Invidia nei confronti di un mio amico

Sono un ragazzo di 20 anni, studente del primo anno di ingegneria e soffro di invidia nei confronti di un mio amico. Entrambi siamo iscritti allo stesso corso di laurea, quindi ci vediamo praticamente tutti i giorni, tra l'altro ci conosciamo da tantissimo tempo, abbiamo frequentato le stesse scuole, insomma siamo stati sempre insieme e facciamo parte dello stesso gruppo di amici col quale mi ritrovo ogni fine settimana. Da quando è iniziata l'università (a settembre) mi sono sentito superato dal punto di vista scolastico, alle superiori, nella mia classe, ero probabilmente lo studente che più studiava e con la media più alta, soffrivo un po' di invidia nei confronti di chi riusciva a competere con me, ma erano momenti passeggeri per i quali oggi non ne do molta importanza. Effettivamente sono sempre stato invidioso fin da quando ero bambino ma non esageratamente. Come dicevo, quest'anno, è nata una sorta di competizione tra me e lui, sinceramente non piace molto ma durante il primo semestre mi ha permesso di studiare, mi ha spinto a non rimanere indietro nella gara contro di lui ed effettivamente, forse grazie anche a questa invidia, ho avuto ottimi risultati concludendo la prima sessione con ottimi voti, ma mai quanto i suoi e ciò non mi ha permesso di gioire dei miei traguardi. Lo invidio parecchie volte ma mi sforzo a non pensarci, a seguire la mia strada e ad evitare di confrontarmi con lui, ma in certi momenti è più forte di me. So di sbagliare, lo riconosco, lo reputo anche molto più forte di me, tra l'altro credo che sia più motivato, nonché più capace. Capita infatti che io perda tempo durante lo studio, nonostante riesca ad eliminare tutte le cose che possano distrarmi, rallento moltissimo. Ho pensato di aver sbagliato il percorso di studi scelto, ma il fine, l'obiettivo che vorrei raggiungere, piace molto. La paura di cambiare e cimentarmi in qualcosa di diverso la sento e mi paralizza. Nel fine settimana non studio più come prima, sono veramente lento e ciò non mi piace affatto, durante la settimana studio molto quando torno a casa, oramai faccio solamente questo. Credo di aver detto tutto quello che mi è passato per la mente e spero di ricevere consigli, grazie in anticipo per le eventuali risposte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

nella competizione non c'è nulla di male, a patto di rientrare in livelli accettabili. Alle superiori, ad esempio, ti è servita per misurarti e capire fino a dove potevi spingerti, di misurare il tuo "valore" (anche se chiaramente non parlo di valore personale), così come nello sport serve non solo per vincere ma anche per trovare la propria identità...

Tuttavia, mi pare che qui (con i limiti del consulto on line)ci sia una dinamica ossessiva che a mio avviso rischia di rallentarti e affaticarti.

Una consulenza psicologica diretta è consigliabile.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo con la Collega nel consigliarti di cercare un aiuto de visu da un Collega.. Ma aggiungo, che rapporto hai con i fratelli? perchè spesso dietro a questa voglia di.. vincere.. c'è un problema irrisolto con la "fratria" cioè con i fratelli e con gli altri uomini in generale.. magari pensaci, succede che ci sia quasi troppa competizione tra gli uomini, su chi è più sexy, più ricco, con la macchina più fantastica.. ed ha a che fare , secondo il mio punto di vista con il rapporto con la madre.. insomma a tante cose del passato su cui riflettere.. Coraggio, la vita è un pò complicata, lo so..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2017 al 2021
Ex utente
Allora cercherò qualcuno che possa aiutarmi a superare questo problema. Comunque non ho alcun fratello e non credo nemmeno di essere in competizione con altri uomini.