?
E' stata posta una diagnosi precisa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottoressa,
la mia psicologa è anche psicoterapeuta e con lei sto facendo terapia cognitivo-comportamentale. La terapia devo ammettere va molto a rilento perchè io mi porto dietro problemi fin dall'infanzia ed ho molte resistenze al cambiamento. Avevo già ottenuto però moltissimi miglioramenti....e poi ho avuto una regressione in seguito ai problemi che ho raccontato nel primo messaggio.

Non so dirle in termini tecnici quale diagnosi mi sia stata fatta, mi è stato detto che soffro di ansia, che tanti mie problemi risalgono ad un rapporto "sballato" con una madre manipolativa e io ansiosa-dipendente, e che ho leggeri tratti di doc. In più soffro di fobie specifiche, in particolare emetofobia. Questo è quanto emerge in terapia, la psicologa di sicuro mi ha fatto una diagnosi ma non mi ha mai detto nero su bianco "il tuo problema si chiama XY"
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera Dottoressa Pileci, sono tornata dalla psicologa e abbiamo parlato degli ultimi sviluppi dei miei disturbi d'ansia, che in particolare nell'ultimo periodo hanno preso la forma di un "disturbo d'ansia da malattia".
Le riferisco questa diagnosi in quanto era stata lei a chiedermi delucidazioni in merito. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa. Grazie.