Rapporto conflittuale con gli amici

Ho un rapporto conflittuale con un amico che è anche l'unico.
Andavamo insieme alle medie e all'epoca andavamo d'accordissimo, ridevamo sempre. Io avevo anche un'altra amichetta che però non sopportava lui dato che la prendeva abbastanza in giro.
Con l'inizio del liceo con lui ci siamo persi e non ci siamo più sentiti ma sono rimasta in "buoni" rapporti con lei. Durante gli anni del liceo è cambiata completamente, beveva, fumava, andava a letto con tanti uomini. Io non mi ci sono più trovata però per affetto/bisogno le sono sempre rimasta accanto. Ormai non la sento più da due anni poiché è andata a vivere in un'altra città e non mi ha più calcolata. Ho ripreso da due anni i rapporti con lui. E' un bravissimo ragazzo. E' sempre disponibile se gli chiedo di uscire. Però non parla mai e questa situazione mi sta snervando. E' sempre chiuso, molto sulle sue e timido. Io a volte mi scervello abbastanza a trovare sempre nuovi argomenti di cui parlare perché non parla mai, non dice mai niente. Alla fine dell'uscita invece di essere rilassata, torno a casa ancora più stressata. Una volta mio papà ci ha accompagnati in macchina ad un evento e lui per tutto il tempo è stato zitto tanto che tornata a casa mio papà mi ha chiesto se avesse qualche problema tipo autismo o fosse muto. E' anche abbastanza imbarazzante presentarlo ad altra gente dato che sta sempre zitto. Io spiego sempre a tutti che è timidezza, però lui non parla proprio, a volte mi dà l'impressione che lo faccia apposta del tipo "non ho alcuna voglia di impegnarmi a farlo" e la gente mi chiede se abbia qualche problema. Nonostante tutto, continuo a restargli amica. Però ieri mi sono indispettita.
Lui sta "cercando" lavoro, lo scrivo tra virgolette perché pretende che siano gli altri a trovarglielo. Abbiamo fatto domanda, o meglio, io ho fatto domanda per un posto, gliel'ho raccontato e poi l'ha fatta anche lui a mia insaputa. Ma nulla di male, è un centro commerciale grande, c'è posto per tutti e non mi preoccupo perché ho un curriculum più adatto del suo, ho fatto più studi, più esperienze rispetto a lui. Mi hanno chiamata dopo pochi giorni, a lui no. Ieri mi ha fatto un sermone cercando di non farmi accettare il lavoro se no lui cosa fa, che a lui serve più che a me. Non lo so, questa cosa che mi stesse manipolando non mi è piaciuta. Cosa devo fare secondo voi? Lui diciamo è il mio migliore amico, se però non posso neppure parlargli di certi argomenti, la cosa non mi piace.
Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

come mai ti sei infilata in una relazione del genere, nella quale ti senti appunto "manipolata", anche se tu per prima fai delle cose per questo ragazzo, addirittura aiutandolo in molti aspetti della sua vita (di cui potrebbe occuparsi da solo)?

Lui si comporta in un determinato modo, ma anche tu colludi con lui e con le sue richieste.

Hai mai considerato questo aspetto e la possibilità di poterti relazionare con lui in un altro modo, certamente più funzionale per entrambi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima, forse con questo amico il rapporto è piuttosto particolare, non trovi ? Per cercare di scipparti il lavoro, l'energia ed il modo l'ha trovato. dovresti semplicemente parlar chiaro ed invitarlo a farsi aiutare, perchè il tempo passa e le dinamiche che possono essere accettabili da ragazzi , adesso non funzionano per lui, ma neanche per te , che alla fine sei quasi costretta ad essere.. buona .. con lui per sempre.. intanto il mondo gira, ragazzi..
Facendo così, lui non trova lavoro, non ha una vita accettabile, e tu perdi tempo ed energie .. ci sono i consultori, volendo farsi aiutare ad uscire da questa adolescenza senza fine..
Un pò di coraggio, suvvia..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dottoressa Pileci: Si, ho pensato molte volte e in molti mi hanno detto che meriterei di meglio e di più. Non so se sia il caso staccarsi per sempre, al limite posso essere presente ma molto meno. Forse questo "attaccamento" nasce anche perché al momento non sono fidanzata e ho pochi amici che però devo farmi.

Gentile Dottoressa Fregonese: Si, a volte ci sono momenti in cui lo trovo geloso ma non solo di me. Ad esempio, io ho un po' un "complesso", sin da piccola ho sempre sentito dire che fidanzarsi non é una cosa necessaria, ma io questo bisogno l'ho sempre sentito e finalmente sto capendo che é normale. Lui questa cosa l'ha sempre sminuita (non ha mai avuto una ragazza, molte persone gli chiedono come mai non ne abbia mai sentito il bisogno, anche io sinceramente), e lo fa spesso anche con un suo amico di cui mi parla dicendo che non se lo prende nessuno e che la fidanzata non gli serve e che in generale non serve a nulla. Un giorno mi ha innervosita e gli ho detto che solo perché lui non la vuole non deve sminuire gli altri.
Dottoressa, tante volte gliel'ho detto ma dice che lui sta bene, non é pazzo e non deve farsi curare ma piuttosto sono gli altri a non stare bene.