Vorrei dare un nome al mio "problema"

Buonasera Dottori,
da sempre ho un "problema" al quale non riesco a dare un nome. Anche se credo che il nome di per se non mi aiuterebbe a risolverla, penso che attraverso la definizione della mia malattia potrei capirci qualcosa...

Il punto è che io vivo parte della mia vita nella fantasia. Mi innamoro di personaggi che non esistono nel mondo reale. Prendo spunto dalle eroine delle storie tv (quando ero piccola anche dei cartoni animati) per comportarmi come loro nel mondo reale.

Se avessi 10 anni forse sarebbe anche normale ma ne ho quasi 40...e questo mio modo di fare compromette la mia vita relazionale. Non ho amici e non ho storie sentimentali perché paragono tutti ai miei "personaggi" preferiti e non trovando riscontro nel mondo reale mi isolo.

A casa e sul lavoro riesco a non far trapelare questo mio problema ma ora vorrei capire perché ciò accade e come porvi un freno.

Grazie a tutti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> penso che attraverso la definizione della mia malattia potrei capirci qualcosa
>>>

"Capirci qualcosa" è solo l'illusione, indotta dall'ansia, che se conosco cosa ho, posso guarirmelo da solo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

A parte questo tuttavia il suo problema *vero* sembra consistere nel fatto che

>>> Non ho amici e non ho storie sentimentali
>>>

I motivi possono essere vari, ma dato che l'essere umano ha bisogno di relazioni, è chiaro che se non ne ha di vere magari se ne inventa di fantasia. Quindi ha una sua logica, mi pare.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Quindi mi sta dicendo che non è il vivere di fantasia a privarmi di relazioni reali ma il contrario, e cioè il non avere relazioni reali a farmi vivere di fantasia?

Una cosa mi ha molto colpita, lei dice che l'essere umano ha bisogno di relazioni...ma a partire da che età?

Glielo chiedo perché, per motivi che preferirei non spiegare pubblicamente, io non ho avuto relazioni con altre persone, tranne i miei genitori, fino ai 6 anni di età, quando ho dovuto iniziare la scuola dell'obbligo.
All'epoca ricordo che questo immedesimarmi con i personaggi di fantasia era già iniziato ma poi perché non è finito quanto ho cominciato a frequentare gli altri bambini?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Quindi mi sta dicendo che non è il vivere di fantasia a privarmi di relazioni reali ma il contrario, e cioè il non avere relazioni reali a farmi vivere di fantasia?
>>>

Sì, è una possibilità molto reale.

>>> ma a partire da che età?
>>>

Dalla nascita e anche prima. Si parte dall'abbraccio dell'utero materno, poi il contatto e l'affetto dopo la nascita e da lì si procede e si costruisce per tutta la vita. Amicizie, conoscenze, affetti, relazioni.

>>> ma poi perché non è finito quanto ho cominciato a frequentare gli altri bambini?
>>>

Difficile dirlo senza conoscerla dal vivo. Forse per lo scadere di un cosiddetto periodo critico, cioè una finestra temporale naturale entro la quale un cambiamento avviene oppure non avviene più. O magari perché i rapporti che ha avuto con i genitori non lo hanno favorito. Oppure per motivi caratteriali e temperamentali (cioè congeniti).

Credo che la cosa migliore sarebbe rivolgersi a uno psicoterapeuta, di persona.
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Utente
Utente
Non so se troverò il coraggio di rivolgermi ad uno specialista, perché ho paura di aprire un armadio nel quale so che si nascondono molti scheletri...comunque per il momento mi ha fatto luce su un qualcosa che mi premeva in particolar modo, e di questo le sono molto grata. Buone cose.