Guardo solo le ragazze più giovani di me
Ho quasi 30 anni ormai e uno stato di verginità irrisolto. Essere vergine non mi creava particolari problemi durante la scuola e i primi anni di università, ma dai 23-24 anni è iniziata una crisi profondissima.
Ormai sono alla soglia dei 30 anni e vedere le ventenni mi crea molto malore interiore nel realizzare come siano ormai irraggiungibili per me.
Non riesco a guardare le mie coetanee, seriamente non mi attraggono particolarmente.
Non so davvero come fare, la mia forse è una crisi di mezza età.
Gli psicologi da cui sono stato non mi hanno aiutato molto, alla fin fine tante parole ma che non sono servite. Che debbo fare accettare di non avere nella mia vita l'esperienza di intimità con una ragazza giovane? Essere destinato alle donne più vecchie e basta? Questo pensiero mi tormenta.
Ormai sono alla soglia dei 30 anni e vedere le ventenni mi crea molto malore interiore nel realizzare come siano ormai irraggiungibili per me.
Non riesco a guardare le mie coetanee, seriamente non mi attraggono particolarmente.
Non so davvero come fare, la mia forse è una crisi di mezza età.
Gli psicologi da cui sono stato non mi hanno aiutato molto, alla fin fine tante parole ma che non sono servite. Che debbo fare accettare di non avere nella mia vita l'esperienza di intimità con una ragazza giovane? Essere destinato alle donne più vecchie e basta? Questo pensiero mi tormenta.
[#1]
Gentile utente,
Mi ha rammentato il primo consulto dell'inizio 2015.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/450336-vergine-a-quasi-28-anni.html
Mi pare di capire che in questo tempo abbia frequentato vari psicologi.
Che tipo di psicoterapie ha fatto?
Per quanto tempo ognuna?
Con quali obiettivi?
".... Questo pensiero mi tormenta. .."
Ma forse oltre a pensarci agisce poco, su di sè e relazionalmente?
Oppure i nuclei su cui avete lavorato assieme agli psicologi sono rimasti immutati?
E' certo che il fatto di guardare le ventenni non rifletta una incapacità/paura a relazionarsi con le coetanee?
Mi ha rammentato il primo consulto dell'inizio 2015.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/450336-vergine-a-quasi-28-anni.html
Mi pare di capire che in questo tempo abbia frequentato vari psicologi.
Che tipo di psicoterapie ha fatto?
Per quanto tempo ognuna?
Con quali obiettivi?
".... Questo pensiero mi tormenta. .."
Ma forse oltre a pensarci agisce poco, su di sè e relazionalmente?
Oppure i nuclei su cui avete lavorato assieme agli psicologi sono rimasti immutati?
E' certo che il fatto di guardare le ventenni non rifletta una incapacità/paura a relazionarsi con le coetanee?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
In realtà diversi obbiettivi sento che li sto realizzando, anche a livello sociale di conoscere persone, ragazze anche.
La mia vita si può dire rispetto al primo consulto è cambiata sensibilmente anche grazie alla ultima terapia (di indirizzo sistemico e non più analitico).
Tuttavia il problema di fondo e che mi porto dietro da quando avevo forse 23-24 anni e che tendo a rimpiangere i tempi passati. La cosa di per se riguarda principalmente l'aspetto donne.
"E' certo che il fatto di guardare le ventenni non rifletta una incapacità/paura a relazionarsi con le coetanee?"
Quando vedo le mie coetanee le vedo generalmente come vecchie. Non che mi facciano schifo, ma non mi fanno innamorare.
La mia capacità di relazionarmi con loro è forse anche migliore che con le ventenni, proprio perché non ne "temo la bellezza".
Se vedo una ventenne, viso pulito e senza rughe, corpo senza segni di decadimento, gambe sode ecc. (ci siam capiti insomma...) me ne innamoro. Solo che ormai tutto ciò mi porta a una profonda malinconia al pensiero che tali donne giovani siano ormai irraggiungibili.
Si può dire quel che si vuole sulla cosa, ma al cuor non si comanda. Se non mi innamoro delle coetanee non ci posso far nulla e ho paura di non raggiungere mai la felicità sentimentale.
La mia vita si può dire rispetto al primo consulto è cambiata sensibilmente anche grazie alla ultima terapia (di indirizzo sistemico e non più analitico).
Tuttavia il problema di fondo e che mi porto dietro da quando avevo forse 23-24 anni e che tendo a rimpiangere i tempi passati. La cosa di per se riguarda principalmente l'aspetto donne.
"E' certo che il fatto di guardare le ventenni non rifletta una incapacità/paura a relazionarsi con le coetanee?"
Quando vedo le mie coetanee le vedo generalmente come vecchie. Non che mi facciano schifo, ma non mi fanno innamorare.
La mia capacità di relazionarmi con loro è forse anche migliore che con le ventenni, proprio perché non ne "temo la bellezza".
Se vedo una ventenne, viso pulito e senza rughe, corpo senza segni di decadimento, gambe sode ecc. (ci siam capiti insomma...) me ne innamoro. Solo che ormai tutto ciò mi porta a una profonda malinconia al pensiero che tali donne giovani siano ormai irraggiungibili.
Si può dire quel che si vuole sulla cosa, ma al cuor non si comanda. Se non mi innamoro delle coetanee non ci posso far nulla e ho paura di non raggiungere mai la felicità sentimentale.
[#6]
Utente
Decontestualizzando la frase sicuramente ha il senso che lei gli sta dando.
Nel contesto invece è riferita al fatto che se io sono attratto da ragazze più giovani è perché vi sono oggettivamente attratto e non perché questo rifletteva una incapacità/paura a relazionarsi con le coetanee, come lei mi aveva suggerito.
Partendo da qui come potrei essere aiutato? Riuscirò a vivere la felicità dell'amore o rischio di veder svanito per sempre le gioie di una relazione con una ragazza di cui sono davvero innamorato in favore di relazioni più forzate e meno spontanee?
Nel contesto invece è riferita al fatto che se io sono attratto da ragazze più giovani è perché vi sono oggettivamente attratto e non perché questo rifletteva una incapacità/paura a relazionarsi con le coetanee, come lei mi aveva suggerito.
Partendo da qui come potrei essere aiutato? Riuscirò a vivere la felicità dell'amore o rischio di veder svanito per sempre le gioie di una relazione con una ragazza di cui sono davvero innamorato in favore di relazioni più forzate e meno spontanee?
[#7]
Gentile utente, la faccenda dell'età mi sembra troppo drammaticamente vissuta, penso che Lei può benissimo innamorarsi e far innamorare una ragazza giovane e bella , dipende da molti fattori, non solo estetici, ma più sottili che hanno a che fare con la sensibilità , l'intelligenza, l'empatia e la fiducia in sè stessi, la simpatia e l'intuito.. bisogna provare e crederci, senza autobocciarsi in partenza, suvvia..bisogna osare..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#8]
Utente
Dott Fragonese, la ringrazio per la risposta ma soprattutto la ringrazio per la sua empatia.
Lei ha ragione a dire che debbo osare senza bloccarmi in partenza.
Alla dottoressa Brunialti tengo a specificare che il mio malessere è reale e che ognuno di noi NON sceglie cosa desidera o cosa gli piace.
Diverse persone scrivono qui e diversi pazienti si esprimono con frasi del tipo "che ci posso fare" "ormai è così", specie se depresse per la situazione o caratterizzate da un carattere pessimista.
Tuttavia le risposte vostre sono diverse, più empatiche e meno conclusive in certi casi piuttosto che in altri.
Dico questo perché se ho cambiato terapeuti è anche perché mi sono sentito poco capito, che è di per se una cosa orribile.
Se uno ha perso la giovinezza e si vede invecchiare con i margini di possibilità nei confronti delle giovani donne ridursi questa è una sofferenza reale, non inventata, e pertanto almeno va compresa. Grazie.
Lei ha ragione a dire che debbo osare senza bloccarmi in partenza.
Alla dottoressa Brunialti tengo a specificare che il mio malessere è reale e che ognuno di noi NON sceglie cosa desidera o cosa gli piace.
Diverse persone scrivono qui e diversi pazienti si esprimono con frasi del tipo "che ci posso fare" "ormai è così", specie se depresse per la situazione o caratterizzate da un carattere pessimista.
Tuttavia le risposte vostre sono diverse, più empatiche e meno conclusive in certi casi piuttosto che in altri.
Dico questo perché se ho cambiato terapeuti è anche perché mi sono sentito poco capito, che è di per se una cosa orribile.
Se uno ha perso la giovinezza e si vede invecchiare con i margini di possibilità nei confronti delle giovani donne ridursi questa è una sofferenza reale, non inventata, e pertanto almeno va compresa. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.9k visite dal 07/05/2017.
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