Sessualità infantile

Buongiorno. Ho bisogno di un vostro parere su una questione che mi sta ossessionando. A volte mi torna in mente, ultimamente di frequente, quando ero una bambina in età da scuola elementare (ora ho 24 anni) e facevo le "coccole" con mia nonna. Non ricordo come iniziò tutto ciò..credo da baci e abbracci..ma poi mi ricordo che la cosa si era spinta oltre, nel senso che le "coccole" riguardavano anche i genitali..e la cosa che mi fa stare male è che provavo sensazioni piacevoli ed ero io che cercavo quelle coccole, questo me lo ricordo bene. Non mia nonna. Anzi, mi ricordo che lei mi accontentava, ma qualche volta mi ha detto cosa si sarebbe pensato se la cosa fosse venuta a conoscenza di altri, come dalla mia mamma. Questa cosa è accaduta ripeto quando avevo 5-9 anni se ricordo bene. La cosa mi fa soffrire molto ora perché la trovo profondamente sbagliata. Mia nonna a cui voglio un mondo di bene ormai è morta anni fa, dopo una lunga demenza. E io quando ci penso avverto enormi sensi di colpa. Com'è possibile che mi sia comportata così? È vero, ero una bambina e si sa che i bambini iniziano a scoprire il proprio corpo..e mi sono anche detta: ma infondo non ero io l'adulta! Perché lei accondiscendeva? Io ora non mi sognerei mai di comportarmi in questo modo con un nipotino o un figlio. Sono fidanzata con un ragazzo che amo tantissimo, non ho nessun problema dal punto di vista sessuale, anzi. Sono una ragazza molto sensibile e ho sofferto in passato e a tratti ancora di ansia. Sono già stata da una psicologa con cui avevo fatto un percorso soddisfacente. Sto bene. Ma perché mi sento così in colpa per questa cosa? Spero che qualcuno mi possa tranquillizzare perché sto soffrendo molto. Vorrei parlarne con qualcuno per sentirmi tranquillizzata (in fin dei conti ero una bambina e un adulto avrebbe dovuto comportarsi in modo differente secondo me..) ma non ne ho il coraggio. Ci tengo a ribadire che nessun adulto ha mai fatto niente contro la mia volontà.
Grazie.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ma infondo non ero io l'adulta!
>>>

Forse non se lo è ripetuto ancora abbastanza o non ha ancora elaborato bene l'acquisizione. Se con la psicologa aveva fatto un buon lavoro, il suggerimento è di rivolgersi di nuovo a lei. Online non diamo rassicurazioni, perché dare rassicurazioni rischia di esacerbare il problema anziché risolverlo.

>>> Com'è possibile che mi sia comportata così?
>>>

L'assunto è che se riuscisse a capire come mai sua nonna si è comportata in tale modo, questo la farebbe stare meglio. Ma non è così. I pensieri ossessivi fanno credere che si abbia bisogno a tutti i costi di spiegazione, ma invece l'unica cosa che serve è smettere di ossessionarsi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Non mi farebbe stare meglio sapere perché lei si è comportata così, ma sapere che io non ho fatto niente di sbagliato.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Meglio. Un problema in meno.

Ma come detto, rassicurarla da qui sarebbe inutile. Dirle "stia tranquilla, non ha fatto nulla di sbagliato" non servirebbe assolutamente a nulla perché lei sa benissimo di non aver fatto nulla di sbagliato. Il blocco è di tipo emotivo, non razionale.

L'opzione migliore perciò è ricontattare la psicologa con cui aveva lavorato in passato.
[#4]
Dr.ssa Valentina Tieni Psicologo 3
Gentile ragazza,
immagino, intanto, che non deve essere semplice riportare in poche righe un vissuto che porta dentro di sè da quasi 20 anni e del quale non ha il "coraggio" di parlare.

Credo che ora che è adulta lei stia cercando di dare un significato a ciò che da bambina credeva fossero delle semplici attenzioni, delle "coccole". Crescendo, ha imparato a distinguere i rapporti (giustamente dice "ora non mi sognerei mai di comportarmi in questo modo con un nipotino o un figlio" ) per cui adesso prende le distanze da quanto fatto da sua nonna, pur sottolineando il suo essere (a soli 5/9 anni) totalmente consenziente. E' evidente che sta provando, senza riuscirci completamente, a colmare un senso di "vuoto" (chiamiamolo così) che lascia emergere il suo senso di colpa, che spesso accomuna persone che vivono storie come la sua.

Non è chiaro, dal suo racconto, se nel corso del percorso psicologico effettuato ha avuto modo di affrontare tali ricordi ma, in ogni caso, le consiglierei di rivolgersi nuovamente ad un professionista per elaborare tutto quello per cui oggi si colpevolizza. Sono certa che troverà uno spazio dove poter parlare in sicurezza, senza sentirsi giudicata.

Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento/informazione.

Dr.ssa Valentina Tieni
Psicologa clinica - Esperta in Valutazione Psicologica
Esperta nell'Intervento in Situazioni di abuso all'infanzia

[#5]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
No, non ne avevo mai parlato. Grazie delle vostre risposte. Seguirò il vostro consiglio.