Non so come uscire da quest'incubo
salve, sono un ragazzo di 23 anni e sono 4 anni che sto male.
non so di preciso co'è che ha scaturito tutti questi problemi, in passato ho fatto uso e abuso di alcool e droghe come mariujuana e cocaina, ma ormai non tocco niente da due anni, ormai fa parte solo del mio passato.
da 4 anni soffro d 'ansia, e quest'ansia mi ha portato ad avere innumerevoli problemi come :
- assoluta mancanza di emozioni positive:
- totale apatia e mancanza di stimoli
- sforzo eccessivo per fare qualunque cosa:.
-ossessioni: mi martorio quotinianamente il cervello per cose assurde, insensate, problemi che per chiunque non sono problemi, ma per me si.
-tic e manie: sono cotretto a fare dei movimenti a intraprendere dei movimenti che non vorrei fare, come degludire continuamente, toccare con l'alluce la punta della scarpa e cose del genere, che cambiano e mutano con il tempo ma sono sempre presenti
- assoluta insivurezza in tutti i campi
- difficoltà a prendere le decisioni, anche più banali
tutto questo, insieme a qualcos'altro che sicuramente mi sto dimenticanto, mi constringe a fare una vita "non vita" perchè passo le mie giornate senza far nulla, a parte uscire con gli amici, e lavorare come cameriere d'estate
per non parlare poi del fatto che ho 24 anni e non ho un progetto per il futuro, per la mia vita, dopo il diploma mi son fermato e e non ho più fatto nulla di concreto, non so cosa mi piace, non so qual'è il mio posto nel mondo, a momenti non so più chi sono, e ogni giorno che passa ho sempre più paura di non tornare indietro.
sto soffrendo tanto, non penso al suicidio perchè non ne ho il coraggio, ma è probabile che con il passare degli anni, se non riesco a trovare una via d'uscita, il coraggio lo trovo.
a luglio sono andato da una psichiatra che mi ha prescritto lo zooloft, abbinando la terapia farmacologica ad una psicologica, e quindi per 3 mesi ho assunto lo zooloft (fino ad arrivare a 100mg al di) e sono andato dallo psicologo. Non avendo avuto risultati, mi sono demoralizzato e ho mollato tutto. Pochi giorni fa sono tornato dalla psichiatra, e ho cercato ancora una volta di spiegarle la mia situazione, il che per me è molto difficile visto che sto in una confusione totale, sono cosi confuso è veramente difficle spiegare a qualcuno quello che sento. Ma lei mi ribadiva che non c'è bisogno che io le spieghi per filo e per segno la situazione, perchè lei ha il quadro della situazione e mi ha prescritto un altro famaco, la paroxetina, spiegandomi che può succedere che un farmaco non faccia nessun effetto, in tal caso bisogna cambiare cura, e insiste sul fatto che la terapia farmacologica abbianata a quella psicologica sia la strada da seguire per me.
io mi sono dimostrato ditubante sul prendere per una seconda volta psicofarmaci, perchè non sono sicuro che sia la soluzione adatta a me e allora, mi ha detto se vuoi puoi chiedere anche un altro parere. voi cosa ne pensate?
non so di preciso co'è che ha scaturito tutti questi problemi, in passato ho fatto uso e abuso di alcool e droghe come mariujuana e cocaina, ma ormai non tocco niente da due anni, ormai fa parte solo del mio passato.
da 4 anni soffro d 'ansia, e quest'ansia mi ha portato ad avere innumerevoli problemi come :
- assoluta mancanza di emozioni positive:
- totale apatia e mancanza di stimoli
- sforzo eccessivo per fare qualunque cosa:.
-ossessioni: mi martorio quotinianamente il cervello per cose assurde, insensate, problemi che per chiunque non sono problemi, ma per me si.
-tic e manie: sono cotretto a fare dei movimenti a intraprendere dei movimenti che non vorrei fare, come degludire continuamente, toccare con l'alluce la punta della scarpa e cose del genere, che cambiano e mutano con il tempo ma sono sempre presenti
- assoluta insivurezza in tutti i campi
- difficoltà a prendere le decisioni, anche più banali
tutto questo, insieme a qualcos'altro che sicuramente mi sto dimenticanto, mi constringe a fare una vita "non vita" perchè passo le mie giornate senza far nulla, a parte uscire con gli amici, e lavorare come cameriere d'estate
per non parlare poi del fatto che ho 24 anni e non ho un progetto per il futuro, per la mia vita, dopo il diploma mi son fermato e e non ho più fatto nulla di concreto, non so cosa mi piace, non so qual'è il mio posto nel mondo, a momenti non so più chi sono, e ogni giorno che passa ho sempre più paura di non tornare indietro.
sto soffrendo tanto, non penso al suicidio perchè non ne ho il coraggio, ma è probabile che con il passare degli anni, se non riesco a trovare una via d'uscita, il coraggio lo trovo.
a luglio sono andato da una psichiatra che mi ha prescritto lo zooloft, abbinando la terapia farmacologica ad una psicologica, e quindi per 3 mesi ho assunto lo zooloft (fino ad arrivare a 100mg al di) e sono andato dallo psicologo. Non avendo avuto risultati, mi sono demoralizzato e ho mollato tutto. Pochi giorni fa sono tornato dalla psichiatra, e ho cercato ancora una volta di spiegarle la mia situazione, il che per me è molto difficile visto che sto in una confusione totale, sono cosi confuso è veramente difficle spiegare a qualcuno quello che sento. Ma lei mi ribadiva che non c'è bisogno che io le spieghi per filo e per segno la situazione, perchè lei ha il quadro della situazione e mi ha prescritto un altro famaco, la paroxetina, spiegandomi che può succedere che un farmaco non faccia nessun effetto, in tal caso bisogna cambiare cura, e insiste sul fatto che la terapia farmacologica abbianata a quella psicologica sia la strada da seguire per me.
io mi sono dimostrato ditubante sul prendere per una seconda volta psicofarmaci, perchè non sono sicuro che sia la soluzione adatta a me e allora, mi ha detto se vuoi puoi chiedere anche un altro parere. voi cosa ne pensate?
[#1]
"luglio sono andato da una psichiatra che mi ha prescritto lo zooloft, abbinando la terapia farmacologica ad una psicologica, e quindi per 3 mesi ho assunto lo zooloft (fino ad arrivare a 100mg al di) e sono andato dallo psicologo. "
Che diagnosi è stata fatta?
Depressione?
Depressione maggiore?
Altro?
Tre mesi da uno psicologo sono davvero pochi per mettersi in cammino verso la guarigione.
Quante sedute ha fatto?
Almeno tre sono diagnostiche.....
Se non si è trovato bene cambi clinico, altri entro valuti di tornare in terapia con chi si è già occupato di se.
L elenco dei sintomi non equivale a fare una dabmosi, soprattutto della sua struttura di personalità
Che diagnosi è stata fatta?
Depressione?
Depressione maggiore?
Altro?
Tre mesi da uno psicologo sono davvero pochi per mettersi in cammino verso la guarigione.
Quante sedute ha fatto?
Almeno tre sono diagnostiche.....
Se non si è trovato bene cambi clinico, altri entro valuti di tornare in terapia con chi si è già occupato di se.
L elenco dei sintomi non equivale a fare una dabmosi, soprattutto della sua struttura di personalità
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentilissimo
Dalla descrizione che fa di sé si comprende quanto in questo momento lei stia soffrendo e tenda a presentare se stesso come un insieme di sintomi, sui quali presumibilmente si sofferma durante la gran parte della sua giornata.
Concordo con la psichiatra che le ha consigliato di abbinare alla terapia farmacologica un percorso psicologico che può aiutarla a comprendere e lavorare su quello che l'ha spinta a chiedere un aiuto..affinché questo funzioni è necessario, però, che lei sia convinto e motivato ad affrontare un percorso che potrà essere lungo e, a volte, anche faticoso.
Metta al primo posto se stesso e si affidi ad un professionista di cui si fida...ma soprattutto si dia un po' di tempo...interrompere una terapia farmacologica senza le dovute precauzioni può non sortire benefici, anzi....
Resto a sua disposizione
Dalla descrizione che fa di sé si comprende quanto in questo momento lei stia soffrendo e tenda a presentare se stesso come un insieme di sintomi, sui quali presumibilmente si sofferma durante la gran parte della sua giornata.
Concordo con la psichiatra che le ha consigliato di abbinare alla terapia farmacologica un percorso psicologico che può aiutarla a comprendere e lavorare su quello che l'ha spinta a chiedere un aiuto..affinché questo funzioni è necessario, però, che lei sia convinto e motivato ad affrontare un percorso che potrà essere lungo e, a volte, anche faticoso.
Metta al primo posto se stesso e si affidi ad un professionista di cui si fida...ma soprattutto si dia un po' di tempo...interrompere una terapia farmacologica senza le dovute precauzioni può non sortire benefici, anzi....
Resto a sua disposizione
Dr.ssa Valentina Tieni
Psicologa clinica - Esperta in Valutazione Psicologica
Esperta nell'Intervento in Situazioni di abuso all'infanzia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 12/05/2017.
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